Roma. Piazza dei 500: prove di sedizione o guerra ibrida?

Lo sgombero del 24 agosto 2017 di piazza dei Cinquecento di Roma, non è uno dei tanti eventi critici che hanno costellato questa estate, ma il “vertice della tensione” italiana e geopolitica internazionale. Si colloca sulla vetta di quella che matematicamente e’ descritta dalla “catastrofe a cuspide” di Rene’ Thom, e di qui in poi, gli eventi franeranno (siano essi positivi o negativi) verso una conclusione, che culminerà in un grande cambiamento. La matematica non descrive le qualità umane e quindi non sappiamo se le cose andranno bene, oppure male per noi o per altri, ma che saranno vorticosamente veloci, e distruttive dei nostri macrosistemi sociali e paradigmi psicologici.

Il Ministro Minniti parrebbe aver ottenuto, nonostante le contromisure umane e mediatiche intraprese, un autogol pericoloso, poiché gli occupanti, guardando le persone e le etnie e le composizioni dei nuclei famigliari probabilmente veri rifugiati in vera condizione di bisogno (comprese donne e bambini) che poi dovevano già essere protetti altrove; l’uso della forza della polizia è stato assolutamente giustificato vista la reazione violenta degli occupanti abusivi (ancor che richiedenti asili veri), ma ha finito per coinvolgere famiglie e invalidi (e verrebbe da chiedersi chi ha insegnato loro la guerriglia urbana), e i giornali hanno “ripreso” i poliziotti in atteggiamenti troppo guerrieri per lo standard italico (meno alcuni scatti accuratamente selezionati).

Tutto questo mentre la guerra ibrida va faticosamente non a risolversi ma a polarizzarsi su posizioni ormai definite che la avvieranno alla fine, pacifica o guerreggiata, a breve, tra colpi di scena israeliani e libici, mani tese all’Italia dagli USA, chiusura all’Egitto ed a Haftar e ombre di pesanti ingerenze russe nelle future elezioni politiche e referendum “indipendentisti” italiane.

A riprova della fine di questo primo capitolo di Guerra Ibrida internazionale, e di inizio di una fase veloce, tormentata e instabilissima di trasformazione delle nostre vite, il Vaticano ha deciso, dopo mesi di soli proclami ed atti meramente simbolici di aprire le porte agli abusivi sfruttati richiedenti asilo con famiglia (i distinguo saranno fondamentali in futuro) appena chiusi i fatti, mentre Isis da via Twitter, ordine di colpirci in fretta con vettori sulla folla.

State pronti, ci sarà da ballare davvero.

(C.C.)

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Commento di Giorgio Vitali: “Che la situazione dovesse cominciare a degenerare si sapeva da tempo. I meccanismi sociali sono sempre gli stessi ed il ruolo della polizia è identico da sempre. Due importanti annotazioni: la riflessione di P.P.Pasolini sugli scontri fra i “signorini” del 68, dimostratisi tali dopo solo qualche decennio con i poliziotti, autentici figli del popolo. Sicuramente avremo un profluvio di lacrime di coccodrillo e dichiarazioni della solita classe politica apparentemente egemone in quanto supportata dal papocchio, ma sicuramente l’isolamento di questa gentaglia aumenterà in proporzione. La situazione è realmente esplosiva perché costoro hanno tirato troppo la corda. IL CASO VACCINI è L’EMBLEMA DEL SOLITO TENTATIVO DI RIMEDIARE AGLI ERRORI PRECEDENTI AUMENTANDO IL GRADO DI ERRANZA e di rabbia compressa. Per cercare insegnamenti dalla Storia, basti ricordare che alla presa della Bastiglia erano poche decine di persone. Poi, dopo qualche anno, il diluvio. In conclusione, una considerazione: immersi nelle solite chiacchiere, dimostrazioni, progetti fantasiosi, NOI dell’opposizione NON abbiamo preso in considerazione questi eventi, che sono invece quelli più probabili.” (GV)

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