Influenza aviaria. Il messaggio: se resistete al terrorismo mediatico avrete ottime possibilità che non vi accada niente.

Jon Rappoport ha trovato l’analisi più interessante della pandemia del 1918 in un libro di Eleanor McBean, Vaccination Condemned, scritto oltre 25 anni fa. La testimone riporta che per la Spagnola i medici che non usarono farmaci furono quelli che ottennero anche il 100% di guarigioni. Ecco alcuni passaggi dal secondo capitolo del libro:

”Sono stata testimone oculare dell’epidemia del 1918.
I medici e tutte quelle persone che vissero l’epidemia d’influenza chiamata Spagnola sono concordi nel affermare che è stata la malattia più terribile che il mondo abbia mai visto. Anche uomini forti e in ottima salute potevano morire nell’intervallo di un giorno.
La malattia aveva le caratteristiche della peste nera, con l’aggiunta di tifo, polmonite, vaiolo e di quelle malattie contro le quali la gente era stata vaccinata alla fine della prima Guerra Mondiale.

Praticamente l’intera popolazione era stata inseminata con sieri tossici contenenti una dozzina o più di malattie. Quando quelle malattie iniziarono a manifestarsi tutte assieme, il risultato fu tragico. La pandemia si trascinò per due anni, mantenuta viva dall’aggiunta di altri farmaci velenosi dispensati dai medici nel vano tentativo di sopprimere i sintomi. La mia personale osservazione è che la pandemia colpì solo le persone vaccinate. Quelli che rifiutarono le vaccinazioni non si ammalarono.

Anche la mia famiglia aveva rifiutato le vaccinazioni, così restammo sempre in buona salute. Sapevamo, dagli insegnamenti di Graham, Trail, Tilden e altri che non si può contaminare il corpo con veleni senza causare una malattia.
Quando l’influenza era al suo picco, tutti i negozi erano chiusi, come le scuole, gli uffici e le fabbriche. Anche l’ospedale era chiuso, dato che i medici e le infermiere che erano stati vaccinati furono colpiti dalla malattia. Era come vivere in una città fantasma.

Dato che non avevamo preso il vaccino, sembravamo essere l’unica famiglia nel vicinato a non avere l’influenza. I miei genitori andavano di casa in casa facendo il possibile per aiutare gli ammalati, poiché era impossibile ottenere le cure di un medico.
Se germi, batteri, virus o bacilli fossero stati la causa della malattia, questi avrebbero avuto tante opportunità d’attaccare i miei genitori, quando passavano molte ore nelle stanze degli ammalati. Ma non presero l’influenza e non portarono nessun germe a casa ad attaccare noi bambini. Nessuno della famiglia contrasse l’influenza, neanche uno starnuto, benché mi ricordo che quell’inverno la neve era alta in giardino.

Si è detto che l’epidemia uccise 20 milioni di persone in tutto il mondo. In realtà sono stati i medici a ucciderle, con i loro trattamenti crudi e mortali. Questa è un’accusa dura ma vera, a giudicare dal successo che ebbero invece quei medici che trattarono i malati senza usare alcun farmaco. Mentre i medici ortodossi e gli ospedali stavano perdendo il 33% dei ricoverati, altri ospedali che seguivano terapie naturali, come Battle Creek, Kellogg e Macfadden stavano ottenendo quasi il 100% di guarigioni, usando terapie come la cura delle acque, il lavaggio del colon e diete che usavano cibi naturali. Un medico non perse un solo paziente in otto anni.

Se i medici ortodossi fossero stati così bravi come questi medici, non ci sarebbero stati quei 20 milioni di morti a causa dell’influenza. La malattia colpiva sette volte di più i soldati vaccinati che i civili non vaccinati, e le malattie dalle quali morivano erano quelle per le quali erano stati vaccinati!

Un soldato che era ritornato dalla guerra mi disse che gli ospedali militari erano pieni di casi di paralisi infantile e mi chiese come fosse possibile che adulti possano contrarre una malattia che dovrebbe colpire solo i bambini. Ora sappiamo che la paralisi è una conseguenza comune di avvelenamento da vaccino. Tra i civili non ci furono casi di paralisi infantile se non dopo la campagna di vaccinazione del 1918.”

Jon Rappoport www.nomorefakenews.com

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