Vignola, 19 luglio 2017 – La canapa bioregionale deve tornare a crescere libera nei nostri campi e giardini
Dopo il bollino su gioco d’azzardo, tabacco e liquori, previste nuove entrate per lo stato (che verranno spese in armi e prebende ai politici). Trattasi della proposta di legge per la legalizzazione della cannabis. Il testo è stato già depositato dall’Intergruppo parlamentare nel 2016 e se finora non è ancora stato votato è solo per ragioni di “convenienza”, insomma è stato messo in decantazione, in attesa del momento opportuno per approvarlo. Succederà sicuramente appena subentreranno necessità urgenti di far cassa…
Infatti la “legalizzazione della cannabis” piace ai partiti “democratici” poiché legalizzare la canapa porterebbe enormi utili alle casse dello stato, e di conseguenza avvantaggerebbe i suoi amministratori… Così si apre un’altra frontiera delle tasse, dello sfruttamento popolare, e si passa alla vendita della canapa con il bollino di stato. Veramente non sarebbe la vera canapa, quella da sempre coltivata in Italia, ma una canapa “aggiustata”, da sballo…
Secondo me, non dovremmo andare verso la legalizzazione bensì verso la liberalizzazione e non chiamare questa pianta cannabis, marijuana ecc, dandogli l’accezione di “droga”, ma chiamarla con il suo nome comune: canapa. Solo la canapa esiste, un’unica pianta che a diverse latitudini e climi ha proprietà diverse, esattamente come l’uva (come scritto nel mio articolo: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2015/08/12/la-canapa-bioregionale-non-e-droga/).
Finché la canapa bioregionale non potrà ritornare libera nei nostri campi e giardini, assieme a tutte le altre piante medicinali, alimentari e di varia natura, non potremo mai attuare una sana ecologia botanica. Mentre la legalizzazione della “cannabis” porterà ad un ulteriore indebolimento della società, soprattutto del mondo giovanile.
La soluzione è la liberalizzazione della coltivazione della canapa bioregionale, dai molti usi e con basso tasso di cannabinolo. E di questo tema ne faremo argomento di discussione ad un incontro previsto per il 19 luglio 2017 a Vignola, presso l’azienda agricola La Bifolca, alle ore 18.30, in Via dei Gelsi. L’incontro è propedeutico per avviare una raccolta firme per una proposta di legge popolare.
Paolo D’Arpini
Rete Bioregionale Italiana
Articoli in sintonia:
http://ori-www.terranuova.it/News/Agricoltura/La-canapa-bioregionale-non-e-droga.