Genuino Clandestino: “In solidarietà a Ri Maflow e Fuorimercato..”
Abbiamo aspettato l’evolversi della questione per inviare questo
comunicato urgente ma è giunto il momento di condividere.
Sono passati più di 4 anni dall’inizio di questa lotta per il lavoro,
il reddito e la dignità senza padroni e Ri Maflow [1] è ancora sotto
attacco attraverso norme e burocrazia che si sostituiscono alla politica
e alle istituzioni assenti nel permettere una regolarizzazione delle
attività e degli spazi chiesta fin da subito dalla cooperativa degli
ex-dipendenti.
Qui è nata Fuorimercato rete nazionale e altre innumerevoli
esperienze e non possiamo non sostenere con forza questo raro esempio di
Autogestione e Reddito che oggi consente e decine di famiglie di vivere
dignitosamente….Senza Padroni.
“La legalità è una questione di potere non di giustizia”
NOI STIAMO CON Ri-MAFLOW !!
RiMAFLOW è UN BENE COMUNE.
Le nostre considerazioni dopo le ispezioni al sito e l’incontro con
l’Amministrazione comunale:
LA MOBILITAZIONE PER OTTENERE LA REGOLARIZZAZIONE CONTINUA.
Tutte le istituzioni, le università, istituti di ricerca
internazionale e persino le più alte autorità morali come la Santa
Sede hanno attribuito a RiMaflow un alto valore sociale per il
recupero di una fabbrica chiusa e abbandonata.
La regolarizzazione di attività produttive che hanno dato vita a
oltre 90 posti di lavoro è la richiesta avanzata da sempre da parte
dei lavoratori e delle lavoratrici e un contratto di comodato – e
poi di locazione – è per tutti i soggetti che siedono al tavolo
presso la Prefettura (Comune, Unicredit Leasing, RiMaflow e Prefettura
stessa) la condizione di base. Ogni ispezione oggi, come quella dello
scorso 27 giugno, non può quindi che registrare ancora
“irregolarità”, va da sé.
D’altro canto, il testo-base del Protocollo tra le parti assunto
dalla Prefettura è quello proposto dalla Cooperativa RiMaflow. Il
Comune di Trezzano l’ha approvato, con limitate modifiche che noi
abbiamo accolto, ma non così la proprietà – Unicredit Leasing –
essenzialmente a causa di un contenzioso legale con l’immobiliare
Virum che avrebbe tuttora il possesso dell’area: tesi a verbale
dell’ultimo incontro in Prefettura.
Tutto ciò che era in potere della Cooperativa (regolarizzazione dei
lavoratori e diverse norme di sicurezza e antincendio) è stato
realizzato e documentato. Ora spetta alle istituzioni tutte e a
Unicredit Leasing passare dalle parole ai fatti e garantire la
condizione per richiedere le autorizzazioni mancanti: il contratto.
Ancor prima dell’incontro con l’Amministrazione comunale di
martedì scorso (incontro da noi sollecitato e prontamente concesso),
la Cooperativa ha chiesto incontri a tutti gli attori in campo: da
Unicredit Leasing a Città metropolitana di Milano, nonché – con
tre atti successivi – alla Prefettura stessa, sede eletta per la
sottoscrizione del Protocollo.
Noi abbiamo fatto la nostra parte, non aspettando che il lavoro ci
piovesse in testa dopo il licenziamento. E oggi il sito industriale di
via Boccaccio non è né uno dei locali abbandonati da UniCredit, come
quello in piazza San Lorenzo, né, ancora peggio, un’altra De Malena a
Trezzano, (esempi di degrado ambientale, pericolo per la comunità e
abbandono)
Gli altri (imprese e istituzioni a tutti i livelli) hanno tutti la
coscienza a posto? Auspichiamo che il positivo colloquio con il
vicesindaco Spendio e la Giunta comunale possa consentire di arrivare
alla regolarizzazione che – a detta di tutti – è sempre stata un
punto di arrivo, senza iniziative traumatiche che vanificherebbero gli
sforzi di anni da parte dei lavoratori e di tutti i soggetti che hanno
a cuore il diritto al lavoro e alla dignità delle persone.
I lavoratori e lavoratrici RiMaflow
Trezzano sul Naviglio, 20 luglio 2017
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GRAZIE a tutti e tutte coloro che in questi giorni hanno manifestato
la loro solidarietà con la nostra lotta e il nostro progetto di
lavoro, ne avremo ancora bisogno.
Continueremo a tenervi informati.
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Genuinoclandestino
Genuinoclandestino@autistici.org