No alla guerra d’aggressione USA contro la Siria – Comunicato Stampa del 7 aprile 2017
Ante Scriptum – Nella sporca guerra contro la Siria, la cultura occidentale nel suo complesso ha abbandonato le sue tradizioni migliori – uso della ragione, esercizio dei principi etici e indipendenza di giudizio nella ricerca di prove e indizi – a vantaggio delle sue tradizioni peggiori: il «diritto imperiale» all’intervento, nutrito di profondi pregiudizi razziali e scarsa attenzione per la storia delle sue stesse culture.
COMUNICATO DELLA RETE NO WAR ROMA, DELLA LISTA NO NATO, E ISM-ITALIA SUI PERICOLI DI GUERRA INCOMBENTI
Le dichiarazioni della rappresentante degli Stati Uniti al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, secondo cui gli USA potrebbero scatenare un intervento militare diretto in Siria anche senza l’autorizzazione dell’ONU (come dimostrato dall’aggressione avvenuta la notte tra il 6 ed il 7 aprile 2017 -http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/04/07/siria-redde-rationem-donald-trump-colpisce-ignominiosamente-ed-apertamente-la-siria-la-guerra-e-dichiarata/) e le analoghe dichiarazioni bellicose della UE e della NATO, le minacce al Presidente siriano Assad di Israele e Turchia , prefigurano un drammatico scenario di guerra ed allontanano ogni soluzione alla crisi siriana e Medio Orientale.
Già nel 2013, in occasione di un presunto attacco chimico dell’Esercito Siriano alla periferia di Damasco, rivelatosi poi una provocazione organizzata dai gruppi terroristi in difficoltà per causare un intervento armato degli USA a loro favore, si sfiorò una guerra aperta con il coinvolgimento di varie potenze. Il precipitare della crisi fu evitato da un oculato intervento della diplomazia russa. Pur incolpevole, la Siria accettò di eliminare per intero tutto il suo arsenale di sostanze e armi chimiche.
Oggi la storia si ripete con una nuova provocazione che riguarda l’accusa di un attacco chimico sulla provincia siriana di Idlib, da vari anni sotto il controllo dei terroristi di Al Qaida sostenuti da Turchia, Arabia Saudita, Qatar, da vari paesi occidentali e Israele.
Le accuse al governo siriano provengono dalla stessa Al Qaida, da agenzie legate a paesi aggressori come il Qatar e l’Arabia Saudita – Al Jazeera e Al Arabya – e da un’agenzia di notizie situata in Inghilterra (Osservatorio Siriano per i Diritti Umani – SOHR) che collabora da anni con i gruppi terroristi che tentano di destabilizzare la Siria. Questa è stata subito affiancata da ONG dagli stessi indirizzi, come gli “Elmetti Bianchi”, fondati da membri del servizio segreto britannico e Medici Senza Frontiere, fondati dall’ex ministro degli esteri francese Kouchner, partecipe delle avventure belliche del presidente Sarkozy.
Nessun ragionamento viene fatto dai nostri mass media, come sempre al servizio dei governi occidentali e della NATO, sulla circostanza che il governo siriano, nel momento in cui stava prevalendo militarmente e aveva ricevuto persino un esplicito riconoscimento da parte dell’amministrazione Trump per bocca del segretario di Stato Tillerson e della rappresentante USA all’ONU Haley, non aveva alcun interesse ad essere rimesso sul banco degli accusati con un’azione senza senso e autolesionista.
Né si tiene conto delle dichiarazioni di parte russa e siriana, basate su rilievi satellitari, per cui l’esplosione è stata causata da un bombardamento siriano su quello che è poi risultato essere un deposito di armi chimiche allestito dai terroristi, né delle dichiarazioni di testimoni locali, come il vescovo di Aleppo. Come numerose altre provocazioni terroristiche precedenti, in Siria e nel mondo, lo scopo della coalizione guerrafondaia di neocon, neoliberal, Israele, UE e Nato, è ancora una volta di chiudere qualsiasi ipotesi di soluzione giusta in Siria e di ostacolare ogni dialogo costruttivo con la Russia. .
Invitiamo tutti i cittadini amanti della pace alla massima vigilanza, a valutare attentamente e contrastare le false notizie diffuse per giustificare attacchi militari, come già avvenuto ad esempio in occasione delle presunte “armi di distruzione di massa” di Saddam. I propalatori di quelle false notizie, come Tony Blair (ufficialmente riconosciuto come bugiardo da una commissione parlamentare britannica) e George Bush, responsabili di milioni di morti, non hanno mai pagato per i loro crimini e anzi hanno ricevuto incarichi prestigiosi e ben remunerati. Il Presidente Assad, nominato con un regolare processo elettorale, è invece definito dittatore, come tutti coloro che difendono l’indipendenza del proprio paese dalle mire imperiali dei potentati occidentali, ed accusato, senza prove, di essere un criminale.
Invitiamo tutti i cittadini ad opporsi in ogni modo ai pericoli di guerra.
La guerra è una strada senza ritorno.
RETE NOWAR ROMA, LISTA NO NATO, ISM-ITALIA
Con l’adesione del Circolo Vegetariano VV.TT.
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Comunicato congiunto:
Dichiarazione del Consiglio Mondiale della Pace sul attacco missilistico degli Stati Uniti contro obiettivi siriani
Il Consiglio Mondiale della Pace denuncia e condanna i recenti attacchi missilistici degli Stati Uniti contro obiettivi siriani il 6 aprile, come un atto di un’ulteriore escalation dell’intervento imperialista in Siria e nella regione, giustificandola col presunto utilizzo di armi chimiche a Khan Sheikhoun città vicino Idleb da parte dell’esercito siriano, un crimine pretestuoso.
Il bombardamento americano della Siria costituisce non solo la violazione dei principi della Carta delle Nazioni Unite, ma è anche la continuazione delle politiche delle precedenti amministrazioni statunitensi da parte dell’amministrazione Trump. Dopo aver creato, addestrato e finanziato i gruppi armati mercenari di “ISIS” e altri, gli Stati Uniti, la NATO e l’UE con i propri alleati nella regione, stanno fornendo sostegno ai gruppi terroristici armati, attraverso gli attacchi contro l’esercito siriano, e non è la prima volta. Dietro questi attacchi ci sono i piani per la creazione di un “Grande Medio Oriente” per il controllo delle risorse energetiche e dei gasdotti e per ridisegnarne i confini con regimi “amici”. Il WPC esprime la sua solidarietà con il popolo siriano e dei popoli della regione per il loro diritto di determinare liberamente e senza alcuna interferenza straniera il loro destino. Denunciamo anche l’ipocrisia e la doppia morale degli imperialisti, che sostengono e / o svolgono attacchi contro i popoli e le nazioni, creando centinaia di migliaia di rifugiati, e allo stesso tempo “versando lacrime” per gli sfollati che scappano per salvarsi la vita.
Il WPC invita i suoi membri e i suoi simpatizzanti a condannare gli interventi imperialisti e i loro piani nella regione, e ad esprimere solidarietà con i popoli attaccati ed in difficoltà.
La Segreteria del 7 aprile 2017 WPC
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Mio commentino: dopo l’attacco dinamitardo e vigliacco di trump alla Siria, del 7 aprile 2017, questo discorso ci sta a ciccio di sellero…. – https://www.facebook.com/tzetze.politica/videos/1064020570297520/
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Commento di Paolo Sensini: “Freghiamocene del babau “complottista” e proviamo a collegare i puntini: circa dieci giorni fa il paladino dei diritti umani Alexej Naval’nyj organizza manifestazioni anti-Putin in diverse città russe che, nonostante il molto fumo e poco arrosto, ottengono una copertura clamorosa sui grandi network internazionali. Evidentemente ciò che si agita nella grande Russia sta molto a cuore all’oligarchia degli Stati Uniti, così strabordante di democrazia al proprio interno da non riuscire a trattenersi dall’esportarla ovunque nel mondo. Di lì a breve un attentato nella metropolitana di San Pietroburgo uccide 14 persone con decine e decine di feriti. Infine, a qualche giorno di distanza, esplode un’arma chimica vicino a Idlib la cui responsabilità viene subito attribuita al presidente siriano Assad, dimenticando però di raccontare che in svariati casi precedenti si è accertato che fossero proprio i tagliagole islamici ad avere utilizzato il gas sarin contro i civili. Risultato: la Russia è sotto pressione dovendo gestire un’emergenza interna e un’offensiva diplomatica internazionale; al contempo si riapre la partita in Siria con un attacco militare da parte della coalizione occidentale guidata dagli Stati Uniti. Insomma, il quadro sullo scacchiere mediorientale e non solo rischia di andare ancora una volta in pezzi. I presidenti americani cambiano, ma l’agenda estera anglo-sionista difficilmente muta gli obiettivi strategici.”
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Integrazione di Pars Today: “L’ex senatore repubblicano Ron Paul, candidato alla la presidenza degli Stati Uniti nel 2008 e nel 2012, ha sostenuto mercoledì che il terribile attacco con gas nervino contro i civili in Siria è stato un “false flag”, e che si tratterebbe di un attacco progettato per essere attribuito ad altri.
Ron Paul ha affermato che dell’attacco è stata falsamente accusata la Siria e il presidente Bashar al-Assad. Paul ha fatto la sua dichiarazione nello stesso giorno in cui un portavoce del ministero degli Esteri della Russia ha suggerito che l’attacco con la sostanza chimica è stato una messa in scena. Secondo Paul, l’attacco è una sorta di operazione segreta specificamente progettata per costringere Trump a cambiare la sua politica di sostegno per Assad. “Prima di questo attacco chimico, Trump ha detto che il popolo siriano deve decidere chi governa in Siria.”