Comitato No Guerra No Nato contro l’intervento militare in Libia
L’Italia è entrata in guerra in Libia, anche se finge di prendere
tempo. Il Parlamento italiano non è in grado, collettivamente, di
formulare nemmeno un’alternativa. Siamo al disastro politico.
Il CNGNN intende invece formulare la sua valutazione dei gravissimi e
intollerabili atti di subordinazione/aggressione cui l’Italia
partecipa e di cui condivide la piena responsabilità.
Siamo di fronte a un nuovo episodio di colonialismo, aggiornato in
funzione della strategia USA-Nato di demolizione degli stati nazionali
per controllare territori e loro risorse.
Liberare la Libia dalla presenza dell’ISIS è una scusa indecente. È
stata la Nato a portare l’ISIS e Al Qaeda in Libia. L’effetto sarà la
riapertura delle basi militati occidentali sul territorio dell’ex
Libia. La “missione di assistenza alla Libia”, con l’avallo estero
delle Nazioni Unite, consentirà la spartizione “legale” delle preziose
risorse energetiche e idriche della Libia e di almeno 150 miliardi di
dollari di fondi sovrani libici confiscati illegalmente nel 2011,
all’atto dell’aggressione e dell’assassinio di un capo di stato
legittimo. Questa rapina di quadruplicherà quando l’export libico
tornerà ai livelli per aggressione.
Questo è l’unico significato di ciò che accade. L’ISIS si combatte
smettendo di aiutarla, finanziarla, consentirle movimenti e azioni.
Questo è in atto da tempo, con la connivenza dei servizi segreti di
USA, Francia, Gran Bretagna, Arabia Saudita, Israele. Da questa
coalizione di aggressori si è ormai sganciata la Turchia. Ma L’Italia
continua a farne parte attiva. I droni partono da Sigonella. Se ci
saranno atti di terrorismo contro il nostro paese, vorrà dire che gli
italiani sapranno a chi chiedere conto, politicamente e moralmente.
Tutto quello che l’Italia decide non è in nostro nome: è contro di noi
e contro i nostri figli.
Il Comitato No Guerra No Nato
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Commento ricevuto:
In Libia c’è un solo governo legittimo e legale, basato su regolari elezioni. E’ quello di Tobruk e la sua forza armata è quella diretta dal generale Haftar.
Poi ci sono i Fratelli Musulmani di Tripoli, i loro figuranti terroristi di Sirte, utili alla spartizione della Libia e le brigate di tagliagole di Misurata, la chiavica più chiavica di tutto il Medioriente, non per nulla ascari Nato nel 2011.
Quello che gli Usa vogliono e per cui usano i fantocci italiani (che si autocastrano, come al solito) è eliminare dalla scena l’Egitto, che giustamente, potenza della regione, araba, si occupa del vicino a dispetto dei colonizzatori occidentali.
Strumenti: bombe in gran parte finte sull’Isis, tanto per dire della Libia ci occupiamo noi, e un Regeni (già spia agli ordini di MI6 e di John Negroponte) sbattuto tra i piedi di Al Sisi mentre stava concordando con Roma lo sfruttamento congiunto del più grande giacimento di idrocarburi del Mediterraneo.
Le analisi vanno fatte senza paraocchi.
Ma tutto questo Alice non lo sa.
Fulvio