Una ipotesi sull’origine degli europei
Dall’analisi della distribuzione delle diversità all’interno dell’aplogruppo più frequente del cromosoma Y, risulta che esso si è diffuso in Europa da una unica fonte giunta dal Vicino oriente attraverso l’Anatolia
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Gran parte dei maschi europei discenderebbe dai primi agricoltori che nel Neolitico, fra 10.000 e 7.500 anni fa, portarono l’agricoltura in Europa dalla “Mezzaluna fertile” nel Vicino oriente. A stabilirlo è una ricerca condotta da Mark Jobling, dell’Università di Leicester, Chris Tyler-Smith del Wellcome Trust Sanger Institute, Guido Barbujani dell’Università di Ferrara e collaboratori, pubblicata sulla rivista on line “PLoS Biology”.
Nello studio i ricercatori hanno esaminato la diversità relativa al cromosoma Y, che passa di padre in figlio. “Ci siamo concentrati sul più comune lignaggio relativo al cromosoma Y, di cui sono portatori circa 110 milioni di europei. Esso segue un gradiente da sud-est a nord-ovest raggiungendo una frequenza vicina al 100 per cento in Irlanda. Abbiamo esaminato come il lignaggio si è distribuito, com’è diverso nelle differenti parti d’Europa e quanto è antico”, ha osservato Jobling.
In particolare, la ricerca si è concentrata sullo studio dell’aplogruppo R1b1b2, contraddicendo precedenti studi che sulla base di una sua maggiore frequenza nelle regioni più occidentali avevano desunto che esso traesse origine dalle popolazioni paleolitiche di cacciatori-raccoglitori. Nel nuovo studio si mostra invece che, tenendo conto della distribuzione delle diversità all’interno dell’aplogruppo, la sua distribuzione geografica è spiegata molto meglio ipotizzando la sua diffusione a partire da una unica fonte giunta dal Vicino oriente attraverso l’Anatolia.
Ciò significa, osservano i ricercatori, che oltre l’80 per cento dei cromosomi Y europei derivino dagli agricoltori immigrati. Per contro buona parte del lignaggio genetico materno sembra derivare dai cacciatori-raccoglitori. “Questo – osserva Patricia Balaresque, prima firmataria dell’articolo – ci suggerisce un vantaggio riproduttivo per gli agricoltori rispetto ai cacciatori-raccoglitori nel corso del passaggio dalla cultura della caccia e raccolta a quella agricola. Forse allora appariva molto più sexy essere un agricoltore.” (gg)
(Fonte: Le Scienze)