Calcata, 25 giugno 2016 – Essere nel qui ed ora…
La prima tappa del viaggio con Paolo, Caterina e Nelly, con destinazione finale Ronciglione per l’incontro annuale del Collettivo Ecologista (del 25 e 26 giugno 2016) prevedeva la visita del Borgo di Calcata.
Da tempo il nome di questo paese riecheggiava nella mia mente: ed ecco che quel desiderio si materializza (da mater, ergo viene alla luce) nel migliore dei modi:
Paolo, la guida in tutti i sensi, la sua dolce compagna Caterina e Nelly, una cara persona che dovevo incontrare da tempo.
Siamo arrivati verso le 11.30: rapida sosta per fotografare da Calcata Nuova il Monte Soratte, sacro, misterioso e autorevole rispetto a tutta la vegetazione che lo circonda. Parcheggiamo poi l’auto in prossimità di un sentiero che ci porterà al Borgo: la temperatura è africana.
Percorsi ca. 300 m, Caterina prende per mano me e Nelly, ci fa chiudere gli occhi e ci accompagna per qualche metro verso un muretto. Ci fa aprire gli occhi e lo spettacolo che si manifesta è da mozzafiato.
Il Borgo medievale si avvita su di uno sperone: la sensazione è quella di una isola che emerge in quell’istante. Cominciamo ad avvicinarci alle prime case più esterne: il tempo sembra che si sia fermato. Tante grotte naturali e scavate dall’uomo sparse ovunque sono oggi utilizzate per disparati fini: garage, ricoveri per attrezzi, finanche a stanze, laboratori e sedi di associazioni cultutali. Paolo ci mostra una ristrutturazione di famiglia di una di esse ancora in corso e a seguire la vecchia sede del Circolo Vegetariano; alla vista, il suo viso si illumina, quanti ricordi riaffiorano…
Superiamo la porta d’ingresso del borgo antico (chiamata Bocchetta): sembra di essere in un set cinematografico invece è tutto vero; non ci sono auto, tutto è ovattato e tutti i sensi sono attivati: profumi, colori, scorci, sapori, opere artistiche.
Paolo ci conduce attraverso le viuzze e ad ogni passo vorresti fermarti per fare esperienza con un microcosmo artistico e ambientale indicibili. Passiamo a salutare Athon, una ricercatrice spirituale, artista eclettica, sguardo magnetico, custode di numerosi corvi: percepisci un vissuto e presente denso in cui vorresti immergerti per esserne permeata.
Il cammino prosegue verso la Sala da The di Gemma dove siamo attesi per uno spuntino: sembra di entrare in una favola, ti ritrovi bambina allorché giocavi a preparare dolci e the e li offrivi a chi ti stava intorno.
Tutto si è magicamente riconnesso in questo angolo di paradiso, che è Calcata, ti senti vibrare dentro, ti senti parte del tutto.
Marinella Gianaroli
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Album fotografico di Caterina Regazzi:
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