Aleppo – Se è lecito mostrare il dolore infantile per sensibilizzare contro una guerra…
Se è lecito mostrare il dolore infantile per sensibilizzare contro una guerra, ecco, allora le immagini e la storia di questo bellissimo sfortunatissimo bambino che dovrebbero essere dovunque. Le manda il dottor Nabil Antaki, medico ad Aleppo Ovest. Cura i feriti di guerra nell’ospedale dei Maristi.
Ecco la storia di Mahmoud riassunta dal dottor Nabil in francese, inglese e arabo (https://it-it.facebook.com/nabil.antaki.14/posts/692872734198237): «Mahmoud, 6 anni, è nato senza braccia. Otto mesi fa un colpo di mortaio tirato dai “ribelli” ha centrato l’appartamento della sua famiglia e lo ha colpito alle gambe. All’ospedale al Razi hanno dovuto amputargliele. Le ferite non si stavano rimarginando bene ed è stato trasferito da noi.Speriamo che un giorno potrà avere delle protesi e camminare. Lo curiamo nel programma “Civili feriti di guerra”. La storia vera di Mahmoud va raccontata a tutti. Lui dovrebbe essere l’icona delle sofferenze dei bambini siriani. Ne ho visti tanti, feriti da proiettili e mortai, alla testa, al petto…»
foto di Nabil Antaki.
Gli occhi di Mahmoud hanno la stessa espressione di quelli di Ali, il bambino iracheno che nell’aprile 2003 giaceva in un letto dell’ospedale Al Kindi di Baghdad, senza più braccia: gliele aveva incenerite una bomba della guerra di Bush, Blair & complici.
Diffondiamo la foto e la storia di Mahmoud – chiedendogli scusa. E accertiamoci che in Siria sia possibile fornirgli le protesi migliori. Altrimenti vanno cercate da qualche altra parte.
Marinella Correggia – mari.liberazioni@yahoo.it
P.S. Il dottor Nabil Antaki mi ha appena precisato che Mahmoud, come se non bastasse, è orfano di padre. Suo padre era soldato nell’esercito siriano ed è morto vicino a Damasco. Vive con la mamma, la sorella e il nonno. Ogni altra parola è superflua.