Perché l’Italia non è Italia
L’Italia è un paese malato dal 1861. E sapete perché non riesce ad essere un paese unito? E sapete perché è diventato difficile vivere in questo paese?
Per un semplice motivo: L’unità d’Italia è stata fatta contro il volere degli Italiani, è stata fatta da potenze straniere per dividere gli Italiani; come oggi, ad esempio, “l’Unione Europea” è stata fatta per dividere gli Europei. Per capire il male che affligge questa nazione dobbiamo farlo nella ricerca della verità storica e non nelle favolette che scribacchini prezzolati e servi del potere di parte ci hanno finora raccontato.
Ed a proposito di verità, ecco alcuni stralci della storica interpellanza in Parlamento del 4 marzo 1991 di Angelo Manna, meridionalista e deputato del Movimento Sociale Italiano:
“L’ufficio storico dello stato maggiore dell’esercito italiano è l’armadio nel quale la setta tricolore conserva e protegge i suoi risorgimentali scheletri infami; conserva e protegge le prove delle sue gloriosità sempre abiette; conserva e protegge le prove che nel 1860 l’esercito italiano calò a tradimento nel Regno di Napoli e si comportò, secondo il naturale dei suoi bersaglieri e carabinieri, da orda barbarica; conserva e protegge le prove che Vittorio Emanuele II di Savoia, ladro, usurpatore ed assassino (e perciò galantuomo) nonché il suo protobeccaio Benso Camillo, porco di Stato (e perciò statista sommo) ordinarono ai propri sadici macellai di mettere a ferro e a fuoco l’invaso reame libero, indipendente e sovrano e di annetterlo al Piemonte grazie ad un plebiscito che fu una truffa schifosa, combinata da garibaldesi, soldataglia allobrogica e camorra napoletana.”
“L’ufficio storico dell’esercito italiano custodisce e protegge le prove storiche che quella sacra epopea che fu detta risorgimento non fu, se non una schifosa storia di rapine e di massacri; e che fu scritta da un’orda barbarica nel Regno di Napoli, che, oltre la vita e i beni, rubò al Sud e portò nell’infrancesato Piemonte financo il nome di Italia.”
(Notizia inviata da Maddalena Taroni)