Russia-Israele: si incontrano i due ministri della difesa per un “dialogo franco”

Il ministro della Difesa russo Sergej Shoigu ha dato il via il 17.10.2017 ad una
visita di due giorni in Israele per discutere le questioni della
cooperazione militare e tecnico-militare russo-israeliana, e i
principali dossier regionali, in particolare la guerra in Siria. Il
ministro ha incontrato l’omologo israeliano, Avigdor Lieberman, con
ha avuto un punto stampa congiunto. Nel suo discorso il ministro
israeliano ha dichiarato che Israele valuta in modo positivo i suoi
rapporti con la Russia, dato che “un dialogo franco” aiuta a risolvere
tutte le controversie. “Valutiamo i nostri rapporti con la Russia come
un dialogo aperto e sincero. Sono fiducioso che sarà possibile risolvere
tutti i problemi che hanno pesato finora con un dialogo sincero”, ha
detto Lieberman parlando in russo. Il ministro ha inoltre sottolineato
che la popolazione israeliana ricorda la sua storia e la storia del
popolo sovietico “come i predecessori delle generazioni attuali che
hanno combattuto fianco a fianco nell’Armata rossa”. “Per noi, le
lezioni della Seconda guerra mondiale sono molto importanti. Apprezziamo
il vostro atteggiamento verso la memoria di coloro che hanno partecipato
e sono morti nella Seconda guerra mondiale”, ha detto il ministro della
difesa israeliano. Da parte sua il responsabile della Difesa di Mosca ha
dichiarato che Russia e Israele hanno una storia in comune. “Tutto ciò
che riguarda la nostra storia e la nostra memoria dovrebbe essere
preservato”, ha detto il ministro.

Affrontando il tema della Siria, Shoigu ha sottolineato che le
operazioni contro i terroristi “stanno per terminare”. “Vorrei discutere
di tutto ciò che riguarda la Siria. L’operazione sta per essere
completata. Ci sono diversi temi che richiedono soluzioni urgenti e una
discussione sulle prospettive di ulteriore sviluppo della situazione nel
paese”, ha dichiarato Shoigu. Secondo il responsabile della Difesa di
Mosca, i colloqui di questi giorni aiuteranno Russia e Israele a
“comprendersi meglio l’un l’altro” e contribuiranno al rafforzamento
delle relazioni amichevoli tra le forze armate russe e israeliane.

Russia e Israele hanno posizioni divergenti sulla situazione in Siria,
con Mosca che appoggia il governo del presidente siriano Bashar al Assad
insieme all’Iran, e Israele che pur mantenendo una posizione neutrale
continua a bombardare le posizioni di Hezbollah e dell’esercito siriano
sulle Alture del Golan, compiendo in più di un’occasione raid mirati
anche sulla capitale Damasco. Oggi, proprio in concomitanza con la
visita di Shoighu, l’aviazione israeliana ha colpito questa mattina una
batteria missilistica anti-aerea nei pressi di Damasco. Secondo quanto
riferito dal portavoce delle Forze armate, il maggiore Jonathan
Konrikus, si è trattato di una risposta ad un attacco subito in
precedenza, quando un missile lanciato dalla difesa aerea siriana ha
preso di mira gli aerei israeliani in una missione di routine che
interessava anche lo spazio aereo libanese, Israele ha quindi risposto,
colpendo la batteria che ritiene “sia stata distrutta”. Un missile del
tipo SA5 era stato lanciato contro aerei da ricognizione israeliani che
non sono stati colpiti. Il portavoce militare israeliano ha riferito che
lo Stato di Israele ritiene responsabile “il regime siriano per ogni
colpo che parte dal suo territorio”.

Da parte sua, il governo di Damasco ha dichiarato che le forze aeree
siriane hanno risposto alla violazione dello spazio aereo da parte di
Israele vicino al confine con Libano, costringendo gli aerei “nemici” a
ritirarsi. Damasco ha minacciato Israele delle “pericolose
ripercussioni” dei tentativi di aggressione israeliani, sottolineando la
determinazione della Siria a continuare la sua guerra contro i gruppi
terroristici nella regione.

Secondo l’emittente televisiva “al Arabiya”, la batteria colpita
dall’aviazione israeliana oggi sarebbe la stessa che lo scorso febbraio
ha lanciato dei missili contro i caccia israeliani e che sono caduti
nella zona di Ghur in Giordania. La batteria colpita si trova 50
chilometri a est di Damasco. L’esercito israeliano precisa di non avere
intenzione di dare vita ad un’escalation militare. Lo Stato ebraico ha
inoltre informato la Russia dei particolari del raid nel quadro del
coordinamento esistente tra i due eserciti considerato che le forze
russe operano a poca distanza dall’obiettivo colpito.

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