Meditazione part time, l’utilità del post mortem, il destino del mondo, progressisti nani e ballerine, amnesty international è una ong?

Il Giornaletto di Saul del 4 marzo 2017 – Meditazione part time, l’utilità del post mortem, il destino del mondo, progressisti nani e ballerine, amnesty international è una ong?

Care, cari, vi racconto come è andata la serata di meditazione di ieri. Era una serata da Ting sulla Meditazione. Nelly mi aveva detto di volerci andare ed io ormai non mi trattengo più di niente (si fa per dire, non ho poi tutte queste esigenze), quindi ho deciso di andare con lei. Anche perché se non approfitto del fatto di non lavorare il pomeriggio (part-time) e quindi di poter riposare, che me ne faccio di tutto questo tempo libero? Il tipo che conduceva l’incontro l’avevo già visto, c’era alla serata sulle Costellazioni familiari. Si chiama Rubes ed ha una bella faccia, molto pulita e schietta. Ha iniziato forse per sciogliere un po’ il ghiaccio con una meditazione che consisteva in un tipo particolare di respirazione. Una inspirazione ad occhi aperti seguita da una espirazione ad occhi chiusi e così via per 5? 10? minuti con un sottofondo di musica che però non ricordo. Ero un po’ scettica, le tecniche non sono la mia passione e all’inizio ero alquanto distratta, sbagliavo chiudendo gli occhi quando li dovevo tenere aperti e viceversa o non li chiudevo affatto e tanti pensieri si affollavano nella mente, disturbando…. ma…. dopo un po’, come per incanto ho cominciato a fare le cose come dovevo e a non avere più pensieri ingombranti e ad avere un sentimento di gioia interiore. Finita l’esperienza lui chiaramente ci ha chiesto di esprimerci ed io gli ho raccontato l’esperienza ed ho detto cosa è per me la meditazione e bla bla…. ho fatto un discorsetto non preparato che mi sono stupita da sola. Poi la serata è continuata tra discorsi suoi in cui mi sono molto ritrovata soprattutto quando parlava della disidentificazione e del vivere nel presente, citando anche Tolle, ma senza nominarlo. Beh, nel complesso pur che siamo stati lì un paio d’ore e quell’esperienza è durata forse 15 minuti, è stato tutto un’eperienza di meditazione, in cui ero davvero lì e la mente non mi andava al prima o al dopo, ed ero me stessa. Mi vergogno quasi un po’ a dire queste cose, non vorrei che se qualcuno mi leggerà pensasse che me la tiro, ma così non è. Anche adesso, mentre sto scrivendo, provo la stessa sensazione, di essere qui, in connessione con me stessa e col fuori di me, come se fossi un veicolo….. di cosa non so… (Caterina Regazzi)

Il Post Mortem è un business – Rende più un cadavere che un vivente, questa è la realtà che si è andata formando in millenni di ipotesi sulla morte. Certo non si spendono più cifre “faraoniche” per la costruzione di piramidi e mausolei, ma in compenso la spesa funeraria è andata “democraticamente” uniformandosi alla massa. E gli affari non si fanno solo sul cadavere ma anche sull’anima del cadavere, che viene allettata da varie religioni a compartecipare ai variegati paradisi ed inferni…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2015/03/post-mortem-ed-illusioni-dure-morire.html

Manifesto. Foglio di fico – Scrive Fulvio Grimaldi: “Istruttivo video di John Pilger, uno dei più grandi giornalisti e documnetaristi antimperialisti, in cui dopo aver parlato della marcia delle donne contro Trump e dello strumentalismo di certo macho-femminismo che vede al potere in Occidente donne ferocemente militariste, al minuto 11.35 http://www.wrongkindofgreen.org/2017/01/26/watch-john-pilger-the-hijacking-of-feminism/?utm_source=ReviveOldPost&utm_medium=social&utm_campaign=ReviveOldPost ricorda come fosse stato cacciato dal “manifesto”, con la soppressione della sua rubrica, per aver detto di Obama, assassino di massa peggio di Bush, quel che andava detto…”

Sui giornalacci del potere molto si apprende sul futuro del mondo, ho letto su Il Messaggero che Al Baghdadi (l’amico di McCain) ammette la sconfitta a Mosul ed invita i suoi tagliagole a tornare nelle proprie patrie e farsi saltare in aria, per aiutare la causa jihadista. In premio riceveranno (post mortem) ben 72 vergini compiacenti. Da ciò si capisce quel che avverrà presto in Europa… (d’altronde l’avevo già previsto qui: http://paolodarpini.blogspot.it/2016/07/cia-ed-fbi-attenti-i-tagliagole.html)”

In Italia e nel resto del mondo – Scrive Vincenzo Brandi: “Mao Tze Tung diceva che la situazione era eccellente se il disordine era grande sotto il cielo. Il grande drammaturgo comunista Bertold Brecht diceva che il nostro amico è il cambiamento. In realtà la situazione presenta anche molti pericoli reali. La belva imperialista ferita ed indebolita potrebbe ricorrere all’opzione militare, ed i governi europei, stretti nella NATO, non appaiono vogliosi o in grado di svolgere politiche indipendenti…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/03/03/in-italia-e-nel-resto-del-mondo-dal-grottesco-al-drammatico-a-destra-e-lo-scotto-della-politica-di-sinistra/

Commento catastrofista di Agnia Russo: “Il paese sta collassando e con sé milioni di italiani viaggiano spediti verso un irrimediabile declino. Nulla cambia nei palazzi, nulla cambia nel popolo, affidiamo sempre a terzi le nostre speranze che un giorno tutto, come per magia, possa evolvere al meglio, illusione, pura illusione…” – Continua in calce al link soprastante

USA. Progressisti nani e ballerine – Scrive Michele Rallo: “I progressisti americani sono nani e ballerine che trasudano oro (e spesso anche cocaina), adagiati nelle loro mega-ville di Beverly Hills, fasciati da abiti che costano quanto un immigrato clandestino non guadagnerebbe in una mezza dozzina di vite, con le loro vite dorate, con i loro guadagni immorali, con i loro lussi spropositati che sono un insulto alla miseria. Ebbene si – prendiamone atto – non si può essere veramente “di sinistra” se non si è miliardari. Se invece si è salariati o stipendiati o modesti lavoratori autonomi, se si stenta ad arrivare a fine mese, se si hanno due o tre rate di mutuo scadute, se si è perso il posto perché il datore di lavoro ha “delocalizzato” in Messico (o in Tunisia), allora si è populisti, sovranisti, razzisti, se non addirittura fascisti.” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2017/03/il-populismo-fa-male-al-sistema-e.html

C’è ong ed ONG. Lettera aperta – Scrive No War ad Amnesty International Italia: “Con il vostro Comunicato diffuso il 1° marzo, dopo aver genericamente parlato di inchieste sull’uso di armi chimiche riguardanti “tutti gli attori coinvolti nel conflitto in Siria”, rivelato il vero scopo del comunicato: attaccare il governo siriano impegnato da 6 anni in un durissima battaglia contro orde di terroristi e mercenari etero diretti dall’esterno che hanno il compito di distruggere e smembrare quello sfortunato paese..” – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2017/03/ce-ong-ed-ong-lettera-aperta-ad-amnesty.html

Ieri è venuto Ettore dalla Toscana per farmi compagnia fino a domenica. Ne abbiamo approfittato per fare alcuni lavoretti necessari per la Festa dei Precursori. Tanto per cominciare abbiamo ripulito ben bene la sede del Circolo (ha fatto quasi tutto lui io mi sono limitato a metterci le mani): scrostatura dei muri, battitura dei tappeti, ripulitura esterna, etc. Oggi abbiamo appuntamento con Lorenzo per visionare un paio di tavolinetti che ci potrebbe regalare, ci potranno essere utili per quando ci sarà il laboratorio di ceramica (il 25 aprile mattina) con Stefano… Insomma i lavori procedono… ah, ovviamente non ho avuto molto tempo per il Giornaletto….

Buona continuazione! Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“L’uomo libero è come una nuvola bianca. Una nuvola bianca è un mistero; si lascia trasportare dal vento, non resiste, non lotta, e si libra al di sopra di ogni cosa. Tutte le dimensioni e tutte le direzioni le appartengono. Le nuvole bianche non hanno una provenienza precisa e non hanno una meta; il loro semplice essere in questo momento è perfezione.” (Osho)

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