1 maggio 2017 – Altro giro, altra corsa, e la resistibile ascesa di Matteo Renzi….

Servono uomini che risveglino la Coscienza non uomini che ipnotizzano le masse: “L’art. 728 del codice penale (Trattamento idoneo a sopprimere la coscienza o la volontà altrui) afferma che: “Chiunque pone taluno, col suo consenso, in stato di narcosi o d’ipnotismo, o esegue su lui un trattamento che ne sopprima la coscienza o la volontà, è punito, se dal fatto deriva pericolo per l’incolumità della persona, con l’arresto da uno a sei mesi o con l’ammenda da Euro 30,00 a 516,00″

Anche a Treia il toscano ha “trionfato” alle primarie, ed ora potrà continuare a fregiarsi del titolo di “segretario nazionale del PD”, ed a breve riproporrà, malgrado i danni già causati alla nazione, la sua ri-candidatura a presidente del Consiglio.

Il 30 aprile ho svolto il compito di scrutatore part time ad una delle due sezioni allestite dal PD nel comune di Treia, quella del Centro Storico. Non ricordo esattamente i dati ma su una settantina di voti validi circa 60 sono andati a Renzi il resto ad Orlando (ad Emiliano solo 2 preferenze). Certo la partecipazione non è stata entusiasmante se pensiamo che alla Magnalonga, una passeggiata campestre non competitiva, organizzata per il 1 maggio 2017 dalla Proloco di Treia, erano attese 1500 persone, una bella differenza!

Ma a livello nazionale, malgrado la diminuita affluenza rispetto al 2013, Renzi ha potuto gioire di una sua personale affermazione: “Abbiamo fatto qualcosa di grande e affascinante, la possibilità di scegliere. Ora inizia una storia nuova” ha detto alla sede nazionale del Partito Democratico, commentando i dati che gli assegnano una larga vittoria, con il 70% delle preferenze. Infatti il 30 aprile 2017 circa 2 milioni di “italiani” sono andati alle urne allestite in tutte le città del Belpaese, assegnando la palma di “conducator” all’irresistibile “uomo forte” del PD.

Vedi: https://www.youtube.com/watch?v=EVHsAem3xUc

Comunque la conquista del basso ventre italico -da parte dell’uomo forte- molto assomiglia ad una sconfitta. In fondo cosa è il 70% di due milioni di votanti alle primarie? Cosa rappresenta veramente in percentuale sulla massa dei reali aventi diritto al voto? Considerando anche che in quel 70% ci sono numerosi “alieni” che non potrebbero comunque votare a regolari elezioni, in quanto stranieri. Insomma la vittoria di Renzi assomiglia molto ad una sceneggiata, la mostra di un potere irreale che verrà demolito in un reale confronto elettorale. Renzi, con questa vittoria di Pirro, si prepara a perdere le elezioni, quelle vere!…

Paolo D’Arpini


Paolo D’Arpini, mentre si rifocilla al Baretto di Treia

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Amare note aggiunte:

Commento di Vincenzo Zamboni: “…versare due euro al P.D., in cambio di un foglietto di carta da scribacchiare. Questa è l’Italia: bombaroli in parlamento che ordinano stragi assassine nel mondo, infestandolo di guerre, e imbecilli dementi che quei delinquenti se li tengono sempre stretti, andando pure a regalar loro dei soldi, invece di arrestarli e processarli per i loro orrendi delitti. Questa è l’Italia che brontola, sì, ma si tiene stretta i carnefici in giacca e cravatta che ha prodotto. Preferisce dei serial killer alla banale fatica di voltare pagina…”

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Commento di Alfredo Morganti: “Le primarie se l’è aggiudicate, perciò renzi può sparare ad alzo zero contro i “transfughi” della scissione. E così va a finire che quelli di Articolo 1 sarebbero anche dei ‘traditori’ oltre che, com’è noto, gufi e rosiconi. Dice Renzi che Bersani, D’Alema, Speranza, Rossi avrebbero difatti “tradito” migliaia di militanti e simpatizzanti. Con loro, dunque, impossibile allearsi, perché “la gente non capirebbe”. Mentre capirebbe benissimo, pare, un’alleanza con Berlusconi. Bersani no, Berlusconi sì. Berlusconi andrebbe benissimo per i ‘militanti’ del PD. Non vedono l’ora di fare larghe intese con lui, una specie di Patto del Nazareno stavolta alla luce del sole… Giuliano Pisapia è dunque avvertito: se prova a mischiarsi con D’Alema, Renzi gli mette il muso e non gli parla più.”

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Commento di Rossella Rod: “La vittoria schiacciante di Renzi segna la fine del PD tradizionale e la fine di Forza Italia, alfaniani, ecc. Renzi ha utilizzato il simbolo del PD per avere i voti di coloro che votano ancora secondo la scuderia di partito, ma è assolutamente certo che i suoi programmi saranno, come in passato, volti a raccogliere la destra moderata berlusconiana. Del resto Renzi non è certamente uomo di sinistra. Renzi ha rottamato PD e Forza Italia forse con lo zampino del Cavaliere…”


“…è commovente vedere tanti “italiani” partecipare alla vita democratica” (T.C.)

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Mio commentino aggiunto: “Questo resoconto a molti non è piaciuto! Non è piaciuto ai renziani, non è piaciuto ai bersaniani, non è piaciuto al gruppo FB di Passo Treia (gestito da un renziano doc il quale mi ha bannato per aver postato l’articolo), insomma a mano a mano che viene letto aumentano i dis-like, eppure ho detto solo la verità. Qualcuno mi ha persino accusato di essere una spia della STASI… A mia difesa ripropongo la Difesa di Socrate tratta da Apologia di Socrate di Platone, che segue:

I – UFFICIO DELL’ORATORE E’ DIRE LA VERITA’

“Io non so proprio, o Ateniesi, quale effetto abbiano prodotto su di voi i miei accusatori. Quanto a me, mentre li ascoltavo, divenivo quasi dimentico di me stesso: tale era il fascino della loro eloquenza! Eppure, se debbo proprio dirlo, non una parola di verità era in loro. Ma, tra tutte le loro menzogne, quella che mi ha maggiormente colpito è questa: essi dissero che dovevate stare bene in guardia per non lasciarvi trarre in inganno da me, essendo io un astuto parlatore. E questa mi è parsa la loro maggiore impudenza, in quanto si sono esposti con vergogna a farsi immediatamente smentire, giacché vi mostrerò con i fatti come io non sia quell’ “astuto parlatore” che dicono. A meno che essi non intendano per “astuto parlatore” chi dice la verità; in tal caso concedo loro di essere un “oratore”, ma non certo alla loro maniera.

Costoro dunque, ed amo ripeterlo ancora, poco o nulla hanno detto di vero; ma da me non udrete che la verità. E per Giove, o Ateniesi, io non parlerò a voi con linguaggio ornato intessuto di frasi e di parole belle ed eleganti, come sono usi fare costoro. Io vi parlerò invece così, semplicemente, come le espressioni si presenteranno a me, ma improntate tutte, ne sono certo, a giustizia: non aspettatevi dunque altro da me. Non starebbe infatti bene, o cittadini, che un uomo della mia età si presentasse a voi cincischiando i suoi discorsi, come fanno i nostri giovanetti.

Ecco, anzi, o Ateniesi, ciò che vi chiedo e di cui vi supplico; se v’accorgerete che nel difendere la mia causa io mi esprimo con quelle stesse parole che sono solito usare sia nella pubblica piazza presso i banchi dei trapeziti, dove molti di voi mi hanno potuto ascoltare, sia altrove, non vi meravigliate e non protestate: pensate che è la prima volta che mi presento davanti a un tribunale, ed ho ben settant’anni; sono dunque inesperto del linguaggio d’uso come un forestiero. E se fossi presso di voi veramente un forestiero, voi certo mi scusereste se parlassi con l’accento e lo stile cui sono stato educato. Vi prego dunque, e mi pare bene a ragione, che lasciate che io mi esprima alla mia maniera, buona o cattiva che sia. La sola cosa cui dovete badare, e badare molto scrupolosamente, è di vedere se io dica cose giuste o no. Questo, infatti, è l’ufficio proprio del giudice; quello dell’oratore è di dire la verità.” (Tratta da Apologia di Socrate di Platone)

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