I grandi romanzieri ebrei e l’invenzione del “cristianesimo”….
…. Sono state quelle sette ebraiche, zelote ed essene, in fuga da Gerusalemme distrutta da Tito, unitamente alla fantasia religiosa di Saulo di Tarso, ad inventarsi il cristianesimo. Quei primi “cristiani” hanno inventato le storie evangeliche che oggi stanno cadendo una dietro l’altra di fronte al maglio delle nuove conoscenze, che spaziano dalla sociologia, alla scienza, alla fisica post-quantistica, all’archeologia sacra e profana, alla storia del pensiero occidentale ed orientale, alla mitologia greca classica ed alle sue derivazioni e proiezioni nella mitologia cristiana, alle similitudini mitologiche fra tutte le religioni rivierasche del mediterraneo, alle consonanze derivative fra Massoneria e Cristianesimo per quanto attiene alla TRADIZIONE ERMETICA (di Mauro Biglino: Chiesa romana cattolica e Massoneria, realmente così diverse? Ed UNO, www.uneitori, com.). Per non citare l’influenza del Pitagorismo in tutta l’evoluzione del pensiero dei primi secoli del cristianesimo, fino a PRETI di grande livello culturale e PADRI del Rinascimento. [Bibliografia minimale...Ermete Trismegisto, la Pupilla del Mondo, Marsilio; M. Detienne, (Maestri di Verità nella Grecia Arcaica, Laterza, Budda: I quattro pilastri della saggezza, Newton; Marcel Simon: I primi cristiani, Garzanti, C. Mondesert: Guida alla lettura dei Padri della Chiesa, Jaka Book; Anonimo: Lo Joga cristiano, La preghiera esicasta, Lib. Ed. Fiorentina; U.Grancelli: Il simbolismo ermetico nella vita di Cristo, Fratelli Melita; sant'Ambrogio: [Padre della Chiesa, n. 339 e m. 397], Il modo di vivere dei Brahmani, Ed La Vita Felice, Milano). Tanto per dire che la costruzione del cristianesimo non sia avvenuta sotto questi influssi ma sia stata una CREAZIONE originale di chissacchì.
Per il principio di NON contraddizione, che prevede che NULLA avviene per CASO, specie nel campo delle idee, ho preso in considerazione le opere di Clemente alessandrino, [ 150-2015] e Filone d’Alessandria [I secolo a.c,-1 sec.d.c.] il primo assertore del metodo allegorico, nonché insertore dell’ebraismo NEL cristianesimo, attraverso l’interpretazione allegorica della Bibbia. Nota: ma se l’interpretazione di un testo dichiarato sacro avviene attraverso sistemi logico interpretativi di altra matrice, si tratta in sostanza di inglobare o di far inglobare, e DIGERIRE, idee, ideologie, visioni del mondo altrui. Fu lui che introdusse anche la mediazione fra NEOPLATONISMO e cristianesimo interpretando i rapporti fra DIO e le IDEE, considerando queste ultime come PENSIERI DI DIO E QUINDI RIBALTANDO L’ORDINE PER CUI PLATONE SUBORDINAVA IL DEMIURGO ALLE FORME TRASCENDENTI. Filone, nell’ambito della propria cultura alessandrina, e cioè NEOPLATONICA, salvava la trascendente superiorità di Dio ed il concetto di creazione. Filone, vero creatore del Cristianesimo, fu elemento fondamentale e, direi, impositivo, per gli altri Padri della Chiesa ( Ambrogio avrebbe attinto, invece come abbiamo detto, dalla spiritualità indu) nelle loro interpretazioni della filosofia classica greca.
Questo per quanto attiene alle VERE, cioè storiche e sociologiche origini del cristianesimo.
Per quanto riguarda Seneca, che nacque nel 4 a.c. e soggiornò a lungo nella Scuola Alessandrina, insegnandovi, si tratta di leggerne le opere. Seneca fa, e nel segno dell’Alessandrinismo, un’opera di SINTESI delle correnti filosofiche a lui contemporanee, attingendo dall’Epicureismo, allo Stoicismo, al platonismo, al Pitagorismo, ai culti misterici, a quanto, per il tramite dell’Egitto, giunge dall’India e dalla Mesopotamia. NON è un caso che la sua vita si sia sviluppata nell’istesso periodo e più o meno negli stessi luoghi in cui si dice sia vissuto il Cristo.
Per quanto attiene alla comprensione del NESSO fra l’evoluzione del pensiero del cristianesimo ( filosofico e morale) ed il pensiero di Seneca, è bastevole la lettura delle opere di Seneca.
E’ oggi, allo stato attuale delle conoscenze, pensare che un nuovo movimento religioso NON nasca all’interno di UNA CORNICE culturale che è quella preminente di una specifica epoca, tanto più che la diffusione della cultura che fu detta, forse impropriamente, ellenistica, fu proprio quella che pervase quei gruppi di persone che furono poi dette, non si sa a tutt’oggi con quale approssimazione: I PRIMI CRISTIANI…
Giorgio Vitali