Roma, 10 luglio 2017 – No alla chiusura dei “nasoni”: un’iniziativa cinica e inutile – Manifestazione pubblica contro la giunta Raggi, che toglie l’acqua ai romani…

Roma ha iniziato a chiudere i “nasoni”, le storiche fontanelle simbolo della città costruite nel 1874. Sono 2800, e l’idea della sindaca Virginia Raggi è chiuderne 30 al giorno finché non ne resteranno appena 85. Un gesto estremo, giustificato dalla siccità che rosicchia le riserve idriche in tutta Italia. Ma è davvero così? Secondo i dati diffusi dal Forum dei movimenti per l’acqua, i nasoni “sprecano” solo l’1% dell’oro blu che dai bacini del Lazio arriva nella capitale. Il vero scandalo sono piuttosto le perdite delle vecchie tubature, che disperdono il 40% del volume complessivo. Soprattutto, le istituzioni devono iniziare a capire che queste condizioni meteorologiche estreme si faranno sempre più intense con il cambiamento climatico: servono politiche di adattamento improntate al concetto di giustizia ambientale, strettamente legato alla giustizia sociale. Il diritto all’acqua è contenuto nella Dichiarazione universale dei diritti umani ed stato oggetto di una risoluzione storica del Parlamento Europeo nel 2015. Chiudere le fontane pubbliche contrasta con questo principio chiave. Inoltre, rappresenta una interruzione di pubblico servizio e obbliga ad acquistare bottiglie di plastica che in pochi minuti diventano rifiuti. Chiudere i “nasoni” di Roma, infine, mette a rischio l’accesso all’acqua per 10 mila persone senza fissa dimora, che si affidano alle fontanelle pubbliche per rinfrescarsi e dissetarsi ogni giorno. Non sono loro ad aver causato il riscaldamento globale, perché devono pagarne le conseguenze?

Manifestazione di protesta, 10 luglio 2017, ore 17,30, organizzata da Terra! Onlus e Associazione 21/7, con la partecipazione del Coordinamento Romano Acqua Pubblica, presso: scalinata della Protomoteca di Piazza del Campidoglio, Roma.

Spero che questa protesta veda molti partecipanti contro la decisione, del Comune guidato dall’azzeccagarbugli Virginia Raggi in Totti, di chiudere le fontanelle anziché applicare saggi pulsanti risparmiacqua come in tutti i posti civili.

Così alla faccia dell’ecologia:
1) i senzatetto non sapranno più dove bere (come da allarme della croce rossa), e così gli animali vari vaganti, uccelletti e simili
2) tutti dovranno ricorrere alle bottigliette di plastica con acqua imprigionata, con quel che ne consegue: – camion che trasportano assurda acqua imprigionata, – plastica a gogò che finisce in mare o comunque va riciclata e ogni riciclaggio è peggio della prevenzione dei rifiuti, – spreco di soldi in uno dei consumi più assurdi che gridano vendetta, – acqua morta consumata come fosse buona.
Certo, ci sono i bagni dei bar e l’acqua è buona lo stesso se la si attinge là, ma la gente non ci pensa, quindi grande sarà il business di bottigliette.

Già tutte le estati si assiste allo stupido regalo di milioni di bottigliette alle stazioni metrò, a gente che appunto potrebbe benissimo consumare l’acqua del rubinetto. Ora sarà peggio.

Accorrete numerosi!

Marinella Coreggia

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