L’acqua è dotata di intelligenza e memoria, secondo Masaru Emoto

Lunario Paolo D'Arpini 2 luglio 2016

«L’acqua risponde a parole positive formando bellissimi cristalli.
Come se volessero esprimere le loro gioiose emozioni, i cristalli si
aprono come fiori. Al contrario, quando l’acqua viene esposta a
parole negative, non si forma nessun cristallo.»
Masaru Emoto (scienziato)

Gli esperimenti di Masaru Emoto (deceduto un paio di anni fa) sono noti da oltre vent’anni a tutti i ricercatori di frontiera ma sono ovviamente ancora negati dalla scienza ufficiale (comprometterebbe tra gli altri il business dell’industria farmaceutica), nonostante innumerevoli conferme da parte di altri scienziati e ricercatori indipendenti oltre alle esperienze empiriche di chiunque voglia cimentarsi, come risulta evidente nel video. Personalmente ritengo molto significativo nel video il fatto che il sentimento più deleterio nei suoi effetti visibili risulti essere l’indifferenza … (Claudio M.D.)

Il ricercatore giapponese Masaru Emoto studiò questo campo per lungo tempo, analizzando le reazioni dell’acqua a vibrazioni o toni della voce differenti. Si concentrò in particolare sullo studio della diversità dei cristalli: osservandoli al microscopio, scoprì con sorpresa che l’acqua cambia forma in base a numerosi fattori. Parlando all’acqua notò che se le parole erano pronunciate con amore e gentilezza i cristalli assumevano forme pure e simmetriche, mentre di fronte a quelle pronunciate con odio o disprezzo diventavano distorti e privi di armonia. L’esperimento, più volte ripetuto, è valido solo quando si osserva acqua pura di una sorgente naturale, invece quella del rubinetto o raccolta da un bacino artificiale presenta già in partenza una forma più caotica.
Masaru Emoto organizzò poi un vero e proprio team di ricercatori per registrare le reazioni dell’acqua esposta alla musica, ottenendo risultati davvero sorprendenti. Per poter avere la «fotografia» dell’acqua, questa veniva immediatamente congelata dopo «l’ascolto» in modo da studiare la forma dei cristalli con l’ausilio di un microscopio. I cristalli analizzati apparivano sempre diversi, a seconda dei compositori (tra cui Bach, Beethoven e Mozart), ma perfettamente simmetrici e regolari.
Sempre il professor Emoto ha svolto un esperimento illuminante.
Ha immerso alcuni chicchi di riso in acqua pura di sorgente dentro tre bicchieri. Ogni giorno per un mese ha ripetuto al primo bicchiere «grazie», al secondo «sei stupido» e ha ignorato completamente il terzo. Al termine dei trenta giorni stabiliti, la differenza era evidente: nel primo bicchiere il riso era fermentato, nel secondo era annerito e il terzo, quello ignorato, si era riempito di muffa.

Fonte: Luoghi Misteriosi

Video in sintonia: https://www.youtube.com/watch?v=i9x_ChDDilc&feature=em-uploademail

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