Il silenzio del M5S sull’incontro romano “trilaterale”…
Come mai quei trans-politici di Grillo, Di Maio, Di Battista, Fico, nonché l’intero M5S, non sono insorti come un sol uomo contro il fatto che quel mattarella ha ricevuto al Quirinale la trilaterale, compiendo così il gesto più antidemocratico dalla nascita della Repubblica?
E come mail il pur così fibrillante ‘popolo grillino’, di tutto si è doluto, fuorché di questo?
Insomma, anche i grillini sono palesemente collusi con i club, cioè con la trilaterale, il bilderberg ecc.
E sarebbe sciocco negarlo, perché, se solo volessero, basterebbe un presidio permanente di un migliaio di militanti dinanzi alla Procura della Repubblica di Roma per costringere in un paio di settimane la magistratura a fare il suo dovere ed arrestare tutti i trilaterini ed i bilderberghini, confiscare le quote private della Banca d’Italia ecc.
Un’intera Civiltà degli ‘onesti’ (è il titolo di un mio libro del 1998), perché la gente di oggi è così stupida da credere che l’unione faccia la forza anche quando si ha torto, laddove, in epoca moderna, quando si ha torto, più si è, più si è deboli.
Che è poi il motivo per il quale mi si è reso tabù, perché, com’è noto, se avessi un centesimo degli spazi televisivi che si danno, proprio perché sono delle nullità, a questi ‘ombrellini di seta’, basterebbe la sola forza delle mie parole per costringerli a ricoverarsi nei foderi per sempre.
Una ‘movimento’ (di viscere?) di ‘onesti’ che si vantano di rinunziare a metà degli stipendi, laddove questa è la condizione per poter avere i ruoli: ruoli che hanno una redditività che va molto al di là delle retribuzioni, sennò chi ha i soldi non spenderebbe milioni per giungere alle cariche. Tanto più, quanto ai vertici grillini, che, fino a ieri, erano quasi tutti degli stracciafaccende che non avevano mai incassato prima un mese di stipendio per un normale lavoro.
Milioni di persone tutte impegnate in null’altro che nello sforzo di far deragliare, ancora una volta, sul binario morto della rivoluzione per non cambiare, le spinte al vero cambiamento, iniziate, con ‘La storia di Giovanni e Margherita’, nel 1985.
Milioni di persone tutte al corrente del fatto che il ‘movimento’ fa finta di niente in relazione ai club, e che fingono di entusiasmarsi delle inutili grida diversive dei capetti. Sforzi di prostituirsi però inutili, perché, in pochi mesi, diverrà impossibile continuare il folle occultamento (di massa) della catastrofe climatica e, quelli che sopravviveranno, saranno costretti a cambiare d’un tratto.
Alfonso Luigi Marra