La politica burlesque del buon samaritano e del chierichetto allo sbaraglio: “Chi è il più devoto, Di Maio od Orlando ?”
Premiato il CHIERICHETTO BIRICHINO con il diploma del liceo scientifico che ci spiegava che i dictat della Trilateral del 74 e quelli di J.P.Morgan di pochi anni or sono relativi al superamento delle costituzioni post fasciste troppo rispettose dell’essere umano non erano da intendersi in quel modo, ma solo come una spinta verso forme di governo che tutti (e sottolineava tutti) propongono da molti anni.
Nel frattempo sono passati gli anni con il ministro della giustizia che non ha visto quante cose siano da fare nel settore legale/burocratico per agevolare l’impresa e gli investimenti (e credo che non lo avrebbe visto nemmeno se fosse riuscito a laurearsi), ha invece visto quanto fosse utile al paese camuffare un senato con un illustre millenario in una “camera di compensazione” in cui presentare magagne di politicanti esclusi dal parlamento, interessi di lobby locali, accozzaglie di trombati riciclati con lauti stipendi e poche qualità i quali, forti della loro incompetenza e incapacità, avrebbero servito il paese e risolto un sacco di problemi lavorando nientepopodimeno che un giorno alla settimana. Ovviamente solo evitare infiltrazioni “pericolose” si sarebbe trattato di “prescelti” (non proprio nominati), nel pieno rispetto di una democrazia messa sotto i piedi.
Questo CHIERICHETTO è così BIRICHINO che, incurante delle sue azioni e delle sue prese di posizione, ritiene di avere i numeri per presentarsi a candidato del sedicente PARTITO DEMOCRATICO.
L’era del BURLESQUE non ci sta risparmiando nulla
Quello che non possiamo ignorare è il fatto che al posto di Cuperlo (il vampiro albino) e di Civati (il felice beota intellettuale) sono stati prescelti due candidati che non hanno nessuna qualità, nemmeno quella di essere degli indecenti sparring partner.
Ma è molto soddisfacente vedere che il CHIERICHETTO continua a servire la messa e che l’amico di Vendola e Fratoianni si è prestato a fare il gioco del potere.
E mentre a sinistra si assiste a una NAUSEANTE DECOMPOSIZIONE a destra assistiamo alla RESURREZIONE ETERNA di un Berlusconi che, forte delle TV regalategli dai padri del PD (D’Alema, Violante, Veltroni, Marini), esercita tutta la pressione di cui è capace per ridicolizzare il PAVIDO PANCIOVILLA che si piscia sotto appena lo sgridi (Salvini), per riproporre agli italiani LA ZOCCOLA (è il nomignolo che nel PDL davano alla Meloni), e per valorizzare l’EBBRO ZAIA, lo JUNKCER VENETO.
E così mentre in Francia si stanno confrontando una sinistra vera e credibile (Jean-Luc Mélenchon), una destra nazionalista autentica (Le Pen), e una classe dirigente di centro-destra-sinistra comatosa senza più leaders presentabili al punto da dover usare un adolescente incallito in cerca della mamma come Macron, in italia stanno tutti nel centro-destra-sinistra, compreso Grillo, sicuramente l’unico che sta ancora riuscendo a prendere per il culo tutti gli italiani, nessuno escluso.
Quanto ai giornalisti è una situazione analoga, ma, nonostante i Servegnini, i Mieli, i Padellaro e i conduttori come Floris, Gruber, Formigli non è ancora stato toccato il fondo. Riusciranno a fare di peggio.
Sull’EURO è indecente il fatto che ne parlano come potrebbe fare la signora marchesa dal parrucchiere. Mai un ciclo di trasmissioni serio, che affronti realmente il tema. Per dimostrare che bisogna restare nell’euro così come è (e così è un disegno suicida) danno voce agli zombi del movimento 5 stelle, con Di Maio che, con l’aria saputella di chi non ha mai fatto un cazzo e mai visto fare un cazzo in vita sua, ma con molte ore di Beautiful nel curriculum, con il vestitino da gaio rappresentante del folletto, recita a memoria la parte incisa in quel disco rotto della sua testa, finendo con il convincere anche chi odia l’euro che sia meglio tenerselo.
Più che il SALARIO di CITTADINANZA qui servirebbe il SALE IN ZUCCA !
Giorgio Mauri