Elezioni a settembre? – Sceneggiata tragicomica: Pifferaio di Rignano sull’Arno, Cavalier Pompetta e Capitan Grillo si contendono la nomina a capocomico
Caterina stamattina mi ha detto: “Speriamo che le elezioni non vengano indette proprio il 24 settembre, che è il giorno del mio compleanno, mi rovinerebbero la festa!”
Ma la cosa è sicura… è solo questione di tempo! https://www.youtube.com/watch?v=H3vVWHXsNUU
Dice la canzoncina, resa famosa da Nicola Arigliano: “..a me non puoi resistere…”. Ed infatti ormai la resistenza traballa. Incantati dal Pifferaio di Rignano sull’Arno, coadiuvato nel suo intento dal Cavalier Pompetta e dal Capitan Grillo, gli italiani si apprestano a votare con il sistema che ha proposto chi ha deciso di restare al comando.
Scrive Alfredo Morganti: “Il messaggio di Renzi è: vi porto al potere e ci resteremo vent’anni. Ecco il grande miraggio che ha sedotto un intero ceto politico. Andiamo a comandare, questo il succulento invito rivolto a 40-50enni di tutte le venture, di tutte le bandiere, correnti, ideologie, sensibilità, tutti pronti a raccogliersi sotto l’ombrello renziano come una specie di blob. La politica, che per tanti anni è stata declinata come forza che cresce e che si candida progressivamente al potere, è stata febbrilmente conquistata all’idea di ‘vittoria’. Una sorta di ritorno all’Ora X, ma non in vista di un’insurrezione, piuttosto per fare il gioco delle poltrone e prendersi la meglio”
Non meraviglia quindi che nel triunvirato renzi-berlusconi-grillo ognuno si senta già insediato al governo. Lo dicono apertamente anche i giornalacci del potere, divulgando il fuorionda di Di Maio -ad esempio” che confida alla Raggi: “..stavolta vinceremo: li mandiamo tutti a casa!”. Altrettanto sicuro è il segretario del PD, Renzi, eletto alle primarie con i voti dei non iscritti, che tacita la minoranza di Orlando minacciando “se non approvate questa legge elettorale nessuno di voi sarà inserito nelle liste”… Come dire che -ovviamente- le candidature non saranno libere ma decise dal capobastone, ovvero il Renzi medesimo. Nel M5S non c’è problema, lì decidono tutto i padroni del marchio, Grillo e Casaleggio Junior, quindi la base non protesta, anzi si prepara a montare sui carri della imminente “conquista del West”.
Lo sbarramento del 5%, accompagnato al sistema simil proporzionale-maggioritario, fa miracoli.
I tre hanno già vinto, comunque vada, con il gioco delle alleanze variabili si aggiudicheranno poltrone e poltroncine, a rotazione, ed a seduta fissa… C’è ampia scelta, presidenza del Consiglio, della Camera, del Senato, sottogoverno, ministeri, commissioni, enti… che se non bastassero quelli esistenti se ne creeranno di nuovi. Che problema c’è? Quando si vince si vince….
Ecco perché ognuno del trio si sente già “vincitore” (in pectore), e può già programmare il proprio insediamento nei palazzi del potere, con la certezza di un contratto di affitto a lunga scadenza ed a prezzo agevolato.
Ma, avviso i triunviri di non dimenticare la fine che fecero i membri deboli dei triunvirati del passato… alla fine uno solo ne restò al comando! I poveri allocchi non vedono di giorno quel che si trama durante la notte. Un colpo di stato all’Erdogan per Renzi non è impossibile, considerando la morte politica degli italiani, e forse vuol dire che, sotto sotto, c’è un collante particolare che consente al “renzogan” di mantenersi in ascesa, la stessa dell’Arturo Ui di Brecht? La stanchezza del popolo rimasto senza speranza che inneggia al “tanto peggio tanto meglio”.
Paolo D’Arpini
Elezioni di settembre al mare
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Commento di Elisa Pellegrini: “Beh, da come si stanno mettendo le cose, faccio veramente fatica ad immaginare il piddino che vota una coalizione con Berlusca, faccio anche più fatica immaginare un forzista votare per un “Comunista “piddino, poi l’immaginazione svanisce del tutto quando sento un estremista di destra sostenere che in fondo Berlusconi gli è sempre stato simpatico e quando infine un estremista di sinistra canta bella ciao al cospetto di Renzi… Il minestrone è pronto. Ma più che minestrone a me pare un pappone che sa di rancido. Aprite gli occhi che non avete più tempo!”
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Commento di Vincenzo Zamboni: “Associando un direttorio non elettivo che comanda il partito a un vincolo di mandato interno si ottiene un perfetto partito tirannico. Estendendo il vincolo in Costituzione assieme ad una legge elettorale truffa si ottiene una tirannide nazionale. Purtroppo opera di un comico genovese che prometteva al popolo di restituire la democrazia. Il regime golpista antidemocratico ed anticostituzionale si è ormai definitivamente divorato anche m5s, il cui esperimento civile è stato interessante prima di autodistruggersi tramite suicidio politico. Le ultime iniziative non fanno che rinforzare la pesante pietra tombale grillina. Alla Camera i parlamentari 5s si sono astenuti sullo ius soli, invece che votare contro. Perché? Date le circostanze, l’unica spiegazione possibile è “per moderare le relazioni col pd in vista della mutua collaborazione alla nuova legge truffa elettorale”. La cui incostituzionalità ed inciviltà sono epocali, come già visto in precedente OP (sbarramenti percentuali, premio di maggioranza, liste bloccate). Peccato….”