Renzie è inamovibile… e, malgrado il risultato del referendum, non se ne andrà…
Premessa – …Il mondo è governato da circa 1000 grosse banche, quasi tutte sotto il diretto controllo di potenti famiglie come i Rotschild e i Rockfeller. La Massoneria rappresenta il loro braccio esecutivo nello scegliere e nel selezionare quei leader politici più idonei, più gestibili e maggiormente manovrabili che, insediatisi nei posti chiave del potere, favoriscono gli interessi di chi realmente comanda e decide. Matteo Renzi rientra perfettamente in questo schema, ed è il prodotto di una abile e pianificata campagna di marketing dai toni a stelle e strisce e dal sapore inconfondibilmente massonico. Una campagna di marketing senza dubbio preparata già da anni, e finalizzata a lanciare mediaticamente e politicamente un “volto nuovo” in un certo senso predestinato ad assumere le leve del potere e a fare di conseguenza, una volta Presidente del Consiglio, gli interessi di chi sta nella cabina di regia….
Ma il nostro -malgrado il risultato del referendum– vedrete continuerà a darci fastidio pure dopo le finte dimissioni. Aveva detto che, se avesse perso, avrebbe lasciato la politica. Invece ha solo minacciato di farlo ed è già in campagna per tentare di tornarci.
Non credo che renzie mollerà… già i suoi si affannano a dire che in effetti Renzi ha ricevuto il 40% dei voti per cui rappresenta ancora una grande forza politica che con qualsiasi legge elettorale otterrebbe la maggioranza dei deputati e quindi egli è ancora il leader. Purtroppo quelli che hanno votato No al referendum sono “un’accozzaglia” e non riusciranno facilmente a coalizzarsi e quindi il rischio che renzie resti al potere è reale, e qual che non ha potuto realizzare con le sue riforme proposte in blocco lo riproporrà con riforme centellinate nel corso dei prossimi anni…
Paolo D’Arpini
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Commento di Umberto Calabrese: ”Chi si aspettava il dialogo, il confronto nella direzione nazionale del PD informo che è stato solo un monologo di Matteo Renzi e poi di corsa al Quirinale a rassegnare le dimissioni (non accettate ndr)… Un commento per tutti quello di Michele Emiliano governatore della Puglia Michele Emiliano: “Non è stato dato alcuno spazio al dibattito durante la Direzione Nazionale. Convocare centinaia di persone da tutta l’Italia per confezionare una scena del genere è una mortificazione della democrazia interna e della dignità del partito. Sono senza parole”. … francamente anch’io sono basito!”