Nobel a Bob Dylan od a Dylan Dog? Risponde la “Voce del Padrone”
La notizia: la “voce del padrone” ha vinto il nobel per la “letteratura”, ma andrà a ritirarlo solo se potrà.
Assegnare il nobel per la letteratura a un musicista, per giunta insuperabile, non ha nessun senso, tranne uno: fare propaganda.
Se consultate la lista dei premi nobel dell’economia scoprirete che sono quasi tutti neoliberisti e statunitensi.
Assegnare quel premio a personaggi come Bob Dylan serve proprio a gettare fumo negli occhi della gente.
Così come l’inqualificabile premio per la pace a Obama, una azione che passerà alla storia per la sua sfrontatezza, per la sua indecente mistificazione.
Oggi l’occidente è nelle mani di forze reazionarie molto simili a quelle fasciste che precedettero la seconda guerra mondiale. Il cambio della costituzione richiesto da J.P.Morgan (la banca che ebbe a che fare anche con Mussolini) segue una richiesta analoga fatta dalla Trilateral a inizio anni 70, ed è motivato dall’eccessivo orientamento socialista presente nelle carte.
Le masse europee stanno ribellandosi a queste politiche ovunque, e allora ecco che parte l’ordine di togliere un po’ di “fango” dalle vesti dei poteri forti, e il Nobel si presta, come suo solito, ad assecondare questo desiderio.
Ma dare quel premio a chi ha avuto per maestro quel Woody Guthrie che cantava agli americani “All You Fascists Bound To Lose”, è un cazzotto in un occhio.
Così come lo è assegnare un premio di letteratura a chi impiegò più di un anno a incidere il primo grande capolavoro a 33 giri nella storia della musica, in una infinita ricerca di quel suono al mercurio che tanto amava Dylan (e sia chiaro che stiamo parlando di suoni, non di altro). Si tratta dell’album “Blonde on Blonde”, che si racconta sia stato trovato sul giradischi a tutto volume a casa di Richards nel 1967, quando la polizia irruppe durante un’orgia di sesso e droga ed arrestò Mick Jagger, Keith Richards e Marianne Faithfull.
I conti non tornano proprio per nulla.
Uno dei migliori pezzi della musica di tutti i tempi è “Girl From the North Country” cantato in coppia da due mostri sacri della musica di tutti i tempi: Johnny Cash e Bob Dylan. La registrazione avvenne durante la trasmissione condotta da Johnny Cash, trasmissione che fu tenuta in piedi solo due anni, nonostante un grande successo. Johnny Cash aveva suonato nelle carceri di San Quentin, incidendo un album che è attuale ancor oggi. Guai di droga lo avevano visto finire in carcere, e lui reagì facendo poi omaggio ai detenuti della sua arte (fu anche ricevuto da Nixon nell’occasione dello scandalo). Negli USA la gente comune dice che le sue non sono canzoni, ma poesie. Ma a lui non fu consegnato nessun nobel per la letteratura. A Stoccolma avevano ancora dignità.
Giorgio Mauri
Qui sotto una perla del grandissimo Cash.
Folsom Prison Blues (by Johnny Cash)
I hear the train a comin’
It’s rollin’ ’round the bend
And I ain’t seen the sunshine
Since, I don’t know when
I’m stuck in Folsom Prison
And time keeps draggin’ on
But that train keeps a-rollin’
On down to San Antone
When I was just a baby
My Mama told me, son
Always be a good boy
Don’t ever play with guns
But I shot a man in Reno
Just to watch him die
When I hear that whistle blowin’
I hang my head and cry
I bet there’s rich folks eatin’
In a fancy dining car
They’re probably drinkin’ coffee
And smokin’ big cigars
But I know I had it comin’
I know I can’t be free
But those people keep a-movin’
And that’s what tortures me
Well, if they freed me from this prison
If that railroad train was mine
I bet I’d move out over a little
Farther down the line
Far from Folsom Prison
That’s where I want to stay
And I’d let that lonesome whistle
Blow my blues away
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Mio commentino: “L’unico Bob Dylan decente è quello lanciato da Joan Baez – https://www.youtube.com/watch?v=1ST9TZBb9v8 – la quale poi lui scansò… una volta raggiunto il successo, da buon juif…”