Stoltenberg, lo stolto, ed i soldatini italiani (di renzie) mandati contro la Russia… – Tira un forte vento (di guerra) in Lituania
Stoltenberg il capo della NATO ha dato ordine al Governo italiano di mandare soldati ai confini della Russia.
Nessuno di noi ha eletto lo Stoltenberg, che, con il nome che si ritrova potrebbe essere benissimo una delle macchiette naziste del film di Charlie Chaplin “Il Grande dittatore”.
Il governo italiano, che nessuno di noi ha eletto, obbedisce allo Stoltenberg e manda i soldati in Lettonia, in Polonia e lungo i confini della Russia.
Nel 1939 la guerra cominciò così. Prima la Polonia, poi la Francia e la Gran-Bretagna, poi la Russia (allora U.R.S.S.).
Doveva essere una Blitzkrieg, una guerra lampo. L’Italia per non perdere il suo posto al tavolo dei vincitori (così sembravano allora i nazisti) inviò soldati con scarpe di cartone e pezze da piedi al posto di calze, tanto dovevano tornare da trionfatori entro l’autunno.
Non andò così, ma così cominciò. Con una banda di criminali buffoni che si definivano statisti e portarono l’umanità dentro la più grande tragedia della storia.
Vogliamo ripeterci…?
Giorgio Stern
Articolo collegato: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2016/10/egitto-scomunica-arabia-saudita-una.html
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Commento di Marco Palombo: “Su questioni importanti di politica militare ed estera molte decisioni governative sono comunicate al Parlamento e passano inosservate per la distrazione dei parlamentari. Era già successo con militari in Libia che dipendevano dai servizi segreti e sui quali il governo poteva per legge non informare per due mesi. Questa volta è successo per i 150 militari che saranno presenti sul Baltico sotto comando Nato. Il Parlamento già sapeva. C’è disattenzione, ci sono molte analisi e dietrologie ma quello che avviene davvero però passa inosservato…”
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Integrazione di Fabrizio Belloni:
“Integrazione di Fabrizio Belloni: “Il Ministro Gentiloni ha sbrodolato: “L’invio di 140 soldati italiani (in Lituania, n.d.r.) non è una politica di aggressione, ma un atto formale di solidarietà nei confronti della nato”. Si è dimenticato di dire che entro il 2018 gli effettivi italiani saranno 4000 (quattromila). Il padrone Usa comanda ed il picciotto Gentiloni va e fa. E Renzi beccheggia come una petroliera all’attracco del molo quando c’è mare grosso..
Naturalmente i media italiani, fedeli ed ossequienti lacchè di editori quasi tutti alieni alle parole “professionalità”, libertà di idee”, “indipendenza di coscienza”, non ne hanno data notizia o, nel migliore dei casi, hanno comunicato i fatti con la trascuratezza di un furtarello, di un incidente stradale. Che il popolo non sappia, che non pensi, che non giudichi.
Il fatto.
Il Governo (?) italiano ha inviato un contingente militare nei Paesi Baltici, a fronteggiare l’Armata Russa. Esattamente 140 uomini.
Vediamo lo scenario.
L’Unione Sovietica, intrisa del veleno comunista, distrutta dal fallimento epocale del marxismo, esempio clamoroso dell’idiozia storica, etica, economica, sociale che i rossi hanno per decenni spacciato come il paradiso del proletariato, è finita. Per sempre. E’ finita l’Unione Sovietica, ma non la Russia.
E i suoi ex alleati, gli americani, se la sono trovata di nuovo di fronte in vari scenari di confronto geopolitico.
In più la Russia ha capito che uno scontro in Europa sarebbe peggio di un crimine storico, sarebbe cioè stupido. In Primis perché la Russia è Europa. Poi perché una alleanza di fatto con la maggior potenza europea, la Germania, è un atto lungimirante, produttivo, rafforzante tutto il Vecchio Continente.
Incubo dei gringos.
Terrore degli yankee, di Wall Street, ed anche della City di Londra (non vi dice niente la brexit?).
Gli Usa, anche attraverso inglesi e qualche volta dell’oca francese, che scuote il culetto per far credere di essere grande, provocano qua e là nel mondo teatri di confronto-scontro con gli interessi dei russi e degli europei.
Iraq e le sue armi di distruzione di massa mai trovate. In compenso un milione di morti e nascita dell’Isis.
Siria, ove l’amico dei Russi, Assad, si trova una ribellione …. “popolare”…. Tanto popolare da essere formata da almeno ventidue etnie diverse di “ribelli”, armati e foraggiati sia da USA che da Turchia, alleata nato.
Libia, ove il dittatorello è stato fatto fuori per interessi petroliferi, e non solo (lo ho già scritto: Gheddafi ed Haider volevano creare una Banca per lo sviluppo africano, garantita da 150 tonnellate d’oro libico. Entrambi morti assassinati, guarda caso!). Oggi caos e Isis strisciante ma non troppo. Isis che ha candidamente annunciato che svernerà in Italia, via barconi. Governo progressista italico silente.
In Siria Assad chiede l’aiuto del tradizionale alleato russo. E i russi, che già hanno una base navale in Siria e che una seconda stanno approntando, vanno, picchiano duro, sculacciano a dovere le ventidue etnie di cui sopra. Americani super incazzati e super preoccupati. In più gli yankee sono sotto elezioni presidenziali. Un Berlusconi a stelle e strisce ed una cornuta guerrafondaia simpatica come una cartella esattoriale.
In questo scenario, dopo aver rifornito di missili i nuovi soci della nato, cioè gli ex cosiddetti paesi satelliti dell’Urss, quando la Russia di Putin in risposta, mette i suoi missili ai suoi confini, arriva l’ordine del padrone yankee: truppe ai confini russi,
Cioè provochiamo per vedere se quello di Putin è un bluff o se fa sul serio.
Prima considerazione: gli americani sono stupidi. I Russi hanno una caratteristica in comune coi Tedeschi: non scherzano mai. Soprattutto sulle cose serie.
Seconda considerazione: se Putin volesse veramente la guerra di attacco, porterebbe sul fronte gran parte degli oltre sei mila carri che si ritrova nel cortile di casa. Cosa che non è avvenuta.
Terza considerazione: gli USA non hanno capito che il tempo passa e che non vi è più un’Europa dell’ovest contrapposta ad un’Europa dell’est. Vi è una sola grande Europa. Cioè il peggior incubo per i gringos, come vado ripetendo da almeno vent’anni.
Ultima considerazione. L’Italia, paese di furbi e di voltagabbana, ha mandato le sue forze armate:140 uomini. Cioè: ci sono, ma per finta. Come sempre non faccio sul serio. Comunque sempre pronta a cambiare alleati e campo, come di abitudine.
I venti di guerra che spirano da oltre Atlantico e d anche da oltre Mediterraneo non lasciano presagire un futuro facile e roseo. A meno che non vinca la spina dorsale di Tedeschi (che stanno pesantemente e palesemente riarmando) e di Russi. Alleati. Fabrizio Belloni”
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Integrazione di Peppe Sini: “La scellerata decisione di dispiegare militari italiani in Lettonia al confine con la Russia, imposta dalla Nato ed accettata supinamente dal governo italiano, costituisce una criminale follia: non solo non ha affatto fini lecitamente difensivi (posto che vi sia ancora qualcuno cosi’ stolido da credere che l’escalation bellica possa essere “difensiva” di alcunche’), ma si configura esplicitamente come una bellicosa minaccia e come un passo ulteriore verso la guerra di aggressione contro la Russia che i vertici della Nato al servizio dell’imperialismo americano, fingendo di essere immemori degli esiti delle aggressioni di Napoleone e di Hitler, fingendo di ignorare quali possano essere gli esiti di una nuova guerra in Europa, fingendo di non prevedere il pericolo immane di un conflitto atomico, stanno da tempo preparando.
La Nato e’ da lungo tempo divenuta l’esatto contrario di un’alleanza difensiva, se mai realmente lo sia stata: e’ ormai inequivocabilmente la piu’ pericolosa organizzazione internazionale terrorista e stragista che mira senza esitazioni a provocare una guerra in Europa i cui esiti e’ facile prevedere come apocalittici per l’intera umanita’.
Occorre sciogliere la Nato e processarne i dirigenti dinanzi a una corte di giustizia internazionale per crimini di guerra e crimini contro l’umanita’.
In Europa e nel mondo e’ indispensabile e urgente una politica di pace con mezzi di pace, una politica rigorosamente nonviolenta, una politica che abbia a suo fondamento l’opposizione a tutte le guerre e a tutte le uccisioni, il rispetto e la difesa di tutte – tutte – le vite umane e della biosfera casa comune dell’umanita’.
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L’Italia rispetti finalmente l’articolo 11 della sua Costituzione che “ripudia la guerra”, e ne realizzi le evidenti implicazioni e conseguenze: che sono la smilitarizzazione e il disarmo, e l’avvio della Difesa popolare nonviolenta e dei Corpi civili di pace.
L’Italia non si presti piu’ a dispiegare militari agli ordini della Nato ne’ in Lettonia ne’ altrove.
L’Italia promuova lo scioglimento della Nato prima che la Nato provochi la catastrofe dell’umanità.”
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