Mani adunche sulla notizia! Chi sono i padroni dei giornali?

Vi giro l’ interessante dossier sulla proprietà dei maggiori quotidiani nazionali, messo a punto dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Francesco Gesualdi. Amalia Navoni

PS: per chi non lo sapesse il coordinatore del CNMS è Francesco Gesualdi, ex alunno adottato da don Milani che lo chiamava “Francuccio”

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Cari Amici
Segnalo il dossier “I padroni della notizia”, viaggio nella proprietà dei maggiori quotidiani nazionali. Il dossier, messo a punto dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo, descrive chi controlla l’informazione e fa capire come potere economico, potere mediatico e potere politico convergano, purtroppo, nelle mani di poche famiglie. Il dossier è scaricabile al link http://www.cnms.it/attachments/article/178/CNMS-dossier-quotidiani.pdf

Grazie per la diffusione.
Francesco Gesualdi

Centro Nuovo Modello di Sviluppo
Via della Barra 32
56019 VECCHIANO (PIsa)
Italy
tel. 050826354
fax 050827165
e-mail: coord@cnms.it
web: www.cnms.it

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Commento – integrazione di Viviana Vivarelli: “Pensate solo a questo: Tiscali è l’editore de L’Unità – il quotidiano del principale partito ‘di sx’ del Paese, il Pd – che risulta pertanto a un solo grado di separazione da Milano Finanza e Capital (attraverso Uckmar); e a due gradi di separazione (lo stesso Uckmar e Carfagna), dalla Mediolanum di Berlusconi.
Corsera, Fiat, Pirelli, Telecom Italia, Mediobanca, Intesa ecc. sono tutti gruppi di potere collegati fra loro. Grande finanza, banche, assicurazioni, telecomunicazioni, cementifici, acciaierie, pneumatici, immobili, moda, elettrodomestici: non c’è praticamente nessun settore del made in Italy che non possa dire la sua sui contenuti e sulla posizione della stampa. E si finge di non vederlo? Ma andiamo….! Ma che informazione libera può venire da costoro??? Le notizie pubblicate saranno quelle che non infastidiscono nessuno. Cronaca nera, pettegolezzi politici e non, pochissimo approfondimento e quasi nessuna inchiesta, notizie dall’estero estremamente limitate, e solo quando non se ne può fare a meno.”

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Commento integrazione di Pietro Di Nardo: “Non esistono a mio avviso, contrapposizioni ideologiche, (fascio- comuniste), di un tempo, oggi si deve analizzare chi adotta trasparente comunicazione e chi no, chi è attento a politiche sostenibili e chi no, il rapporto della globalizzazione, prodotto-economia interna, è una considerazione che dal tempo degli argonauti continua ad essere attuale oggi. Al tempo il prodotto agricolo delle colonie mandava in crisi gli agricoltori cretesi che non riuscivano a barattare il loro prodotto, il loro lavoro non rappresentava un valore sufficiente per una vita dignitosa, oggi è uguale. Forse la politica dell’immediato dopoguerra in Italia teneva conto di queste dinamiche, e fino agli anni 70/80, si lottava per tenere saldi certi principi, e garantire dignità sociale ai cittadini. Ora l’opportunismo regna sovrano e conoscendo la storia meglio rispetto ad un tempo, penso che esistono le condizioni adatte per vedere il primo pazzo che passa far leva sui dissensi popolari per instaurare un regime di controllo di massa….se questo sottilmente non sia già in corso.”

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