Lettera di San Francesco ai “reggitori dei popoli”

Caro Paolo, felice giornata, il mio abbraccio sia sempre con te, per trasmetterti affetto e fiducia continua!

Come ogni anno, in occasione della festa di San Francesco, ti invio
una sua “testimonianza”, una perla d’amore che non si “svela”
immediatamente, ma che, spero, possa lasciare nel cuore di ognuno un
momento di dolcezza e di VERITA’. Mi piacerebbe che, della seguente
lettera, fosse presa in particolare considerazione, quella frase in
cui Francesco invita i “reggitori dei popoli” a farsi promotori,
presso tutti coloro i quali sono stati posti nella loro “cura”, di
rendere “grazie” al Signore. In tutto questo aleggia un significato
profondo! Non è un caso che spetti proprio ai “governanti” trasmettere
il senso del ringraziamento, ma come si può realizzare questo? E’
semplice, si realizza nel momento in cui, gli stessi “governanti”
ringraziano essi stessi, in primis il popolo che permette loro di
svolgere il compito e il lavoro nel quale si vedono impegnati.

Francesco comprese l’importanza del rapporto “armonico” tra popolo e
governante e tra Dio e l’uomo! Un abbraccio

Antonella Pedicelli

LETTERA DI SAN FRANCESCO AI REGGITORI DEI POPOLI

A tutti i potestà e consoli, magistrati e reggitori ovunque, e a tutti
coloro a cui giungerà questa lettera, frate Francesco, vostro servo
nel Signore Dio, piccolo e disprezzato, augura salute e pace.

Ricordate e pensate che il giorno della morte si avvicina. Vi supplico
allora, con rispetto per quanto posso, di non dimen­ticare il Signore,
presi come siete dalle cure e dalle preoccupa­zioni del mondo.

Obbedite ai suoi comandamenti, poiché tutti quelli che di­menticano il
Signore e si allontanano dalle sue leggi sono maledetti e saranno
dimenticati da Lui.

E quando verrà il giorno della morte, tutte quelle cose che credevano
di avere saranno loro tolte. E quanto più saranno sa­pienti e potenti
in questo mondo, tanto più dovranno patire le pene dell’inferno.

Perciò vi consiglio, signori miei, di mettere da parte ogni cura e
preoccupazione e di ricevere devotamente la comunione del santissimo
corpo e sangue del Signore nostro Gesù Cristo in sua santa memoria.

E dovete dare al Signore tanto onore fra il popolo a voi affi­dato,
che ogni sera un banditore proclami o altro segno annunci che siano
rese lodi e grazie all’Onnipotente Signore Iddio da tutto il popolo. E
se non farete questo, sappiate che voi dovete rendere ragione al
Signore Dio vostro Gesù Cristo nel giorno del giudizio.

Coloro che porteranno con sé questa lettera e la osserve­ranno,
sappiano che sono benedetti dal Signore .

Il Signore vt benedica e vi custodisca. Mostri a voi il suo Volto e
abbia misericordia di voi. Volga a voi il Suo sguardo e vi dia pace.
Il Signora vi benedica.

Francesco

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