Il finto golpe turco… e la finta fuga di Erdogan
…ho scelto il video sotto segnalato (visibile a tutti) per far capire più facilmente perché (entusiasmi di fondo a parte) fosse probabile che il Golpe potesse fallire.
Guardate la gente, con bandiere ed a mani nude, come blocca un carro armato ad Ankara..dimostra che Erdogan gode di un massiccio appoggio popolare di persone disposte ad affrontare in piazza i militari. Questi, evidentemente, non avevano ordini o capacità e consapevolezza di poter sparare sul popolo… senza contare che Erdogan ha dalla sua polizia, servizi segreti, aviazione, marina ed alcuni alti gradi delle forze armate.
Che Usa e Nato abbiano “ispirato” il tentativo golpista solo gli ingenui e disinformati commentatori sui social possono metterlo in dubbio…avendo capito alle due di notte che sarebbe fallito, BombObama e soci Nato hanno ufficializzato il loro “appoggio al governo democraticamente eletto”.
Ma (mi rivolgo a coloro che commentano senza sapere di cosa scrivono o leggono) il trattato Nato prevede l’intervento immediato sul terreno delle truppe alleate a fianco del governo minacciato….
E la Turchia trabocca di truppe Usa e Nato, compresi 150 militari italiani.
Quanto ai miei amici siriani che avevano accolto con sacrosanto entusiasmo la notizia della caduta di Erdogan, capisco la delusione… ma credo sarebbero stati più pericolosi per Assad dei colonnelli agli ordini diretti della Cia piuttosto che un “Sultano” fortemente indebolito da questo tentativo di deporlo (almeno in politica estera).
Ne riparleremo con calma…
Vincenzo Mannello
Video menzionato: https://m.youtube.com/watch?v=AOlPLOndyqU
………………………………..
Commento integrazione di Fulvio:
Nessuno mi toglie dalla testa che Erdogan sia stato salvato da teste di cuoio USraeliane. Magari con certi militari laici al potere, eliminati dalla scena i fidati Fratelli Musulmani, andava a finire come con Al Sisi in Egitto.
Come nessuno dovrebbe togliere dalla testa a nessuno che ogni terrorismo, dall’11/9 a Nizza, è orchestrato, gestito, guadagnato, dall’imperialismo Usa, Israele, UE, che si serva di finti islamisti e di malviventi psicolabili ricattati, alla faccia degli accrediti forniti al jiadismo di Al Baghdadi, più o meno gratuitamente, da giornali di “opposizione” come Manifesto e Fatto Quotidiano. E qui sciacquino la loro penna nell’acido solforico gli sprovveduti – ? – che hanno sostenuto il più recente e patetico depistaggio USA con il quale si torna ad accreditare a 19 buontemponi sauditi, bevitori, biscazzieri, puttanieri, inetti alla guida anche di un deltaplano, ricomparsi in buon numero in vita, l’autoimmolazione per la fede con l’acrobatico pilotaggio contro tre torri gemelle, venute giù grazie a una colossale perizia tecnologica, logistica e finanziaria, manifestamente USraeliana (Michele Giorgio, Giulietto Chiesa). Penso che di tale cantonata megagalattica, innocente o meno, valga la pena parlarne sul blog.
L’affetto da cretinite sanguinaria Hollande l’ha esplicitato ancora una volta: subito rinnovo dello stato d’emergenza interno e aumentato impegno militare in Siria, Iraq, Libia, Sahel. E chi osa più lottare contro la Loi Travail….
Naturalmente a questo fine tutto diventa Isis, perfino un’operazione come quella di Dacca, dove militanti, guarda un po’ istruiti e non decerebrati jihadisti, hanno voluto infliggere una punizione ai criminali del tessile che schiavizzano e uccidono, in un massacro strisciante, gli operai dei nostri grandi marchi.
(Fulvio)
…………………
Commento integrazione di Lucio Garofalo:
“Per smentire ogni analisi/ipotesi puntualmente e clamorosamente smentita dai fatti, propongo il comunicato ufficiale del Partito Comunista di Turchia sul tentativo di colpo di stato appena sventato (o fallito): “Piani supportati da forze straniere, che non traggono potere dalla classe operaia non possono sconfiggere l’AKP e risolvere i problemi della Turchia. Gli eventi di oggi ci hanno ricordato queste realtà ancora una volta: o il popolo turco si organizzerà per sbarazzarsi di AKP o le politiche reazionarie dell’AKP si intensificheranno, la repressione aumenterà. L’unico potere che può rovesciare AKP è il potere del popolo, non c’è alternativa ad esso. AKP è responsabile di tutto ciò che ha avuto luogo questa sera”. Mi affido alla versione degli avvenimenti fornita dal TKP, abbastanza attendibile e veritiera, poiché ridicolizza le varie interpretazioni che circolano in queste ore tra le cancellerie politiche e diplomatiche occidentali. L’esito prodotto dal tentativo di golpe fallito si è già tradotto in un ulteriore rafforzamento delle posizioni di Erdogan, ossia un ricompattamento del quadro di potere attorno al regime criminale che fa capo all’AKP, che ora potrà intraprendere una campagna di repressione poliziesca (sia interna che esterna) più feroce di prima. Per la gioia dei macellai e dei guerrafondai della Nato, nonché dei tagliagole dell’Isis, armati, finanziati e foraggiati dal regime politico di Erdogan…”
………………..
Commento integrazione di Funny King: “Molto, molto peggio di quello che sembrava ieri. Oggi Erdogan ha staccato l’energia elettrica alla base Nato di Incirlik riducendone quasi a zero l’operatività. Un atto inaudito fatto da un paese che ha pur sempre il l’ottavo esercito del mondo per investimenti e probabilmente il quarto o il terzo per forze combattenti sul campo.
Per un attimo ieri notte sembrava che gli Stati Uniti fossero sul punto di riconoscere il nuovo governo militare provvisorio, poi hanno dovuto rendere solidarietà insieme con gli europei al “legittimo governo democraticamente eletto” (come quello di Assad BTW).
Un riconoscimento tardivo e peloso che non è sfuggito a Erdogan, da cui la furiosa reazione di oggi.
Stando così le cose credo che il colpo di stato e la destabilizzazione in Turchia sia appena cominciata e che Erdogan rischia di essere solo un morto che cammina. Oltre a questo il leader Turco ha già preso poteri straordinari e ha fatto fuori la magistratura (che sta idagando la sua famiglia) oltre ovviamente ad avere cominciato una sanguinosa purga tra i militari. L’islamizzazione della Turchia ora non avrà più freni e la prossima vittima sarà l’odiata democrazia.
Detto questo però devo avvertirvi, se Erdogan dovesse essere assassinato la Turchia potrebbe esplodere e diventare solo un altra terra per bande islamiche. A quel punto, da li, via terra comincerà la guerra fra la nostra civiltà e la loro. Verranno a Roma per ammazzarci tutti.
Siate Consapevoli, Siate Preparati e ancora una volta il seme del male lo abbiamo piantato noi. (Fonte: http://www.rischiocalcolato.it/2016/07/turchia-peggio-quello-sembra-caso-guerra-civile-verranno-ad-ammazzarci.html)”