Mondo a remengo, manvatara e yuga, no Nato reloaded 2, dieta bioregionale, sfilata sionista, spiritualità laica e vita nel mondo

Il Giornaletto di Saul del 16 giugno 2016 – Mondo a remengo, manvatara e yuga, no Nato reloaded 2, dieta bioregionale, sfilata sionista, spiritualità laica e vita nel mondo

Care, cari, il mondo va a remengo. Gli avvenimenti sempre più frequenti e più tragici con cui ci confrontiamo oggigiorno vengono di volta in volta ascritti agli islamici, agli omofobi, ai cristiani fondamentalisti, ai sionisti, agli imperialisti e compagnia bella.Tutto sbagliato. Tutti costoro che si macchiano di tanto orribili delitti sono solo ottuse pedine su di una tenebrosa scacchiera retta da mani che non si vedono, gestita da menti molto lontane dal livello umano, la cui identità è smascherata da questo passo tratto da una delle scritture sacre dei popoli… (Simon Smeraldo) – Continua:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2016/06/15/il-mondo-va-a-remengo-ed-e-tutta-colpa-degli-islamici-o-forse-degli-arconti-oppure-dei-rettiliani/

Vaticano. La loggia dell’anticristo papa – Scrive Movimento Don Juan.: “COSA ACCADE QUANDO LA CHIESA UNA SANTA CATTOLICA E APOSTOLICA ROMANA HA IN SENO, SUL TRONO DI PIETRO, IL VICARIO DELL’ANTICRISTO CHE È BERGOGLIO… E HA IL PREFETTO DELLA CONGREGAZIONE DELLA DOTTRINA DELLA FEDE, MONS.+ MULLER CHE È ERETICO… CHE AFFERMA CHE IL PRIMO CONSIGLIERE DI BERGOGLIO È ERETICO? Sembra uno scioglilingua comico ed invece è l’amara realtà…”

Manvatara e Yuga. Computo del tempo in lungo – Scrive Centro Studi Paradesha: “Un Manvantara costituisce il ciclo cosmico e storico completo di un’Umanità – giacché, nell’infinità della Possibilità Universale, sono contemplati innumerevoli Generi umani, ciascuno dei quali possiede, evidentemente, una propria essenza unica ed irripetibile -, e si divide in quattro età successive (Yugas), le cui rispettive durate si riducono progressivamente e proporzionalmente in base alla formula 10 = 4 + 3 + 2 + 1…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2012/12/manvatara-e-yuga-computo-delle-ere-e.html

Roma. Troppo papa in TV – Scrive Critica Liberale: “Giovedì 23 giugno ore 17-19, PRESSO LA FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA ITALIANA, SALA WALTER TOBAGI, CORSO VITTORIO EMANUELE II n. 349 ROMA. L’INFORMAZIONE TELEVISIVA AL SERVIZIO DEL VATICANO. Discussione sul V RAPPORTO SULLE CONFESSIONI RELIGIOSE E TV. E VI RAPPORTO SUI TELEGIORNALI E SULLA PRESENZA TELEVISIVA DI PAPA FRANCESCO. Info. enzomarzo@gmail.com”

Spiritualità laica e vita nel mondo – .. ritengo che per noi spiritualisti laici la vita “nel mondo” sia più congeniale, anche perché la nostra ricerca non esula mai dal sé.. ed il sé è presente ovunque ed in ogni tempo. L’io individuale (ego) sorge dal riflesso della coscienza nello specchio della mente. Una sovrimposizione identificativa con l’oggetto osservato. L’oggetto è il corpo-mente che reagisce in relazione (al contatto) con gli altri oggetti esterni. Il momento che, nell’autoconoscenza, l’identità fittizia con l’agente scompare quel che resta è la pura consapevolezza del Sé. Non è perciò necessario, al fine della realizzazione, che le immagini -il mondo e l’osservatore- scompaiano, è sufficiente che la falsa identità con l’oggetto/soggetto riflesso (ego) scompaia. Ciò significa che il mondo può tranquillamente continuare a manifestarsi… – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2016/06/spiritualita-laica-e-vita-nel-mondo.html

Ronciglione. Collettivo ecologista – Scrive Anatolia: “Buongiorno Paolo. Mio marito Francesco ed io avremmo piacere di partecipare all’incontro Bioregionale 2016, per conoscere meglio la realtà del Bioregionalismo. Noi al momento ci siamo mossi per conoscere alcune realtà ecovillagiste all’interno della organizzazione RIVE. Stiamo approfondendo tematiche legate all’ambiente, cercando di riportare le esperienze all’interno della nostra vita cittadina. Penso che confermiamo anche l’alloggio presso la residenza, in modo da stare comodi e goderci due giorni in pace…”

Mia rispostina: “Cari Anatolia e Francesco, grazie per averci scritto e per aver deciso di partecipare all’incontro collettivo ecologista del 25 e 26 giugno 2016 che si tiene a Ronciglione. Immagino che già abbiate letto il programma: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2016/05/incontro-collettivo-ecologista-25-e-26.html -. Per quanto riguarda il pernottamento  nella struttura che abbiamo prenotato ci sono solo posti in una camera comune, a prezzi stracciati (od offerta volontaria) eventualmente portatevi due brandine perché i letti non sono molti, altrimenti potete venire con una vostra tenda. Altra opzione più comoda è quella di prenotare una stanza separata a Villa Lina telefonando direttamente a Paola 3888274775 – 0761625303″

Luce dell’ombra – Scrive Alejandro Jodorowsky: “Nel rifugio dell’insicurezza, accetta l’inevitabile. Tutto, presto o tardi, si dissolve. Perfino le montagne di granito sono nuvole. Non ti rifugiare in piazze d’armi né in idee. In fondo alla fugacità si cela l’imperituro..” – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2016/06/vacuita-e-luce-dellombra.html

ONU. Israele campione dei diritti – Scrive L.L.: “Israele è stato eletto per acclamazione presidente della sesta Commissione dell’Assemblea generale dell’ONU, incaricata di preparare testi sul Diritto internazionale. La notizia non mi stupisce dal momento che Israele controlla la finanza internazionale. E l’ONU non ha mai rappresentato le nazioni dei popoli ma le nazioni delle lobby finanziarie e delle banche…”

Commento di Giancarlo Costa: “Per par condicio avevano noninato un saudita per i diritti civili…”

Sovrappopolazione e dieta bioregionale – Scrive Laura Bonaventura: “La popolazione mondiale pare sia in costante aumento, tanto che nei prossimi anni saremo costretti a diventare tutti vegetariani. Una notizia che è oro colato per gli animalisti (sia veri che d’accatto), mentre gli onnivori sono già alla gogna. Perché ovviamente è solo colpa loro se i cinesi e gli indiani, fra qualche anno, vorranno mettersi nel piatto una bistecca e farlo sempre più spesso, chiedendo al nostro pianeta più di quello che può dare…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2016/06/sovrappopolazione-e-dieta-alimentare.html

No Nato reloaded – Scrive Fulvio: “Ho avuto strani compagni di strada anch’io negli anni ‘60. Non erano dei peggiori, ma pian piano mi sono abituato a riconoscere le spie, gli spuri, quelli che ti circuiscono e blandiscono e ti tirano via dal percorso e, quando non ci riescono, ti sparano addolorate rampogne e provano a metterti contro gli altri indicandoti come nemico del volemose bene. Non i naives,  neanche i tromboni, i narcisi, gli ossessi di leadership, ma quelli lucidi,  che ti baciano e in tasca hanno il tirapugni del “settarismo” e sul vessillo i taralucci col vino. Si muovono tutti alla stessa maniera, il che indica una matrice, sono riconoscibili, tante volte basta un niente per capire. E’ che tante brave persone pensano di poterli trattare con unguenti, o addirittura ammansendoli. Quando si tratta, appunto, di radere a zero. Basta una micropolvere per mandare in malora l’organismo.”

Mia rispostina: “Caro Fulvio, ti capisco. Però se l’organismo si guasta si vede che era già predisposto a guastarsi al minimo granello di polvere. C’era un difetto di fabbrica e la polvere l’ha evidenziato. Non tutti i semi germogliano ma il seminatore non smette di seminare!”

No Nato reloaded 2 – Scrive Piero: “Caro Paolo. Lo so che nonviolenza non vuol dire accettazione del male. Al punto che Arundhati Roy ha definito “gandhiani” i guerriglieri maoisti in India, facendo infuriare tutto l’establishment e i benpensanti. E ammiro la nonviolenza attiva e sincera. E’ un discorso lungo e complesso (come lungo e complesso sarebbe un discorso su Gandhi) che coinvolge l’ambiente in cui si pratica, la sua possibilità di risonanza e testimonanianza ma anche, da un altro lato, i convincimenti e la forza personale, che sono cose distinte dalle prime (una persona può agire in modo nonviolento anche se nessuno lo verrà a sapere; ovvero, la testimonianza nonviolenta può anche essere totalmente personale, non pubblica). Purtroppo la nonviolenza, che grande importanza ebbe ad esempio nel minare il consenso statunitense alla guerra in Vietnam, ha subito i processi di corruzione comuni a tutto ciò che era di “sinistra”. Quando vediamo una Joan Baez che firma un appello di Amnesty International che richiede che i marines americani non se ne vadano dall’Afghanistan (per il bene delle donne afghane – sic!), beh, questo è un notevolo caso di studio. Ancora più rozza è l’ipocrisia nonviolenta dei Radicali, il cui simbolo era il volto di Gandhi, che non si sono lasciati sfuggire un singolo appoggio a tutte le nefandezze violente statunitensi e israeliane. Marinella, con le sue eclatanti azioni di protesta, si poneva il problema di come strappare la bandiera della nonviolenza dalle mani del nemico. Beh, quello dello strappare le bandiere insozzate dal nemico dalle sue mani (tipico esempio la democrazia, ma anche l’antifascismo) è sempre stato un tema e un problema tra i più complessi nel movimento comunista. E tuttavia un tema importante. Per concludere, io non ho per nulla disistima per le azioni nonviolente, non riesco invece ad accettare i “ma” che seguono i “sì”. E invece abbiamo visto che troppo spesso i “ma” seguono i “sì” per onorare una certa “coerenza nonviolenta”. Ma la nonviolenza vera è una contraddizione attiva, è immersa nella contraddizione, è cosa altra dalla coerenza formale, che è totalmente gestibile e gestita dal nemico…”

Mia ripsostina: “Mi ritrovo, caro Piero, assolutamente nel tuo discorso. Mi sembra di rileggere quanto io stesso scrivevo a proposito dei “precursori”, come io definisco noi stessi. Anche se alcuni nostri detrattori dicono che siamo sessantottini non pentiti, oppure che siamo inveterati illusi, poiché il nostro voler cambiare il mondo si risolve in un nulla… Sarà così… ma almeno stiamo cercando di farlo cominciando dal cambiare noi stessi, decidendo per noi stessi quei comportamenti necessari a creare una nuova civiltà umana. Ed allora ci definiamo  Precursori e “ribelli” e non “rivoluzionari” poiché, come disse Osho, il rivoluzionario appartiene ad una sfera terrena mentre il ribelle e la sua ribellione sono sacri. Il rivoluzionario sente il bisogno di rivolgersi alla folla, muovendosi in ambiti politici e di governo, insomma ha bisogno di “potere”. Ed il potere sempre corrompe (lo sappiamo bene) ed i rivoluzionari che lo hanno assunto ne sono stati corrotti. Il potere ha cambiato la loro mente, mentre la società è rimasta la stessa, solo i nomi sono cambiati. Per questo il mondo ha bisogno di precursori ribelli e questo è un momento in cui se non vi saranno parecchi spiriti ribelli i nostri giorni sulla terra, come specie umana, sono contati. Stiamo scavando la nostra tomba e siamo molto vicino al punto di non ritorno. Dobbiamo cambiare il nostro modo di vedere e di agire, creare più energia meditativa, sviluppare più amore ed armonia. Per farlo dobbiamo distruggere il vecchio, la sua bruttura, le sue putride ideologie, le sue stupide emarginazioni, le superstizioni idiote e creare un nuovo essere umano dagli occhi limpidi. Una discontinuità con il passato, ecco il significato della ribellione, continuando a percorrere coraggiosamente nuovi sentieri con spirito di sacrificio e discriminazione. Insomma andiamo avanti a fare i rompighiaccio, senza occupare alcun luogo, senza perseguire alcun potere, semplicemente sperimentando la nostra crescita in tutti i particolari del vivibile… Ora il tempo è maturo, negli anni a venire o l’uomo scomparirà o sulla terra farà la sua comparsa un nuovo essere umano con una visione diversa ed anche quell’essere umano sarà un precursore…”

Roma. Un parco attrezzato per la conunità – Scrive Adriano Colafrancesco: “Caro Paolo, devi sapere che da qualche mese sono presidente di un comitato di quartiere – nato ovviamente con nobilissimi intenti di recupero e valorizzazione del territorio (verde, artigianato, attività ricreative, culturali ecc.) – che si è recentemente aggiudicato l’affidamento in gestione di un’area pubblica, all’interno della quale intendiamo sviluppare ogni forma utile di partecipazione e socializzazione intelligente…” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2016/06/roma-affidamento-e-gestione-del-parco.html

Raqqa. Tagliagole in fuga? – Scrive Ziad Fadil: “Sarebbe confermata la notizia dell’eliminazione di al-Baghdadi ad opera della Syrian Arab Air Force. Se s’includono le famiglie dei ratti che infestavano al-Raqqa, oltre 5000 persone hanno appena lasciato la città per al-Musil, nel nord dell’Iraq. Il capo del Tesoro dello SIIL, di nome di Hatim al-Utaybi, è appena volato verso lidi sconosciuti con il 100% dei fondi, dell’oro e delle paghe accumulate dalla banda terrorista. I nostri rapporti insistono che abbia lasciato la Siria per l’Arabia Saudita. La notizia della morte del califfo al-Baghdadi ha lasciato molti terroristi col mal di pancia, e molti infatti iniziano a prendere il largo ordinando ai gradi inferiori di “resistere” per il bene del Paradiso che li attende. Ma tale idea non è convincente come lo era 2 anni fa. Convogli interi di camion carichi di mobili, reperti, materassi e valigie rubati sono stati visti partire verso ovest dalla città. Alcune carovane sono state bersagliate dalla forza aerea, subendo tali danni da ricordare le scene di Saigon nell’aprile 1975…”

Il Manifesto non si mette contro i sionisti, anzi… – Scrive Ugo Giannangeli: “Buon pomeriggio a tutti/e. Sono passati ormai quasi due mesi dal 25 Aprile. Riassumo la vicenda. In vista del 25 Aprile ho scritto un volantino (destinato ad essere diffuso in piazza a Milano a firma Fronte Palestina) che spiega le ragioni storiche e politiche che motivano la contestazione della presenza della brigata ebraica nel corteo di Milano. Per scrupolo ho inviato per una supervisione il testo ad amici storici, docenti, esperti ed è stato trovato ineccepibile. L’ho inviato con largo anticipo a Tommaso Di Francesco con la richiesta di pubblicazione sul Manifesto prima del 25 Aprile…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2016/06/15/omessa-pubblicazione-da-il-manifesto-del-documentovolantino-sulla-vera-storia-della-brigata-ebraica-e-della-sua-partecipazione-alla-sfilata-del-25-aprile/

Commento/integrazione di Piotr: “La Brigata Ebraica fu un’iniziativa sionista, quindi, come giustamente fa il volantino in oggetto, da tenere nettamente distinta dai molti ebrei che parteciparono in tutta Europa alla Resistenza. Secondo lo storico israeliano Tom Segev (vedi “Il settimo milione”, Mondadori 2001), la Brigata Ebraica fu allestita in fretta e furia per un preciso motivo: la guerra stava finendo e i dirigenti sionisti in Palestina avevano paura delle reazioni nei loro propri confronti dei sopravvissuti ai lager. Perché questo timore? Perché l’atteggiamento dei sionisti durante le persecuzioni antiebraiche del Terzo Reich fu essenzialmente di due tipi..” – Continua in calce al link soprastante

Commento di F.G.: “Quello che a molti ancora sfugge è che quel quotidiano abusivamente autodefinito “comunista” è al 90% in mano alla lobby, con particolare dominio su esteri e “cultura”. Stupisce che giornalisti onesti e validi come Colotti e Dinucci diano con la propria firma ancora credibilità a questo foglio cripto-Nato e cripto-Sion…”

E pure oggi è fatta! Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“La verità deve essere provata dalla maggioranza, questo è il metodo che gli esperti adottano per guidare il mondo intero: la verità deve essere dimostrata dalla maggioranza. In realtà, è vero l’esatto opposto: la maggioranza crede sempre nelle menzogne, perchè la maggioranza è costituita dagli sciocchi…” (Osho)

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