Elezioni? Non sarà il PD a decidere…

In Italia, il Pidirenzi è un partito molto importante , anche se nei progetti della grande finanza era destinato ad esserlo molto di più incorporando anche i reduci di Berlusconi capeggiati da Verdini e Alfano, ma non essendo ancora giunti al partito unico, non si comprende perché debbano essere la sua Direzione, la sua Assemblea nazionale o il suo Congresso a decidere tutto.

C’è stato un Referendum in cui una schiacciante maggioranza dei cittadini ha detto No allo stravolgimento della Costituzione, nonostante il Capo del Governo e del Pidirenzi li avesse ricattati impegnandosi, qualora sconfitto, a lasciare vacanti entrambe le cariche, il che avrebbe comportato nuove elezioni politiche.

Le Tv, le radio e i giornali, che costruiscono l’opinione pubblica, nonostante l’esito referendario, la Brexit e le elezioni USA, che hanno totalmente stravolto le loro previsioni, cercano di riportarci nel loro mondo irreale occupandosi prevalentemente, negli ultimi mesi, del Vaticano e del Pidirenzi che deve decidere la legge elettorale e la data delle elezioni, poi anche dei 25 anni di Mani Pulite, della cronaca nera, delle ‘ultime ore’ della giunta Raggi, del razzismo di chi non vuole gli immigrati clandestini, ecc.

Quella del Papa in ogni Tg è una antica anomalia italiana, resa leggermente meno intollerabile dal fatto che lo Stato del Vaticano è dentro Roma, ma in uno Stato Laico la questione andrebbe affrontata.
Quella della onnipotenza del Pidirenzi è invece intollerabile poiché viola la Costituzione, nonostante i pistolotti di Mattarella, più nel ruolo di buon parroco di campagna che di Presidente della Repubblica e garante della Costituzione, parlino d’altro.

Siamo al 4° Governo non eletto dal popolo (Monti, Letta, Renzi e ora il conte Gentiloni) e nominato dal Presidente della Repubblica e ratificato da un Parlamento zeppo di nominati, di condannati e inquisiti, di voltagabbana , eletti con una legge incostituzionale.

Il Governo era stato incaricato di fare al più presto una nuova legge elettorale che applicasse le indicazioni della Corte Costituzionale (e del disbrigo degli affari correnti), invece si sta facendo strada l’idea che al Pidirenzi serve più tempo per far dimenticare agli italiani le bugie e i disastri del Governo Renzi.

La proposta di buon senso che prevedeva di riunire attorno ad un tavolo tutti i gruppi parlamentari, obbligati a fare la loro proposta di nuova legge elettorale e a ricercare, no stop ed in diretta TV, una maggioranza su una proposta di mediazione, è sparita dalla discussione e dall’attenzione dei media e dei partiti.

Credono di essere furbi e di poter continuare a raccontarci qualche storiella per imporci i loro voleri, ma alle loro pentole cominciano a mancare i coperchi. Più il paese rimarrà in mano alla attuale casta dei partiti e personaggi non solo culturalmente dipendenti dalle banche e dalle multinazionali, e meno potranno bastare nuove elezioni a fare il necessario ‘punto e a capo’.

Fernando Rossi

I commenti sono disabilitati.