Ronciglione – L’alba dell’incontro collettivo ecologista del 25 e 26 giugno 2016
Nel ringraziare tutti i partecipanti al raduno del collettivo ecologista, dove per il secondo anno sono presente, cercherò di buttare giù qualche riga, per descrivere ciò che ha lasciato in me quest’esperienza.
Viene con sé che lo stare insieme alimenti i propositi buoni (….) che aleggiano nell’animo umano, ma che spesso non prendono forma poiché mancano stimoli, confronti, suggerimenti e…. amore reciproco… Anche il semplice fatto che qualcuno ti ascolti suscita vitalità e motivazione….. certamente è sufficiente vivere in sintonia con l’ambiente per essere abbastanza motivati.
Ambiente è lo svolgersi della vita nel luogo in cui si vive, il tempo di fermarsi ad osservare il ruolo che si ha, il posto dove ci si trova cosa fare o non fare ecc.
Da quando frequento questo gruppo, è avvenuta una cosa importante, poco alla volta la consapevolezza sta aumentando, forse dovuta al fatto che con le persone del gruppo è più facile avere scambi di vita, perché ascoltando mi sono sempre più sentito parte dell’ambiente in cui vivo, adesso partecipo con più attenzione ad un flusso vitale più ampio… Questo è il mio interesse non certamente quello di avere un vasto auditorium.
E’ però vero che quando abbraccio un ideale ho la tendenza a coinvolgere quante più persone riesco.
La cosa che mi è stata trasmessa e alla quale tengo maggiormente, riguarda la possibilità di poter continuare a vivere su questo nostro pianeta, perché sono, insieme agli altri, il pianeta; non si può negare che tale possibilità sia oggi in pericolo per molti motivi: commercio senza regole e senza controlli, aumento dell’uccisione sia di uomini che di animali, violenza che si diffonde sempre più, inquinamento che ha ormai raggiunto livelli intollerabili, aumento delle malattie, dello sfruttamento di risorse umane senza un armonioso impiego, guerre sempre più mirate ad eliminare popoli fastidiosi e ad incrementare la vendita di armi…. e per concludere la lista, l’invasione degli stati da parte delle banche…
Ecco ciò che mi spinge a rivolgermi alla gente: ci stanno letteralmente togliendo la Terra da sotto i piedi ( il pianeta Terra ), vendono gli stati con le persone dentro, stanno decidendo loro ciò che comprare e chi vende, adesso sembra che siano in grado di far piovere o meno a loro piacimento…. e che posso fare se non il tentativo (senza aspettarmi niente) di offrire alla gente ciò che è stato offerto a me?
Sto cercando di attivarmi, ma anche per questo ho dovuto farmi aiutare per realizzare alcune piccole cose utili allo scopo e penso già alla prossima persona dalla quale farmi aiutare. L’essere aiutato mi fa sentire ascoltato, come dire: volevo fare quella cosa ed è arrivato l’aiuto… non è bellissimo? Anche questo mi incoraggia mi fa sorridere: sorge l’idea mi metto in cammino e incontro le persone che mi aiutano Tutto spontaneamente.
Vi ringrazio ancora per l’aiuto (ma come ho detto al raduno, ero sicuro che succedeva), Paolo, Caterina, Francesco, Nelly, Ettore, Anatolia, Marinella, Stefano, Sonia e tutti gli altri di cui non mi sovviene il nome. Arrivederci a presto.
Giuseppe Finamore