Socrate tiene banco, la filosofia che non c’è più, Sadhana Forest, la consapevolezza ecologica, Geopolitica: Usa Medio Oriente e Nord Africa, chiudere i mattatoi, Quirra: teatro di guerra, passeggiando a dicembre per Treia…
Il Giornaletto di Saul del 7 dicembre 2017 – Socrate tiene banco, la filosofia che non c’è più, Sadhana Forest, la consapevolezza ecologica, Geopolitica: Usa Medio Oriente e Nord Africa, chiudere i mattatoi, Quirra: teatro di guerra, passeggiando a dicembre per Treia…
Care, cari, mi incuriosisce il tema scelto da Ferdinando Renzetti il quale tenta di rievocare Socrate, niente di meno 470 anni a.C. (vedi: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2017/12/05/discussione-filosofica-su-socrate-e-sulla-separazione-tra-corpo-e-anima/) mentre personalmente dubito fortemente della storia descritta sui testi ufficiali e delle tante bugie riportate sui giornali dell’oggi, dove persino la scienza si muove su cuscini d’aria per incertezze e contrapposizioni in continuo cambiamento. Sulla morte di Socrate a torto o a ragione sempre ammettendo che sia esistito, bisogna convincersi che gli interessi personali o di gruppo, guidano l’essere in modo che ogni cambiamento rivoluzionario dei sistemi in uso, destano paura, specialmente per quelle tipologie di interessi risaputi illogici o speculativi, che condizionano l’umanità nel far sopravvivere il più a lungo possibile filosofie azzardate o di personali interessi… (Anthony Ceresa) … – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2017/12/06/socrate-natura-societa-e-democrazia/
Commento di Giorgio Vitali: “Finalmente qualcuno, ed è proprio il benvenuto, ha riaperto il discorso su Socrate. Alla luce di quanto fino ad oggi sono andato leggendo e meditando, ed in relazione alle nuove conoscenze di sociologia , semantica, antropologia religiosa, ritengo utile esternare alcune mie considerazioni, che inevitabilmente PARTONO da SOCRATE, perché Socrate, ce lo permettano i PRESOCRATICI, Poeti Pensatori di un’epoca espressivamente MITICA, è all’origine dell’evoluzione del pensiero dalla classicità ai giorni nostri….” – Continua in calce al link segnalato
Mia rispostina: “Visto che siamo in tema, passiamo al pensiero Platonico, che sorge da quello socratico: http://paolodarpini.blogspot.it/2010/12/platone-e-considerazioni-sullomogeneita.html”
Commento di Ferdinando Renzetti: “Qualcosa si muove! Sono d’accordo con Antony Ceresa su Confucio e altro, mi piace filosofeggiare, ho apprezzato il modo in cui Paolo ha introdotto il tema del dialogo (http://paolodarpini.blogspot.it/2017/12/la-dolce-morte.html). Si parla poco di Socrate, penso che abbia scritto le storie fantastiche più belle nella storia della umanità. Socrate ha influito tantissimo e risulta figura fondamentale, mi pare che si chiami ermeneutica la nuova disciplina che si base sulla reinterpretazione della filosofia socratica…”
La filosofia che non c’è più – Scrive Paolo Sensini: “Un tempo la filosofia era una cosa seria. Oggi è diventata puro vaniloquio imbellettato da concetti astrusi e fumisterie ideologiche. Prendiamo un esempio a caso: Donatella Di Cesare, ordinario di filosofia teoretica alla Sapienza di Roma ed ermeneutica filosofica alla Normale di Pisa. Due tra le cattedre “filosofiche” più importanti d’Italia. Per lei oggi la cosa fondamentale si riassume nella parola “coabitazione”, nel senso che i cittadini europei devono spalancare le porte di casa loro ai miliardi di “migranti intesi come cittadini del mondo”, accoglierli e mettersi in testa che tutto appartiene a tutti…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/12/06/la-filosofia-che-non-ce-piu-ed-il-mondo-che-e-di-tutti/
Commento di M.G.: “Fosse per me farei ritornare in vita, urgentemente, Aristotele, Platone e Kant. Ma non è possibile. In Italia dobbiamo fare i conti con ciò che la vita ci offre, ora! E l’unico filosofo che riesce abilmente a rispondere sul tema dell’immigrazione è Diego Fusaro…” – Continua in calce al link segnalato
Sadhana Forest – Scrive CIR: “Perché piantare un albero? Perché è più facile piantare 10000 alberi che chiudere una fabbrica. Ecco perché. Da in paio di giorni ho iniziato il mio periodo da volontaria a Sadhana Forest insieme al mio bambino di 4 anni. Un esperienza meravigliosa che consiglio a tutti. Queste persone stanno davvero facendo una grossa differenza, ed è bello fare parte di un progetto cosi importante…” – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2017/12/sadhana-forest-piantiamo-gli-alberi.html
Italia. Glifosato vietato – Scrive Rete Ambientalista: “Il glifosato in Italia resta vietato. Resta il divieto dell’uso nelle aree frequentate dalla popolazione o da “gruppi vulnerabili”, nei parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili e aree verdi interne a scuole o ospedali, ma anche in campagna in pre-raccolta “al solo scopo di ottimizzare il raccolto o la trebbiatura…”
La consapevolezza ecologica bioregionale – Scrive Stefano Panzarasa: “Quando nel 1996 a Monterufeno (Vt), dopo circa tre anni di frequentazioni e amicizie varie, fu fondata la Rete Bioregionale Italiana, nonostante le giuste proteste di Paolo D’Arpini (già allora Presidente del famoso Circolo Vegetariano di Calcata), si decise di comune accordo di non affrontare, o lasciare da parte, alcune tematiche fondamentali, la caccia, l’allevamento, l’alimentazione…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2017/12/bioregionalismo-ecologia-profonda-e.html
Uragani sessuati – Scrive James Hansen: “Secondo un recente studio apparso su Proceedings of the National Academy of Science, gli uragani che portano nomi convenzionali da donna (come Katrina o Irma) causerebbero più morti di quelli etichettati con nomi maschili. Il risultato si deriva dai dati relativi ai tassi di mortalità per causa dei fenomeni. Gli studiosi hanno ipotizzato che il fatto potesse dipendere dalla percezione di maggiore pericolo insito in un nome “maschio” – “Bruno”, per esempio, più minaccioso del delicato “Camille” – cosicché la popolazione si preparasse meglio a resistere alla perturbazione maschile. Per le tempeste severe, dove un’azione protettiva avrebbe la maggiore potenzialità di salvare le vite, la mascolinità o femminilità del nome dell’uragano permette di prevedere il tasso di mortalità”, scrivono i ricercatori, adombrando poi disdicevoli motivi culturali…”
Geopolitica – Usa, Medio Oriente e Nord Africa – Scrive Piotr: “…L’Europa, di una guerra in Libano e in Iran non ne vuole sapere. Macron pur di riportare Hariri in Libano e fargli ritirare le dimissioni si è esposto agli schiaffoni diplomatici a Ryiad. E io non penso che gli USA faranno la guerra all’Iran. Certo, cercano di mettere Teheran sotto pressione, cercano di convincere Mosca a tenere a bada l’Iran. Ma una guerra contro l’Iran non la faranno. Innanzitutto, se scoppiasse la guerra lo Stretto di Hormuz sarebbe chiuso immediatamente (chi conosce come è fatto il suo fondale sa che basterebbe mezzora) mettendo in ginocchio l’approvvigionamento energetico europeo. Ma, ancora più importante, oggi gli USA la guerra all’Iran non se la possono permettere né per ragioni interne né per rapporti di forza globali…” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2017/12/geopolitica-usa-e-cambiamenti-in-corso.html
Commento di Padre Daniel Maes: “La Siria e l’Iraq hanno completamente pulito il loro Paese dai terroristi in pochi giorni, ma di questo non si trova alcuna notizia nella stampa occidentale. La nostra stampa infatti non ci parla neanche dell’eroismo dei soldati Siriani, o dei sacrifici del popolo Siriano, o dei grandi sforzi di fornire tutti i possibili aiuti umanitari ai bisognosi, o dell’inferno, dell’orrore, della distruzione da parte dei terroristi, o dei massacri effettuati dalla nostra Coalizione su civili innocenti, o sul modo in cui proprio gli USA portano in salvo i leader prominenti dell’IS, o sull’entusiasmo dei Siriani al momento della liberazione da parte dell’Esercito, o sulla ricostruzione a cui partecipa tutto il Paese, o sui 440.000 Siriani che sono già ritornati dall’inizio dell’anno, e sui paesi che cercano di ristabilire relazioni con Damasco…”
Chiudere i mattatoi e diventare vegetariani – Scrive Franco Libero manco: “Dagli ultimi dati risulta che in Italia vi siano circa 5 milioni di vegetariani. Ma considerando che nelle case degli italiani vi sono circa 30 milioni di animali domestici è lecito supporre che coloro che amano gli animali possano essere almeno 10 milioni: un esercito di persone potenzialmente vegetariane…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/12/06/franco-libero-manco-chiudere-i-mattatoi-e-diventare-vegetariani/
Spunti dal Giornaletto di Saul – Scrive Adriano Colafrancesco a commento del Giornaletto di ieri https://saul-arpino.blogspot.it/2017/12/il-giornaletto-di-saul-del-6-dicembre.html?showComment=1512557895909#c2656908892318821257 -: “”Caro Paolo, troppi gli spunti del tuo Giornaletto per resistere alla tentazione di intervenire. Da Georgius Vitalicus con la visione “favolistica” dei Vangeli a Ferdinando Renzetti con il suo invito ad un nobilissimo simposio tra amanti della filosofia, passando per Fulvio Grimaldi e il suo fermo (e sacrosanto) accanimento sul “clericalismo”, figlio, come scrive, di un “gigantesco inghippo planetario, radicato in una storia cominciata 2017 anni fa” (di Fulvio – pur se su fronti di vista esistenziali diversi – apprezzo molti contenuti e, in particolare, uno stile narrativo pieno di intensità e colore)… “ – Continua in calce al link segnalato
Quirra. Teatro di guerra – Scrive Mariella Cao: “Al Teatro Massimo di Cagliari fino al 14/12: l’Avvoltoio. Quirra emblema della devastazione ambientale, delle vite dilaniate dagli avvoltoi di turno, sacrificate sull’altare di turpi businness. L’Avvoltoio si basa su una storia vera. Epicentro: Quirra, un piccolissimo villaggio della Sardegna sud-orientale, all’interno di un vastissimo territorio poco antropizzato e destinato al pascolo brado che ospita, dalla metà degli anni ’50, il più grande Poligono sperimentale d’Europa…” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2017/12/lavvoltoio-teatro-massimo-di-cagliari.html
Fierucola a Chiesanuova di Treia – Scrive Chiara Teloni: “Ciao Paolo, sono felice che quest’anno facciate la Fierucola a Chiesanuova, l’oratorio per me è un luogo molto importante sia per le persone speciali che lo abitano e lo animano che per il ruolo sociale che riveste. Se non saremo fuori l’8 dicembre verrò a farvi un saluto…”
Passeggiando a dicembre per Treia, con il sole – Scrive Caterina Regazzi: “Stamattina, 6 dicembre 2017, al termine di una piccola ma bella passeggiata in quel di Treia sono giunta ad una conclusione (ma sono avvezza a cambiare le mie idee): non potrei mai e poi mai vivere qui lavorando. Quando sto qui a Treia mi piace avere sempre tanto, tutto il tempo a disposizione, a costo di annoiarmi quando non c’è niente, ma proprio niente da fare e il tempo è freddo e uggioso per cui attira poco a fare le mie passeggiatine. Dico “mie” perché sono le passeggiatine a mia misura…” – Continua: http://treiacomunitaideale.blogspot.it/2017/12/che-bello-stare-treia-senza-aver-niente.html
Ciao, Paolo/Saul
…………………………….
Pensiero poetico del dopo Giornaletto:
“Gli uomini non sanno vivere tranquilli perché aspirano a 4 cose: lunga vita, fama, posizione elevata e ricchezza, che, una volta raggiunte, rendono l’uomo timoroso degli spiriti, timoroso degli uomini, timoroso dell’autorità e timoroso delle punizioni. L’uomo allora è in contrasto con la Natura… ed è governato dalle condizioni esterne. Ma se egli vive secondo il suo destino, egli non desidererà queste cose… sarà un uomo in accordo con la Natura e sarà governato dal suo Io interiore” (Yang Chu)