Legge elettorale e referendum costituzionale – Si vota al buio!
RIFLESSIONI SULLA LEGGE ELETTORALE E SUL REFERENDUM COSTITUZIONALE
Ricordate il secondo Governo Prodi ? vinse le elezioni ottenendo una maggioranza analoga a quella che la legge elettorale di Verdini Renzi prevede per la coalizione che al secondo turno batterà gli avversari nel confronto finale.
Ricordate il risultato? Dopo due anni il “grande corruttore” portò a termine la campagna acquisti (Verdini fu l’esperto che condusse l’operazione) e Prodi venne abbattuto.
Morale: non serve a nulla una maggioranza di pochi punti in un contesto in cui una parte politica è in grado di avere tra le fila uomini potenti e scorretti. Quello che ne risulterebbe è che se costoro vincono faranno ancor di più i loro porci comodi (avendo solo fedeli eunuchi in parlamento), mentre se perderanno avranno da penare un po’ di tempo per individuare i traditori da rifocillare (anche detti “responsabili” in altri periodi storici).
Ora io chiedo a un italiano qualsiasi con quale criterio possa accettare che un individuo manifestamente disonesto come Verdini gli cambi la costituzione e la legge elettorale. E resto in attesa.
La mancata legge sul conflitto di interessi va a braccetto con i conduttori TV tutti schierati in maniera più o meno sfacciata per l’insulso e ridicolo SI alla proposta Verdini-Renzi. Notate che non hanno nemmeno ora promosso una legge normalmente civile sul conflitto di interessi ! Quindi sulla buonafede di costoro non ci piove – Avere un premier e dei media che sponsorizzano una riforma costituzionale così grossolana e cafona (più che autoritaria sembra la fiera del paese dei balocchi) mi innervosisce. Ma è un periodo storico decisamente burlesque, giusto come la riforma del bamboccione fiorentino e del suo amico macellaio. Tutta la dirigenza del PD ha enormi responsabilità. Ingiustificabili.
IL BICAMERALISMO PERFETTO è, come dice la parola, la perfetta implementazione della doppia camera, e contiene i difetti (complessità decisionale) e i pregi (democrazia) insiti nella scelta.
IL BICAMERALISMO IMPERFETTO, invece, è, come dice la parola, pieno zeppo di difetti e privo di vantaggi, e infatti si limita a fornire delle poltrone a dei privilegiati con l’aggravante di creare una ulteriore leva al potere per aumentare il proprio controllo (a discapito della democrazia).
L’INNO ALL’IGNORANZA oggi arriva al massimo livello con un Benigni che dichiara (pare ci sia dietro un contratto milionario con la RAI) che il NO al referendum equivale a una BREXIT. Il poveretto evidentemente non sa che l’economia inglese ha già tratto ottimi benefici dalla brexit.
Governare un popolo come se fosse formato da soli babbei è sbagliato, per la semplice ragione che la maggioranza delle persone non è rintronata come i politici e i giornalisti.
Giorgio Mauri