Credito d’imposta sulle spese per sistemi di videosorveglianza digitale, sistemi di allarme e di vigilanza
Dal 20 febbraio e fino al 20 marzo, i contribuenti che nel 2016 hanno sostenuto spese per sistemi di videosorveglianza digitale, sistemi di allarme e di vigilanza potranno inviare le domande di accesso al credito d’imposta introdotto dalla Legge di Stabilità 2016. La richiesta va inviata telematicamente all’Agenzia utilizzando l’apposito software gratuito “Creditovideosorverglianza” che sarà disponibile sul sito www.agenziaentrate.gov.it.
Al canale telematico, oltre agli intermediari abilitati, possono accedere tutte le persone fisiche che nel 2016 abbiano sostenuto spese per sistemi di videosorveglianza digitale o di allarme oppure spese connesse ai contratti stipulati con istituti di vigilanza a protezione di immobili non adibiti esclusivamente ad attività d’impresa o lavoro autonomo. Sono ammesse le spese per immobili adibiti promiscuamente a sia all’esercizio d’impresa o di lavoro autonomo che all’uso personale o familiare del contribuente, in questo caso il credito d’imposta spetterà nella misura ridotta del 50%.
Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura percentuale che sarà resa nota con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate da emanarsi entro il 31 marzo 2017, risultante dal rapporto tra l’ammontare delle risorse stanziate e il credito d’imposta complessivamente richiesto.
Questa agevolazione è diversa dalla classica “detrazione fiscale” del 50%: la differenza sostanziale è che con il credito di imposta l’agevolazione viene riconosciuta, in dichiarazione dei redditi, in un’unica soluzione mentre con la detrazione classica questa si spalma su 10 anni. Inoltre per ottenere il credito di imposta è possibile aver pagato i prodotti in qualsiasi modo mentre per la detrazione “classica” è indispensabile il cosiddetto “bonifico parlante”.
Il credito di imposta, inoltre, sarà attivo anche per l’anno 2017.
(Notizia inviata da Aldo Nardini)