India – Dietro l’esperimento di lotta al contante c’è la grande finanza apolide e sionista
Si aggiungono nuove informazioni sui retroscena della recente disposizione del governo indiano di ridurre l’uso del contante per imporre metodi di pagamento digitali. Ciò che manca completamente nell’articolo di Blondet (sotto segnalato), non vi fa alcun riferimento, è l’aspetto collaterale e complementare di questo intervento coercitivo “insufflato” dai poteri finanziari USA, cioè la requisizione ancora in corso d’opera tramite il ricorso all’Esercito, di tutto l’oro posseduto dai privati, per impedire che l’oro torni ad essere vera moneta riutilizzata nel mercato (che attualmente è mercato nero), bene rifugio e riserva di valore (che mantiene il suo potere di acquisto nel tempo), nel quale gli indiani vorrebbero poter convertire il denaro di carta che il governo e gli alti burocrati filoamericani vorrebbero eliminare.
Come recitava un diffuso detto popolare “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”, qualche errore lo si commette sempre, soprattutto quando si ha la supponenza di pretendere di prevedere le reazioni di esperimenti così cruenti e su una popolazione particolare, eterogenea e numerosa come quella indiana, prima o poi la verità viene a galla, e Blondet in proposito fornisce il suo prezioso contributo, da bravo demistificatore qual è sempre stato. Tenete inoltre conto, leggendo l’articolo sottostante, che l’India ha ormai la stessa popolazione della Cina, oltre 1,3 miliardi di abitanti, ed averla scelta, nonostante le sue caratteristiche demografiche ed economiche, non è certamente stato casuale.
E’ inoltre una delle economie sommerse maggiori al mondo, essendo prevalentemente ancorata ad un’economia di scambio e sussistenza, nei suoi molteplici stati, regioni e villaggi nell’entroterra, ed è quindi interamente basata sull’uso di contante e su costumi estremamente frammentati e localistici.
Imporre l’uso del denaro digitale in India significa non solo compiere un gigantesco esperimento coercitivo di emersione dell’economia sommersa per far guadagnare la finanza con le transazioni ed incrementare le entrate fiscali governative, ma di controllo, omologazione e schiavizzazione sociale e culturale, il più grande esperimento liberticida nella storia contemporanea. Dopo di ché potranno sperimentare l’inserimento di un microchip sottocutaneo per la geolocalizzazione oltre al monitoraggio di altri parametri individuali, come con un gregge di pecore … Spero che tutti i miei lettori capiscano che preservare l’uso del contante è soprattutto una battaglia per la libertà, la lotta all’evasione fiscale è solo un alibi, gli scopi sono altri, di domino, monopolio ed impunità.
Claudio Martinotti Doria
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Articolo menzionato di Maurizio Blondet: http://www.maurizioblondet.it/india-la-manina-usa-dietro-la-guerra-al-contante/
Articolo esplicativo in sintonia: http://paolodarpini.blogspot.it/2012/04/la-moneta-elettronica-che-piace-alle.html