Russia. La corsa agli armamenti raggiunge il top, con il nuovo missile da crociera Tsirkon, la difesa USA è resa obsoleta
L’articolo di Sputnik che segue e dal quale prendo spunto per le mie riflessioni, riferisce del temibile missile ipersonico russo Tsirkon, da alcuni battezzato “anti-portaerei” in quanto in grado di colpirle e distruggerle (come qualsiasi altro obiettivo nel raggio di mille km), con scarsissime se non nulle possibilità di essere intercettato dai sistemi di difesa, a causa della sua elevatissima velocità (si stima dai 7 ai 10 mila km/h). Il nuovo e potenziato missile russo pare che sarà installato a bordo di tutte le navi militari della flotta, compresi i sottomarini e le difese costiere.
L’articolista però non tiene conto, anche perché finora si è saputo ben poco, della recente dotazione ancora sperimentale ma già in fase di collaudo avanzata, dei cannoni laser ad alta energia e dei cannoni elettromagnetici (di questi si sa ancora meno), di cui si stanno dotando le Forze Armate degli USA, aeronautica e marina in primis.
Dei cannoni laser sappiamo che sono economici (ogni tiro costa come sparare con un’arma da fuoco portatile, una frazione infinitesimale di quanto costa sparare con i cannoni tradizionali per non dire poi dei missili), sono poco ingombranti avendo le dimensioni di un telescopio (secondo la potenza), possono quindi essere facilmente installati a bordo di ogni nave (sugli aerei militari hanno rinunciato ad installarli perché pare che non diano risultati soddisfacenti), sono silenziosi e precisi e si controllano facilmente da una console, come i droni.
Teoricamente i cannoni laser dovrebbero essere in grado di colpire anche i missili ipersonici, in quanto i raggi fotonici che emette viaggiano alla velocità della luce, quindi il colpo è istantaneo e preciso, ma non ci sono ancora prove documentate di questa possibilità. Come sempre quando si tratta di primeggiare in guerra la nostra civiltà fa passi da gigante, trasforma la fantascienza in tecnologia bellica ordinaria, di uso quotidiano. Anzi ho addirittura il legittimo sospetto che queste armi le abbiano concepite e realizzate già da tempo e che le immettano in servizio secondo una tempistica di opportunità strategica. Nel settore civile invece siamo ancora a livelli primordiali, viaggiamo ancora in inquinanti scatole di latta su quattro ruote, su strade disseminate di buche che sembrano trappole belliche, viviamo in case energivore con scarsissima coibentazione, i servizi sanitari sono spesso da terzo mondo, le scuole cadono a pezzi, le forze di polizia devono fare le collette per pagare il pieno all’auto di servizio, i vigili del fuoco a volte non dispongono neppure dei mezzi necessari per salvare vite umane durante un incendio, ecc..
Ma non credo che sia un problema esclusivo della nostra epoca, da sempre l’umanità non sa darsi le giuste priorità e progredisce tecnologicamente solo durante le esperienze belliche, qualcuno lo definisce progresso, ma è solo tecnologico e distruttivo, non ha niente a che vedere con l’evoluzione culturale e spirituale cui l’umanità dovrebbe tendere, al contrario contribuisce a regredire rendendoci sempre più incivili.
Contro il business della guerra non c’è nulla da fare, tutti i politici ed i burocrati si adeguano servilmente, come dei colonizzati e schiavi del sistema di potere, solo che da alcuni decenni non si tratta più di scontri diretti tra truppe sul campo dove vengono temprate e misurate le qualità individuali, se non nelle guerre regionali volutamente convenzionali, ma se dovesse esplodere un conflitto di più vaste proporzioni, le battaglie si combatteranno tramite postazioni di controllo remoto, consolle, supercomputer, sistemi satellitari, hackeraggio, sabotaggio di installazioni strategiche civili e militari, ecc., e basterà cliccare per distruggere unità navali, basi ed aeroporti militari, postazioni missilistiche, interi quartieri urbani, centrali nucleari, dighe, ponti, porti, ecc.. Non occorre ricorrere alle armi nucleari per far tornare l’umanità all’età della pietra. L’apoteosi del delirio di onnipotenza è imminente e di facile accesso, come assumere una droga.
Claudio Martinotti Doria
……………………………
Missile da crociera russo (foto d’archivio)
Erede dei missili sovietici: il razzo russo Tsirkon stravolgerà l’equilibrio negli oceani
Recentemente nei media occidentali è stata discussa attivamente una notizia allarmante per il Pentagono: la Russia per prima al mondo ha testato con successo il missile ipersonico navale 3M22 “Tsirkon”, che nel breve periodo sarà a disposizione degli armamenti delle forze navali russe.
La cosa più importante di questa situazione: la presenza di tali missili rende senza senso l’esistenza dei sistemi di protezione delle navi, come postazioni d’artiglieria, sistemi di difesa aerea e missilistica, riducendo notevolmente l’efficienza dei gruppi d’attacco guidati dalle portaerei, che rappresentano ancora oggi l’unità di combattimento principale e sono il segno distintivo della potenza della Marina degli Stati Uniti nel mondo.
Secondo il Washington Times, il nuovo armamento russo è un salto di qualità nella creazione di un’arma asimmetrica, in grado di difendersi da un attacco nucleare. In questo contesto, secondo il giornale, il sistema di difesa missilistica degli Stati Uniti diventa obsoleto.
All’orizzonte ci sarà la sostituzione dei “Kalibr” e “Onyx” con il nuovo missile ipersonico 3M22 “Tsirkon”. Con l’arrivo di questa arma nell’arsenale delle forze navali russe, la situazione e gli equilibri di forza nei mari cambieranno radicalmente.
L’esistenza dei classici sistemi d’artiglieria marini e sistemi di difesa aerea navali generalmente non avrà più senso, dal momento che la nuova velocità missile è tale che, come dicono gli esperti, è al di fuori delle capacità operative.
La cosa peggiore per i potenziali avversari è che “Tsirkon” sarà a disposizione secondo le previsioni non solo in grandi navi come incrociatori e portaerei, ma anche di mezzi più piccoli. Questo significa che la presenza di “Tsirkon” tra le armi della Marina russa ridurrà drasticamente l’efficacia dei gruppi navali americani guidati dalle portaerei.
Questo discorso riguarda anche le portaerei più moderne come la “Gerald Ford” e le sue navi d’accompagnamento.
Anche i loro sistemi di difesa, a lungo considerati impenetrabili, non saranno in grado di resistere ai nuovi missili ipersonici russi.
Fonte: https://it.sputniknews.com/