Roma – Dopo il 25 marzo 2017: celebrata l’Europa che non c’é…
Mentre i giornaloni e le televisioni del potere titolavano ieri che Roma è tornata “Caput Mundi”, in seguito alle celebrazioni europee in ricordo della fondazione UE (trattato di Roma del 1957: https://it.wikipedia.org/wiki/Trattato_che_istituisce_la_Comunit%C3%A0_economica_europea), mentre le polizie ed i servizi segreti super allertati hanno orgogliosamente tenuto sotto controllo le tiepide proteste popolare, dirottando le manifestazioni in zone periferiche ed allontanando con foglio di via i facinorosi, mentre i capi di stato si aggiustavano le cravatte e le cape di stato facevano svolazzare le gonne, e mentre i giornaloni e le televisioni di cui sopra potevano osannare la comunità che ci fa uni, noi, con epitaffi brevi, piangiamo l’Europa che non c’è…
L’Europa non esiste, anzi è solo una banca con una porta sempre aperta alla generosità delle lobby di turno, bisognose di regole compiacenti. L’Europa non c’è perché:
1-Non c’è una tassazione uguale ovunque.
2-Non c’è una tariffa telefonica europea, per non parlare del costo della benzina, etc.
3-Non c’è un numero verde valido in tutta la EU.
4-Non ci sono diritti d’autore uguali in tutti i paesi EU.
5-Le frontiere dei portali internet come Apple o Amazon o altri sono invalicabili…
6- Il vero esercito EU è quello NATO USA d’occupazione, con spese tali a essere la causa della mancanza di benessere.
7-Non ci sono diritti comunitari uguali per tutti.
8- Non abbiamo un presidente EU che possiamo votare o mandare a casa…
9- Il parlamento non legifera ma ratifica le decisioni delle Commissioni
10- La politica dell’accoglienza dei profughi vale solo per i paesi “costieri”
ect. ect. ect.
Ed a riprova di ciò, ripropongo alcuni stralci di un articolo di Giuseppe Bruzzone
Porte spalancate al manicomio Europa … ovvero: “…come imparai ad amare la troika…”
Oggi penso che il peggiore e più pericoloso dei nazionalismi sia il patriottismo europeista. Ne stanno spargendo a piene mani tutti i governi e le élites del potere europeo dopo l’ennesima strage.
Le stragi terroriste sono contro l’Unione Europea, proclamano i governanti. La nostra civiltà è minacciata aggiungono tutti i componenti del coro.
Anzi l’europeismo guerrafondaio spiega ai popoli del continente che per avere sicurezza a qualche diritto bisognerà pure rinunciare, qualche altro intervento militare lo si dovrà pure fare. L’europeismo vuole bruciare le tappe per diventare come gli Stati Uniti, ma di quel paese pare invidiare soprattutto Guantanamo e i droni. E naturalmente le multinazionali.
Ora le stragi ricorrenti potrebbero cambiare il quadro e finalmente si potrà chiedere di amare la Troika. Ma in verità non si esce dalla spirale guerra terrorismo senza una rottura, e questa rottura va fatta proprio contro il sistema di potere europeo, che è al centro di quella spirale.”
Paolo D’Arpini
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Commento di Enrico Galoppini: “… cercano di convincerci dell’assoluta necessità dell’UE, terrorizzandoci sul “caos” che deriverebbe dalla fine dell’UE stessa. Penso invece che senza questa camicia di forza dell’euro, di Schengen, di Maastricht, dell’oligarchia europoide, di Bruxelles, di Strasburgo, della Corte europea, del “commissariamento” sine die, del “patto di stabilità”, del pareggio di bilancio, del MES, dell’Eurogendfor e del Mandato di cattura europeo (e scusatemi se mi sono dimenticato qualcosa) vivremo tutti meglio, senza alcun dubbio.”