Contro la guerra non bombe ma intelligenza – LIMITI MILITARI E MENTALI
L’era nucleare militare ha posto di fatto finora l’unico limite invalicato, da 70 anni in qua, e tuttora invalicabile, alle per altro verso da sempre straripanti guerre umane: nessuno ha mai osato attaccare in guerra una potenza nucleare, e tutti sanno di non poterlo fare. E’ una magra consolazione, ma non irrilevante: altrimenti la terza guerra mondiale vera, quella con il coinvolgimento delle grandi potenze in conflitto una contro l’altra, la avremmo già avuta.
Le bombe atomiche non hanno portato la pace, ma hanno impedito una parte, la peggiore, della guerra.
Se l’umanità saprà fare uso o no di questa circostanza per decidersi finalmente a costruire la pace, come auspicava Oppenheimer, lo vedremo: da sempre attendiamo pazientemente atti di ragionevolezza in tal senso da parte dei governi.
L’equilibrio del terrore nucleare naturalmente fa schifo, ma nessun altro ha finora funzionato.
La paura è stata l’unico freno efficace nel porre un limite alla follìa necrofila di governi e classi dominanti.
Siamo sempre in paziente attesa di vera maturazione civile ed abbandono della barbarie.
Non è mai troppo tardi.
Il mondo umano è dato da: tutti noi.
E’ stato osservato che mettono comunque paura varie altre armi, specialmente quelle batteriologiche.
Ebbene, quanto io ho detto è che esiste il limite di inattaccabilità delle potenze nucleari.
Esistono certamente, frattanto, altre guerre e nuove armi.
Ma se devo pensare alla paura, mi viene in mente la diffusione della stupidità.
Tuttavia abbiamo armi disponibili contro questo male: la nostra intelligenza, la psiche, l’anima.
Non rimane che usarle.
Vincenzo Zamboni