La legge del Karma che governa tutto il creato… Ma sarà vero?
Ogni causa si trasforma in effetto e ogni effetto si trasforma in causa. Voi dovete innanzi tutto comprendere che cos’è la legge della Compensazione: tutto quello che si fa, si deve pagare, perché non esiste causa senza effetto, né effetto senza causa.
Quando si vive secondo il retto pensare,il retto sentire e il retto agire i risultati, o conseguenze, sono sempre felici. Sfortunatamente il retto pensiero, il retto sentire e la retta azione sono impossibili finché una seconda natura in-umana (l’ego, l’io, il se stesso)agirà dentro di noi,attraverso di noi. E’ indubbio che l’Ego commette molti e numerosi errori, il cui risultato è il dolore.
Se ci è stata data la libertà,il libero arbitrio e possiamo fare quello che vogliamo, è però altrettanto chiaro che noi dobbiamo rispondere davanti a Dio di tutte le nostre azioni.
La Legge dell’Azione e delle Conseguenze (karma) governa il corso delle nostre varie esistenze e ogni vita è il risultato di quella precedente. Comprendere integralmente le basi e il modus operandi della legge del karma è indispensabile per orientare la barca della nostra vita in modo positivo ed edificante attraverso le sue varie scale.
Il Karma è la legge della Compensazione, non della vendetta. Ci sono alcuni che confondono questa Legge Cosmica con il determinismo e il fatalismo e credono che tutto ciò che capita all’uomo sia determinato inesorabilmente da tutto quello che è successo prima.
E’ vero che le azioni dell’essere umano sono determinati dall’ereditarietà, dalla paura e dall’educazione, ma è anche vero che l’uomo ha il libero arbitrio e può modificare le sue azioni, educare il suo carattere, conformare dei comportamenti superiori, combattere le debolezze e fortificare le virtù.
Il karma è una medicina che ci viene somministrata per il nostro bene. Invece, la gente, disgraziatamente, anziché inchinarsi riverente mente dinanzi all’eterno Dio vivente,protesta,bestemmia e si giustifica, stupidamente discolpandosi e lavandosi le mani come Pilato. Con simili proteste non si può modificare il karma,al contrario sene riceverà di più duro e severo.
Quando si viene in questo mondo ci si porta dietro il proprio destino:alcuni nascono su un materasso di piume ed altri nella disgrazia. Se nella nostra passata esistenza noi abbiamo ucciso, allora verremo uccisi; se abbiamo ferito,verremo feriti; se abbiamo rubato,verremo derubati e con “il metro con cui misuriamo gli altri, noi stessi verremo misurati”.
Pretendiamo la fedeltà del coniuge quando noi stessi siamo stati adulteri in questa vita o in quella precedente. Chiediamo amore quando siamo stai spietati e crudeli. Sollecitiamo comprensione quando non abbiamo mai saputo comprendere nessuno e non abbiamo mai imparato a vedere dal punta di vista degli altri. Aneliamo fortune immense quando siamo stati sempre la causa di molte sfortune. Avremmo voluto nascere in una famiglia molto bella e con molte comodità, quando nelle passate esistenze non siamo stati capaci di dare ai nostri figli una famiglia e la tranquillità di un bel focolare.
Protestiamo contro chi ci insulta quando noi stessi abbiamo sempre insultato tutti quelli che ci stavano accanto. Vogliamo che i nostri figli ci obbediscano quando noi non siamo mai stati capaci di obbedire ai nostri genitori. Ci dà terribilmente fastidio la calunnia quando noi siamo stati dei calunniatori e abbiamo riempito il mondo di dolore.
Ci dà fastidio il pettegolezzo, e però non vogliamo che nessuno mormori di noi, e senza dubbio ci siamo sempre persi in pettegolezzi e chiacchiere parlando male del prossimo e mortificando la vita degli altri. In pratica abbiamo sempre reclamato quello che non abbiamo mai dato. In tutte le vite precedenti noi siamo stati malvagi e per questo meritiamo il peggio; ma pensiamo sempre che a noi ci debba toccare il meglio.
Fortunatamente, cari amici,la Giustizia e la Misericordia sono due colonne portanti della Fraternità Universale Bianca. La giustizia senza misericordia è tirannia, e la misericordia senza giustizia è una forma di tolleranza, compiacenza con il delitto.
Il karma è negoziabile,e questa è una cosa che potrà sorprendere moltissimo i seguaci delle varie scuole ortodosse. Certamente alcuni pseudo esoteristi e pseudo occultisti sono diventati troppo pessimisti nei confronti della Legge di Azione e Conseguenza. Essi suppongono erroneamente che questa attui in modo meccanico,automatico, quasi crudele. Gli eruditi credono che non sia possibile alterare questa legge; molto sinceramente io dissento da questo modo di pensare.
Se la Legge di Azione e Conseguenza,se questa nemesi dell’esistenza non fosse negoziabile,allora dove sarebbe la misericordia divina?Francamente, non si può accettare che vi sia della crudeltà nella divinità. Il Reale,tutto ciò che è perfezione,conosciuto anche con altri nomi – quali il Tao,Aum,Inri,Sein,Allah,Brahma,Dio,o per meglio dire gli Dei,non potrebbe assolutamente essere privo di misericordia, non può essere crudele, tirannico…Per questo ripeto in modo enfatico che il karma è negoziabile.
Quando una legge inferiore è trascesa da una legge superiore, la legge superiore lava via quella inferiore. Modificando la causa si modifica l’effetto. “Il leone della legge si combatte con la bilancia” Fai buone azioni per pagare i tuoi debiti.
Se su un piatto della bilancia cosmica si mettono le nostre buone azioni e sull’altro le cattive, è evidente che il karma dipenderà dal peso nel piatto della bilancia. Se il piatto delle cattive azioni pesa di più,dobbiamo mettere più azioni buone sull’altro piatto allo scopo di far pendere la bilancia a nostro favore,per cui noi potremo ben cancellare del karma negativo facendo delle buone azioni per poter pagare i nostri debiti. Bisogna ricordare che non solo si paga con il dolore,ma anche facendo del bene. Capirete ora,miei buoni amici,quanto sia meraviglioso fare del bene.
Non c’è dubbio che il retto pensare,il retto sentire e il retto agire siano la cosa migliore in qualsiasi negoziazione. Non dobbiamo mai protestare contro il karma; l’importante è saperlo negoziare.
Disgraziatamente l’unica cosa che la gente fa,quando si trova in una situazione di
grande amarezza, è di lavarsi le mani come Pilato e dire che non ha fatto alcunché di male,che non è colpevole, e che è un’anima giusta.
Io dico a quelli che si trovano nella miseria, di rivedere la loro condotta,di giudicare se stessi,di mettersi anche per un attimo sul banco degli accusati e,dopo un esame di coscienza ed una sommaria analisi di se stessi,di cambiare la propria condotta. Se coloro che si trovano senza lavoro diventassero casti,infinitamente caritatevoli,miti e servizievoli al cento per cento,è ovvio che modificherebbero radicalmente la causa delle loro disgrazie, modificando di conseguenza anche gli effetti.
Non è possibile alterare un effetto se prima non vengono modificate radicalmente le cause che lo hanno prodotto, poiché -come abbiamo già detto- non esiste causa senza effetto,né effetto senza causa. Si deve sempre lavorare disinteressatamente con infinito amore per l’umanità;così facendo possiamo alterare le cause negative che hanno determinato gli effetti negativi.
Non c’è dubbio che la miseria abbia le sue cause nell’ubriachezza,nella disgustosa lussuria, nella violenza,nell’adulterio,nello spreco,nell’avarizia,ecc.
Vuoi guarire? Allora prenditi cura degli altri! Alcuni dei vostri parenti sono in galera? Lavorate per la libertà degli altri. Avete fame? Dividete il vostro pane con quelli che stanno peggio di voi.
Molti di coloro che soffrono si ricordano, nell’intento di risolverle, solo delle loro amarezze,però non si ricordano mai delle sofferenze altrui e nemmeno pensano lontanamente di risolvere le necessità del prossimo. Questo stato egoista della loro esistenza non serve a nulla; così facendo,l’unica vera cosa che possono ottenere realmente è quella di aggravare le loro stesse sofferenze.
Se queste persone pensassero agli altri,a servire i loro simili,a dare da mangiare a chi ha fame, da bere a chi ha sete,a vestire chi è nudo, ad insegnare a chi non sa, ecc., è chiaro che metterebbero buone azioni sul piatto della bilancia così da farla pendere a loro favore.In pratica, essi risolverebbero tutti i loro problemi. La gente è però molto egoista ed è per questo che soffre; nessuno si ricorda di Dio, né dei propri simili,se non quando è nella disperazione e questa è una cosa che tutti hanno potuto verificare da soli: così è l’umanità.
Purtroppo, miei cari amici,questo ego che ognuno ha dentro di sé, fa esattamente il contrario di ciò che stiamo dicendo; per questo motivo è urgente ed improrogabile ridurre il ‘me-stesso’ in polvere cosmica.
Pensiamo un attimo alla moltitudine di umanoidi che popola la faccia della terra. Essi, vittime dei loro stessi errori,soffrono l’indicibile. Senza l’Ego non farebbero errori e nemmeno ne subirebbero le conseguenze.L’unica cosa che si richiede per avere diritto alla vera felicità è, prima di tutto, di non avere Ego.
Certamente, quando dentro di noi non esisteranno più gli aggregati psichici, gli elementi in-umani che ci hanno fatto diventare così terribili e malvagi, allora non c’è karma da pagare, e il risultato sarà la felicità.
E’ bene sapere inoltre che quando avremo eliminato radicalmente l’ego, la possibilità di commettere sbagli è annullata e di conseguenza il karma può essere perdonato.
La Legge del Karma,la legge della bilancia cosmica, non è una legge cieca: si può anche richiedere un credito ai Maestri del karma,e questa è una cosa che molti ignorano. E’ però urgente sapere che ogni credito va pagato con delle buone azioni; e se non verrà pagato la Legge colpirà con supremo dolore.
Dobbiamo renderci coscienti del nostro karma e questo è possibile solo per mezzo di una sorta di “allerta-novità” (cioè aprendoci al nuovo).Ogni fatto della vita, ciascun avvenimento, ha la sua causa in una vita precedente, ma noi abbiamo bisogno di renderci coscienti di questo.
Ogni momento di gioia e di dolore deve essere continuato in meditazione con mente quieta e in profondo silenzio. Il risultato sarà la sperimentazione dello stesso evento accaduto in una vita precedente. Allora noi prendiamo coscienza della causa di quel fatto,sia esso gradevole o sgradevole.
Chi risveglia la Coscienza può viaggiare nei suoi corpi interni, fuori dal corpo fisico, in piena volontà cosciente e studiare il suo proprio Libro del Destino nel tempio di Anubis e dei suoi 42 giudici.
Il capo dei sacerdoti del Tribunale Cosmico del Karma è il Gran Maestro Anubis. Il Tempio di Anubis, il supremo reggente del karma,si trova nel mondo molecolare, chiamato da molti ‘mondo astrale’.In questo tribunale regna la regola dell’amore e della giustizia. In questo tempio esiste il ‘libro’ di ognuno con il proprio dare e avere, il diario su cui vengono minuziosamente annotate le nostre proprie azioni positive e negative. Le buone azioni vengono rappresentate da strane ‘monete’ che i Maestri accumulano a beneficio degli uomini e delle donne che le hanno compiute.
In questo Tribunale ci sono anche avvocati difensori. Ma tutto si paga. Niente viene regalato. Chi ha buone azioni paga e se la cava bene nelle contrattazioni. I crediti sollecitati si pagano con lavori disinteressati e ispirati dall’amore verso coloro che soffrono.
I ‘Maestri del Karma’ sono Giudici di Coscienza che vivono nello stato di ‘jiina’(cioè, saggezza). Dovremo costantemente compiere buone azioni per poter pagare i debiti della nostra vita presente e di quelle passate. Ogni atto dell’uomo è retto da leggi superiori e inferiori. Tutte le leggi superiori sono riassunte nell’amore. Un atto di amore annulla gli atti passati ispirati da leggi inferiori.
Parlando dell’amore, il Maestro Paolo dice: “L’amore è paziente e tollerante: non invidia, non si esalta, non ingiuria,non fa i propri interessi,non si irrita,non si fa prendere dall’ingiustizia, ma si fa prendere dalla Verità. Crede a tutto,spera in tutto, sopporta tutto”.
Quando i Maestri del Karma officiano come Giudici usano la maschera sacra fatta a forma di testa di sciacallo o lupo piumato; così si presentano agli iniziati nei mondi interiori. Questa è la parte crudele della Legge dell’Amore.Negoziare con i signori della Legge è possibile attraverso la meditazione: pregate, meditate e concentratevi in Anubis, il reggente più acclamato della buona legge.
Per l’indegno, tutte le porte sono chiuse meno una: quella del pentimento.
“Chiedete e vi sarà dato,bussate e vi sarà aperto”.
Di Samael Aun Weor
Fraternità Universale Bianca
http://www.fuocosacro.com/pagine/appunti/Karmadharma.htm
Trad. di A. M. Centro Nirvana
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TIPI DI KARMA:
Karma individuale- è quello che dobbiamo pagare per le nostre azioni personali negative; sono come delle cambiali che devono essere pagate e cancellate
Karma familiare- quando all’interno di una famiglia tutte le persone hanno debiti con la legge karmica; in questo modo tutti soffrono e a loro volta fanno soffrire.
Karma collettivo- è il karma che può subire il quartiere di una città, un paese, o una nazione, come ad esempio un’epidemia o un’inondazione.
Karma mondiale-è il castigo e la sofferenza a livello mondiale.
Karma-saya- Sono i marchi astrali dovuti al coito di un uomo con diverse donne o di vari uomini con una donna.
karma-yoga- Con il saggio uso delle nostre correnti sessuali ci uniamo alla divinità (yoga=unione con Dio) e contemporaneamente cancelliamo il karmasaya.
Karma-duro-è un karma in azione. Quando questo karma si trova ad uno stadio avanzato di sviluppo,non si può più fermare, deve arrivare inevitabilmente sino alla fine,e la conclusione è sempre catastrofica.
Katanzia-è il karma superiore,il karma degli Dei; sta al di sopra dei Signori della Legge combatte con la bilancia.
- Chi ha del capitale con cui poter pagare, paga e nelle contrattazioni se la cava bene. Chi non ha da pagare, paga con il dolore. Fate buone azioni così potrete pagare i vostri debiti. (SamaelaunWeor)
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Commento di Marco Bracci: “A conferma si veda il film Linea Mortale, in cui 5 studenti di medicina fanno un esperimento di ibernazione, per vedere cosa c’è dopo la morte. Tale pratica induce in loro delle “visioni”, che solo l’ateo, libero da qualsiasi pregiudizio religioso, capisce al volo e procede spedito verso la soluzione, il chiedere perdono alla ragazzina nera che, da bambini, aveva sempre preso in giro, causandole molto dolore. E, non ha caso, è lui che non subisce alcuna conseguenza dalla ibernazione e, sempre non a caso, è colui che conquista la bella ragazza, unica del gruppo, cui tutti facevano la corte. Per non parlare della brutta fine del “dongiovanni”, che invece perde l’unica ragazza, fra le innumerevoli che aveva avuto, che veramente ama, non avendo capito il messaggio delle sue visioni. La peggior sorte di tutte capita all’ideatore del progetto, che non vuole a nessun costo rendersi conto dei suoi errori di gioventù e ne subisce drammatiche conseguenze. Ed infine il perdono della ragazza verso se stessa e verso suo padre, che aveva visto suicidarsi, perché scoperto a drogarsi, e per il quale si era colpevolizzata per tutta la vita…”
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Integrazione di A. Devaraja Mudaliar: «Cosa ne è allora del libero arbitrio e della responsabilità individuale?».
Bhagavan spiegò: «L’unica libertà che si ha, è di lottare per acquisire quella Conoscenza (jñana), che permette di non identificarsi con il corpo. Anche se il corpo è oggetto del prarabdha, l’uomo è libero di identificarsi con il corpo ed aderire ai frutti delle azioni, oppure, di rimanere distaccato ed essere un semplice testimone delle attività».
Questo è un concetto che potrebbe essere di difficile accettazione perché stravolge ragionamenti molto diffusi, ma è esattamente l’essenza di quanto mi disse allora. Per questo aggiungo una sua citazione dal Thayumanavar: «Questo non deve essere insegnato a tutti, perché in molti casi, condurrebbe solo a discussioni infinite».
(Ramana Maharshi, Ricordi Vol. 1)