Coloro che dicono NO alla riforma renziana non sono terroristi dinamitardi ma semplici cittadini che intendono far emergere la verità
I manifestanti di Firenze e di altri luoghi d’Italia (cittadini semplici) vogliono confrontarsi liberamente con coloro che di democrazia non vogliono sentire parlare. Il Renzi non accetta il confronto per migliorare la dignità umana del cittadino. Renzi giunto al potere intende essere il padrone di tutte le coscienze umane, senza pensare chi si trova senza lavoro e spesso (quotidianamente) ci sono delle persone che soffrano la quotidianità.
Premesso ciò le manifestazioni di Firenze sono solo una reazione allo stato della disperazione umana.
Ricordo a me stesso e a tutti coloro che non hanno mai sofferto la disperazione morale ed e motiva il Grande presidente “Pertini ” che la democrazia va difesa con ogni mezzo per difendere la propria libertà e quella del mio prossimo. Ora posso affermare che i comitati del NO intendono tutelare la vera libertà anche per coloro che intendono votare “SI” perché non sanno che dopo Renzi le leggi fatte male rimangono e chi arriva dopo le leggi le può applicare a discapito di tutto il popolo. Per questo,. diciamo NO alla riforma Renzi-Boschi perché è fondamentalmente subalterna a una visione post-democratica di quel modello di democrazia al quale il contributo e il sacrificio del movimento operaio e del socialismo europeo sono stati essenziali; un modello che si intende, invece, in nome della “modernità” e della “flessibilità” superare.
Diciamo NO alla riforma Renzi-Boschi perché elude i temi cruciali del nostro tempo, che sono:
• la cessione di sovranità nazionali in un nuovo federalismo europeo dei popoli, senza distruggere storia, cultura e religioni.
• La difesa dei principi fondamentali della nostra Costituzione senza confliggere con i doveri di solidarietà sovranazionali.
• Il riequilibrio degli strumenti di democrazia diretta con quelli della rappresentanza.
Giuseppe Fabbri