Era l’ultimo giorno del cancro… Aldilà dei sogni

Aldilà dei sogni. Un film che personalmente ritengo il più significativo dei tanti anche di rilievo interpretati da Robin Williams, un attore “con anima” (per ricordarlo oggi nel suo compleanno “virtuale”, ultimo giorno del Cancro).

Si va oltre le soglie della morte (fisica) per comprendere che si hanno tante possibilità quante ne può concepire la mente – o meglio la coscienza- in linea con i dettami della fisica quantistica. Gli scenari fantasmagorici, uno più straordinario e ricco dell’altro, che si aprono agli occhi dell’interprete, una volta “arrivato” di là dopo la sua morte in un incidente stradale, sono una preparazione e uno sfondo adeguato per la vicenda che lo vedrà imporsi sulle circostanze.

Qui nello specifico l’interprete ha addirittura la possibilità di rovesciare una situazione, quella della moglie che, essendo morta suicida quando lui è morto, era relegata in un limbo-inferno senza uscita.
Con il suo amore per lei lui riesce a disfare la situazione e a riportarla a “vivere” con lui.
I limiti ai nostri sogni (che nel film sono simbolici della “vera” vita, dunque volendo anche qui ed ora) sono solo quelli che noi ci imponiamo.

E come disse Churchill: “Mai arrendersi, mai. Il successo non è definitivo. Il fallimento non è fatale.”

Simon Smeraldo

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