Regolamenti monetari internazionali e signoraggio bancario (privato)

“La perdita di importanza del Dollaro nel commercio internazionale è una minaccia esiziale per gli USA, per l’Occidente, ma anche per tutto il cucuzzaro della finanziarizzazione. Ma è una minaccia esiziale perché è effetto e nel contempo causa della propria decadenza imperiale.” Mi ricordo vivamente il Nixon shock del 15 agosto 1971 visto che allora stavo preparando la mia tesi proprio su quell’argomento. Bene, l’amministrazione USA aveva preparato nei dettagli l’atto di imperio di rinnegare gli accordi di Bretton Wood del 44, infatti con le petromonarchie del golfo aveva stipulato un accordo di assistenza militare in cambio dell’esclusiva ad ancorare e negoziare esclusivamente in us dollar le forniture petrolifere e suoi derivati. Inoltre tutte le borse mondiali di commodities dovevano trattare esclusivamente in dollari americani i loro prodotti. E’ stato un autentico colpo di stato mondiale per applicare una tassa sul pianeta e garantire “in eterno” la potestà monetaria yankee. Tutto era nato dall’intenzione del governo francese di allora, ed in particolare del consigliere economico Jaques Rueff (leggasi il suo libro “ l’errore monetario occidentale” ) , di cambiare tonnellate di carta (dollari Usa) con lingotti d’oro , come previsto dagli accordi di Bretton Woods. Da qui il colpo di testa di Nixon e della dinastia Saud. L’economia USA , causa l’endemico deficit della bilancia commerciale e soprattutto il dissanguamento della guerra in Vietnam , non poteva più sostenere la convertibilità aurea della moneta. E’ vero quello che sostiene Piotr che la decadenza dell’impero americano sta lentamente rodendo il dominio della loro moneta ma è un processo estremamente lento e estremamente pericoloso causa possibili colpi di testa . Per accelerare questo processo occorre una vasta intesa di paesi terzi (non supini all’impero) a trattare i loro commerci escludendo il dollaro, non è facile , chi ha tentato in maniera non coordinata ha pagato con la vita. E’ vero che la convertibilità riguarda merci contro moneta, non moneta contro debito espresso nella stessa moneta ( TB). Ho potuto constatare di persona l’arroganza e l’assoluto imperio dell’amministrazione americana quando si utilizza la loro moneta (che è poi la moneta che hanno imposto al pianeta) : la banca francese BNP Paribas , con cui collaboravo, ha dovuto pagare una sanzione di 6,5 miliardi di dollari solo per aver utilizzato il dollaro nelle relazioni con entità finanziarie della Repubblica Iraniana . L’impero non solo ti impone la sua moneta ma decide anche con chi la puoi utilizzare e con chi no.

Mi permetto un ultimo appunto, il Signoraggio. Mi interesso di quello monetario , non di quello politico: quando chi emette moneta a corso forzoso non rappresenta la comunità ma un ente di diritto privato (come le attuali banche centrali) esprime signoraggio a scopo non sociale ma privatistico. Esiste anche il signoraggio delle banche di stato ,di diritto pubblico, ma questo va a beneficio del debito pubblico . E’ un discorso molto lungo e il compianto prof. Auriti ci ha speso una vita.

Sebastiano Cosenza

Articolo collegato: http://www.terranuova.it/Blog/Riconoscersi-in-cio-che-e/Economia-ecologica-signoraggio-debito-pubblico-tasse

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Commento di Piotr: “…col Nixon shock gli USA risolsero definitivamente il loro problema (almeno per alcuni decenni): il Dollaro non era più convertibile in oro, come previsto a Bretton Woods, ma c’erano solo due alternative: o lo si teneva come peso morto nelle banche centrali o lo si convertiva in Treasury Bonds per avere per lo meno un interesse.Cioè il nuovo standard internazionale diventava un debito pubblico nazionale, una cosa mai vista prima. Ma con una certa logica. C’è infatti un teorema di economia politica (il Paradosso di Triffin) che spiega che una moneta nazionale non può rimanere a lungo una valuta di scambio internazionale. E allora cosa fa il nostro Nixon boia? Decide che lo standard internazionale non è più il gold-dollar-exchange, ma il debito pubblico USA. Fantastico! Tanto di cappello a lui, e spernacchi a chi non ha mai capito cosa ciò significasse (i vecchi democristiani lo avevano capito benissimo).
La finanza privata ci vide subito il gran momento, ma per almeno 7-8 anni, in pratica fino all’ultimo anno di presidenza Carter, Washington le fece guerra con politiche espansive, perché sapeva che altrimenti doveva gestire un drammatico problema sociale e politico (e infatti così poi successe).
Poi con Reagan, l’Alta Finanza privata si vide spalancare definitivamente le porte alle peggiori speculazioni, previa deregulation, e miliardi di dollari (trainati dai petrodollari e dai depositi a Londra dei Paesi comunisti) iniziarono a dar vita all’enorme bolla finanziaria in cui siamo oggi immersi.
La UE fece a gara con gli USA nella deregolamentazione e l’Euro è frutto di questa rincorsa alla finanziarizzazione da parte delle èlite europee. I socialisti europei la guidavano (Delors). Da noi occorreva arrivare a Mani Pulite e poi ai governi di centrosinistra (quelli di centrodestra erano, per varie ragioni, più cauti, come anche in altri Paesi).
Quando si parla di “Sinistra” bisogna tenere a mente queste cose.”

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