La Siria di Assad, baluardo contro il terrorismo, a salvaguardia dei valori umani
In una intervista esclusiva rilasciata a ”Prensa Latina”, pochi giorni fa, il presidente siriano Assad ha detto che le unità militari siriane riescono ad andare avanti nelle diverse zone del paese e sono decise a raggiungere la vittoria finale nei confronti degli estremisti.
Ha denunciato l’appoggio che i terroristi ricevono da parte di paesi occidentali come gli Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia e dei loro alleati regionali come Arabia Saudita, Qatar e Turchia.
Il presidente ha fatto riferimento alla complessa situazione esistente nella città di Aleppo, 350 chilometri a nord di Damasco, dove i turchi e i loro alleati sauditi e del Qatar ”giocano la loro ultima carta”. Ha affermato che il presidente turco Erdogan ha fatto un grande sforzo negli ultimi mesi con i sauditi allo scopo di inviare in questa città circa 5.000 terroristi.
Tuttavia questo progetto è fallito e l’ esercito siriano ha occupato delle posizioni vantaggiose ed ha circondato gli irregolari per poi fare alcuni negoziati con loro affinché abbandonino la zona.
Assad si è riferito poi all’importante ruolo che giocano i gruppi della difesa popolare (milizia locale) con il loro rifiuto all’aggressione straniera. L’ appoggio di questi gruppi è risultato vitale perché l’esercito siriano, come qualsiasi altro, era preparato per affrontare una guerra convenzionale. Ha aggiunto che questi combattenti lottano nelle loro stesse zone, città e paesi, conoscono molto bene il terreno ed offrono un grande aiuto.
Assad ha denunciato il blocco imposto contro il suo paese con l’ appoggio di entità finanziarie internazionali, che causa forti danni all’infrastruttura nazionale ed in particolare colpisce il livello di vita della popolazione.
Nonostante ciò, il popolo siriano è deciso a continuare la sua vita normale in base alle possibilità.
La maggioranza dei settori continua a funzionare, ad esempio l’ industria farmaceutica lavora con più del 60% della sua capacità produttiva e ciò è molto importante per l’ economia.
Assad ha denunciato la falsa neutralità dell’ONU, affermando che questo organismo internazionale attualmente è in realtà uno strumento che gli USA possono usare come vogliono per imporre le loro norme di doppia morale.
Se non fosse stato per la posizione di principio di Russia e Cina, l’ ONU sarebbe stata un’ istituzione in più del governo statunitense. ”Se vogliamo parlare del suo ruolo tramite i suoi mediatori e inviati, come il signor Staffan de Mistura, Kofy Annan e Lakdar Brahim, possiamo dire che questi mediatori non sono indipendenti ma sono subordinati agli interessi dell’ Occidente.
Riguardo all’ insistenza degli USA e dei loro alleati sul fatto che Assad deve abbandonare il potere, il leader siriano ha detto che non ha mai dato importanza alla campagna mediatica che ha accompagnato questa pretesa, ”non abbiamo nemmeno risposto con una dichiarazione ufficiale sul tema.
Questa è una questione del popolo siriano, che è l’ unico che può dire chi deve andarsene o rimanere”.
Secondo Assad, il suo governo ha sempre cercato di costruire buoni rapporti con l’ Occidente, ma l’ Occidente non accetta nessun paese indipendente. ”E’ quello che succede anche con Cuba, voi lo sapete bene e sapete di che cosa sto parlando perché avete sofferto più di qualsiasi altro paese i tentativi degli Stati Uniti di distruggere la Rivoluzione”.
Fin qui l’ intervista del presidente siriano.
Va rilevato che, così come era avvenuto nel passato in Corea, in Vietnam, a Cuba, in Angola, l’ imperialismo si è trovato di fronte un popolo deciso a fare qualsiasi sacrificio pur di difendere la sua indipendenza e la sua libertà.
Contro il governo e il popolo siriano è stata messa in campo la più potente coalizione imperialista, sono state scagliate bande di mercenari assassini armati fino ai denti, finanziate e addestrate dai servizi segreti di Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, monarchie del Golfo, Turchia e Israele.
Ma il popolo siriano resiste e dimostra a tutto il mondo che l’imperialismo e il sionismo possono essere sconfitti.
Aldo Calcidese – aldocalcidese@libero.it