Il mondo va a remengo… ed è tutta colpa degli islamici, o forse degli arconti, oppure dei rettiliani
“Camminare senza che ci sia un cammino, rimboccarsi le maniche senza che ci siano braccia, sguainare la spada senza che ci sia una spada, menare le mani senza che ci sia un avversario”
-Tao Te Ching, LXIX
Gli avvenimenti sempre più frequenti e più tragici con cui ci confrontiamo oggigiorno vengono di volta in volta ascritti agli islamici, agli omofobi, ai cristiani fondamentalisti, ai sionisti, agli imperialisti e compagnia bella.Tutto sbagliato. Tutti costoro che si macchiano di tanto orribili delitti sono solo ottuse pedine su di una tenebrosa scacchiera retta da mani che non si vedono, gestita da menti molto lontane dal livello umano, la cui identità è smascherata da questo passo tratto da una delle scritture sacre dei popoli: “Poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze della malvagità che sono nei luoghi celesti”.
Gli gnostici di un tempo parlavano di “Arconti”; nel film Matrix lo stesso comportamento è a carico delle macchine che hanno conquistato il mondo, ma la tattica è sempre quella:”divide et impera”. Far scagliare i popoli gli uni contro gli altri, i bianchi contro i neri, gli ebrei contro gli arabi, la destra contro la sinistra, gli interisti contro i milanisti, e così via. Questi conflitti generano un’enorme quantità di energia emozionale che ,pur scaricandosi a livello fisico in un grado di violenza sempre crescente, a livello “sottile” (cioè ultraterreno) invece va ad alimentare queste dinamiche estremamente deleterie che cavalcano il dualismo insito nella natura umana portandolo però a livelli di esasperazione. Sono forze il cui fine ultimo è cavare ogni goccia di vitalità all’uomo, per caricarsene come con delle batterie, come ben esemplificato in Matrix, una parabola la cui aderenza simbolica alla realtà è stata molto sottovalutata.
Gli esseri umani,ingenui perché generalmente non dotati della vista che va oltre la vista, cadono continuamente in questa trappola, vedendo il diavolo nella parte contrapposta, e credendosi di possedere la verità.Stoltamente,la loro azione non cambia mai nulla nel mondo, che continua,praticamente da sempre, la sua marcia verso l’annichilimento, sostenuto da questi “martiri della fede”, come da tifosi sfegatati a un torneo di calcetto e da politicanti che si lanciano frecce da un comizio all’altro. Tutti animati dalla stessa energia,come marionette appese a dei fili invisibili.I miti che parlano di due personaggi contrapposti insegnano: Caino e Abele, Osiride e Seth, Quetzalcoatl e Tetcatlipocha. Il problema è che per l’uomo moderno mito è sinonimo di “favola”
Non vediamo l’enorme massa sommersa dell’iceberg: scorgendone solo la punta,la sua fondamentale realtà ci è ignota, e scambiamo fischi per fiaschi, lucciole per lanterne,prendendoci in giro costantemente chiamando in gioco una “causa” più “legittima”dell’altra. Uno sviato senso di giustizia si prende gioco di noi, ci possiede, ci deraglia.
L’Unità fondamentale del cosmo però in tutto questo rimane invariata per chi ha “occhi per vedere e orecchie per udire” ed elevarsi al di sopra della melma degli ideali, dei partiti, delle cause perse e vinte.
Simon Smeraldo
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Commento di Marco Bracci: “La ragione per cui sta avvenendo quello di cui parla Simon ritengo sia questa: l’uomo si sente colpevole perché sa interiormente di aver commesso un grave errore allontanandosi dai Cieli, cioè ritenendo di poter gestire lui stesso la sua vita seguendo le sue proprie leggi. Quindi è vittima facile di chi, sfruttando questo suo senso di colpa inconscio, gli pone subdolamente sempre davanti la possibilità di poter affidarsi a qualcuno, fattogli opportunamente credere “degno” (il Re, il Generale, il Papa, il Primo Ministro, il sacerdote, il farmacista, il dottore, l’insegnante), in quanto egli stesso, colpevole di aver sbagliato in principio, non è in grado di autoguidarsi.
Di conseguenza, a seguito di questa sensazione inconscia, l’uomo cade facile preda di chi conosce e si approfitta di questo fatto. Un esempio sono i capi di Governo: uno si è comportato in modo da portare il popolo alla rovina o quasi? Al momento opportuno viene cambiato con un altro, di cui si vantano i pregi, ovviamente diversi se non opposti a quelli del precedente, e la stragrande maggioranza delle persone lo vota e spera che questa sia la volta buona che, chi viene messo a governare (da un potere che ci dirige da millenni), sia colui che farà il bene del popolo se non addirittura dell’Umanità. Quando mai!”