Nutrizione etica ed ecologica – Gli interessi alimentari dell’uomo non sono quelli indicati dalla natura…
L’alimentazione è ormai un argomento dibattuto in ogni sede, e da questo nascono tendenze e teorie che spesso creano confusione al punto che la gente è portata a non credere in nessuna di queste (dal momento che l’una contraddice l’altra) e che induce molti alla convinzione che “tanto vale non crearsi problemi”.
Far riferimento alle leggi naturali è per noi un punto risolutivo nelle disquisizioni di ordine nutrizionale, consapevoli che il nostro organismo di animale fruttariano ci indica chiaramente quale deve essere l’alimentazione adatta a noi, alla nostra specie.
Ma il comportamento umano più appropriato in fatto alimentare non è solo quello di essere vegetariani e nutrirsi come i nostri cugini antropoidi; l’essere umano è proiettato a superare l’istinto nutrizionale dettato da necessità di sopravvivenza o del piacere fine a se stesso per approdare all’alimentazione che prevede nuove e più adatte diete alimentari, più confacenti all’evoluzione dell’organismo umano e alla nuova coscienza aperta ai valori dello spirito.
A buona ragione la generazione vegetariana vegana può essere considerata quella che traghetta l’umanità dallo stato di primordiale durezza e violenza (che ha caratterizzato la specie da 2-3 milioni di anni a questa parte) verso una condizione di gentilezza e compassione che coinvolge ed estende a tutti gli esseri senzienti. Cioè passare dall’alimentazione dell’homo sapiens sapiens all’alimentazione dell’”homo eticus”.
Quello di cui si nutre una specie alle sue origini, non è sempre il medesimo nei millenni successivi sia per le cambiate esigenze dovute alla modifica morfologica ed organica degli organismi e sia per le cambiate situazioni contestuali e naturali.
Sotto l’aspetto etico, a mano a mano che si sviluppa nell’uomo la conoscenza e la sfera emotiva muta anche la qualità del suo cibo. Indicativo in tal senso è il cibo preferito dai grandi illuminati, dagli asceti, santi, grandi filosofi del passato e della recente storia (probabilmente ad un passo più avanti verso l’evoluzione integrale dell’uomo).
Quindi, la specie umana è destinata a superare non solo l’attuale alimentazione convenzionale erroneamente onnivora ma anche quella che fa riferimento all’alimentazione dei nostri cugini primati per passare ad un’alimentazione etica ed ecologica più consona alle nuove esigenze della vera civiltà umana. Un’alimentazione incruenta caratterizzata dalla volontà di non nuocere sia all’animale che alla pianta: cioè frutta fresca e secca, semi oleaginosi, legumi e cereali integrali. Con questa alimentazione il nostro organismo non solo avrà tutto ciò che gli serve sotto l’aspetto nutrizionale ma favorirà lo sviluppo della sua sfera psichica e la sua dimensione civile e spirituale.
Franco Libero Manco