Vittorio Marinelli: “Roma. Il problema delle dimissioni nella giunta Raggi si risolve attingendo ai gruppi di lavoro del M5S che operano nella capitale”
…penso, e lo so anche per esperienza diretta, che se coinvolgi persone già compromesse con il sistema per combattere il sistema medesimo, quest’ultimo farà di tutto per farti fuori. Serve un cambiamento di paradigma e il rispetto di quelli che sono i patti ossia mettere in pratica i valori professati coerentemente con quello per cui sei stata designata ricordando soprattutto Marx che affermava come l’io fosse un nulla che la prassi collettiva colmava.
Io, che partecipo da tre anni al tavolo mobilità del comune di Roma del M5S, ritengo, con cognizione di causa, che dentro i tavoli ci siano tecnici in grado di fare gli assessori e assumere altri incarichi dirigenziali senza bisogno di andare a prendere magistrati scelti da Tronca e quindi da Renzi a 190.000 euro l’anno oppure tecnici di carrozzoni quali la CONSOB che non si accorgono dell’usura delle banche e società varie o commercialisti di Milano, esperti, magari, di trust e trucchi similari. Persone, i componenti dei tavoli, con DNA del M5S al 100℅. Non possono giudicarli miracolati senza arte né parte che da precari, shampiste e, nella migliore delle ipotesi, tecnici vari di carrozzoni clientelari, sono stati miracolati e sono divenuti consiglieri comunali e deputati. Largo ai tecnici del Movimento: ingegneri, avvocati e dirigenti di realtà di successo!
Vittorio Marinelli
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Commento integrazione di Giuseppe Moscatello:
“Non è possibile credere che a Roma non ci siano persone eticamente e professionalmente capaci di occuparsi dei diversi ambiti della pubblica amministrazione, solo in un momento di sconforto ci si può dimenticare della capacita geniale degli italiani. Non è possibile che ogni volta, una Giunta o un Consiglio comunale (a Roma) composto da persone eticamente non addomesticabili (da tutti quei poteri trasversali che viziati dal desiderio di facile guadagno fanno le veci di altri poteri che non vogliono che la capitale sia governata) debba dissolversi lasciando pericolosamente la città senza governo. Non credo che i personaggi che fanno dietro front lo facciano, perchè immaginavano di poter fare i loro interessi e non sarà così, o in breve hanno assimilato ai loro costumi il più gretto e bieco menefreghismo verso la cosa pubblica,(male endemico nella educazione morale di molte generazioni). Mi sembra di rivedere il copione della caduta di Marino. Marino non stava bene a chi ‘comanda’ a Roma; a mio avviso le persone che si sono tirate indietro allora come ora, hanno subito pressioni (di partito) e minacce. Quindi per il bene della cittadinanza bisogna cercare persone capaci ed eticamente incorruttibili (che ci sono ancora) e informare, attraverso i manifesti sui muri, i cittadini di Roma per tenerli svegli e partecipi di quello che accade. Romani non basta votare alle amministrative, bisogna anche difendere il proprio voto.”
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Commento di Francesca Haarman: “Anch’io sono del parere che tra i tanti militanti sicuramente potrebbero trovare delle persone con tanto di curriculum e intelligenza che potrebbero fare al caso e anche se forse meno esperti comunque in grado di sostenere un impegno importante per tutta la comunità senza i “precedenti” che hanno avuto i candidati ora dimissionari, naturalmente facendo una severissima selezione..?Anche tanti di loro che ora stanno in prima linea erano mica degli esperti prima, ma con la loro serietà e forte impegno danno un contributo notevole…”