Volta & Gabbana – Segnalateci tutti i casi di trasformismo, per carità…

E’ sotto gli occhi di tutti: circondati da rottami della politica cestinata dagli italiani col suffragio elettorale ai cinque stelle, spalleggiati dagli immancabili giornalisti reporter di se stessi, sempre più comici nella loro arrogante prosopopea di culi incollati alle posizioni di rendita discendenti dalla appartenenza alla casta, improvvisamente consci del pericolo a cui espongono da sempre la loro immagine per l’immondo trattamento riservato per anni a giovani emergenti, colpevoli solo di invocare giustizia e onestà nell’interesse della società civile, i conduttori televisivi del sedicente servizio pubblico televisivo italiano, insieme a pezzi forti dell’informazione di carta nel nostro Paese, sembrano d’improvviso convertirsi.

A dare il “la” Bruno Vespa che, in contrapposizione col silenzio assordante della Boldrini sulla affermazione di due donne nelle metropoli di Roma e Torino, ha celebrato l’affermazione della femminilità in politica, ostentando il castigatissimo look di Mara Carfagna, irriconoscibile parente lontana della star di cui trionfavano le grazie nei calendari per camionisti.

A seguirlo Bianca Berlinguer che si è spinta oltre ospitando e strapazzando, per festeggiare il cambiamento, Paolo Romani, l’immarcescibile fondatore di una delle prime porno tivvù italiane, assurto alla politica per affinità elettive col rifondatore della televisione italiana, nonché inventore del Popolo della Libertà primogenito di Forza Italia, onoratissima creatura di Totò Dell’Utri, assente per villeggiatura forzata in compagnia di Marcello Riina.

Ma su tutti La Repubblica, indiscussa ammiraglia dell’informazione di carta del nostro Paese! C’è poco da fare! E’ tempo di griffe. Va di moda volta & gabbana …non siamo solo noi a dirlo…..lo fa qualcuno più autorevole di noi, di cui raccogliamo e con piacere diffondiamo l’appello:

“Vi preghiamo di segnalare a info@criticaliberale.it tutti di casi di trasformismo,
di nuova piaggeria e cialtronaggine di cui saremo invasi nei prossimi mesi.”
http://www.criticaliberale.it/news/235604


www.adriacola.altervista.org

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