Siria. I curdi sono laici? Ma il governo siriano di Assad lo è ancora di più…
Ho letto solo ora l’articolo di Rifondazione essendo stato una settimana assente da Roma – .http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=25236 -.
Mi sembra che l’articolo contenga le solite posizioni retoriche sulla lotta “santa” dei Curdi visti quasi al di fuori del contesto.
Premetto che in passato sono stato sostenitore della causa dei Curdi del PKK in Turchia, e mi sono recato varie volte nel Kurdistan in viaggi di solidarietà. Sono tuttora sostenitore dei diritti dei Curdi, ma senza esaltazioni retoriche e unilaterali.
Non ho tempo di rispondere punto su punto, ma vorrei fare solo alcune osservazioni spot.
Nell’articolo si parla di “rivoluzione del Rojava”. contro chi? Contro lo stato siriano che in passato ha accolto i Curdi profughi dalla Turchia, concedendogli la cittadinanza siriana, ha ospitato e protetto Ocalan, ha finanziato ed armato le milizie del PKK sostenendole nella guerra contro i Turchi? A fianco dei mercenari pagati da USA e Sauditi e sotto la cappella dell’imperialismo USA?
Si dice che i Curdi del PYD rappresentino una “società che si emancipa dalle incrostazioni feudali e patriarcali”. Sembra che solo loro si interessino di queste cose. Ma si dovrebbe ricordare che si trovano già in Siria, il paese più laico e secolare del Medio Oriente (non certo l’Arabia Saudita!), dove le donne godono di tutti i diritti, studiano, vanno all’università, girano sole in minigonna per le strade di Damasco (sono testimone oculare), e fanno il bagno in bikini a Latakia.
Esistono anche i battaglioni femminili dell’esercito siriano da molto tempo prima che le varie “Angioline Jolie” e altre famose guerriere curde comparissero su tutti gli schermi televisivi del mondo.
Ricordo anche che in Siria tutte le religioni ed il libero pensiero godono di tutti i diritti, esiste un’istruzione laica gratuita fino all’università, esiste un sistema di assistenza medica pubblico, ed altri sistemi di assistenza tipici dello stato sociale, è stata avviata una riforma agraria, ecc.
D’altra parte non è vero che nel Rojava la situazione sia così idiiliaca. Riceviamo spesso denunce da parte di comunità arabe e cristiane (ad esempio da parte del vescovo cristiano del capoluogo provinciale di Hassakè) che riferiscono di angherie, e tentativi di pulizia etnica a danno della popolazione araba. I Curdi non smentiscono e dicono che lo sgombero di comunità arabe è fatta …. per allontanarli dalle zone di guerra e salvarli.
C’è poi un’evidente bugia, inserita con furbizia in una frase ambigua: a noi della Lista No Nato non piacerebbe che i Curdi contrastino l’invasione turca. Evidentemente ci fa piacere. Quello che non ci piace è che i Curdi attacchino anche l’esercito siriano (impegnato contro l’ISIS) ad Hassakè con la copertura dell’aviazione USA e che di fatto abbiano permesso l’istallazione di basi USA illegali in territorio siriano. Sono cioè alleati con l’esercito di un paese imperialista che mostra continuamente l’intenzione di fare a pezzi la Siria (come già la Libia, e l’Iraq, anche con l’aiuto dei Curdi iracheni).
Infine si dice che i Curdi siriani si muoverebbero in una “prospettiva non indipendentista”. Ci piacerebbe che lo specificassero, ma non l’hanno mai fatto. L’ombra dello staterello curdo del Nord-Iraq (sostenuto da USA , Israele e dalla stessa Turchia) e l’ombra inquietante del Kosovo, strappato alla Jugoslavia dai bombardamenti della NATO incombe minacciosa. Gli amici e compagni curdi, e coloro che li sostengono acriticamente, dovrebbero chiarirsi,
Roma 26 sett. 2016, Vincenzo Brandi
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Articolo in sintonia: https://aurorasito.wordpress.com/2016/09/26/la-russia-smaschera-gli-stati-uniti-sulla-siria-washington-infuriata/