Giuseppe Altieri su pesticidi chimici e alternative ecologiche

Andrea Scazzola ha intervistato il Prof. Giuseppe Altieri sui danni dei Pesticidi e le alternative Agroecologiche disponibili e sostenute da miliardi di € disponibili dai fondi europei ad Hoc *

L’agricoltura biologica oggi deve essere conveniente per tutti gli agricoltori per legge per gli immensi benefici che ne derivano.
I Regolamenti Europei prevedono per gli agricoltori biologici il Pagamento del servizio sociale fornito alla collettività, attraverso la compensazione delle:
- mancati ricavi(è riconosciuto il 30-40% di calo medio di rese dei terreni)
- maggiori costi di produzione, per manodopera e mezzi tecnici biologici e meccanici , ecc.
- cui si aggiungono un 20% per le burocrazie del sistema di certificazione biologica (costi di transazione),
- più un 30% per le azioni collettive di più aziende agricole biologiche, esempio quando i Sindaci dichiarano i territori comunali biologici, per i conseguenti immensi benefici sanitari per i cittadini.

Basterebbero circa 7 miliardi all’anno per sostenere la riconversione biologica di tutta l’agricoltura e la zootecnia italiana.

Ne abbiamo a disposizione circa 12, tra fondi PAC e Pani di Sviluppo Rurale, dal 2016 al 2020.

Mentre spendiamo oltre 100 miliardi all’anno di terapie per malattie degenerative collegabili in “Concausa aggravante a sinergia negativa moltiplicativa” ai numerosi residui chimici agricoli presenti negli alimenti e nelle acque potabili…

E almeno altri 10 miliardi all’anno a causa dei danni idrogeologici per alluvioni e dissesti, causati anche dall’uso di disseccanti “Agenti arancio”, concimi e pesticidi chimici che hanno distrutto l’humus dei terreni, i quali pertanto non trattengono più l’acqua a monte.

L’uso dei prodotti chimici di sintesi in agricoltura resta sempre e comunque pericoloso e i rischi derivanti dall’esposizione sussistono in ogni circostanza, per cui sempre e comunque prevale il diritto alla salute (Art 32 Cost.), all’ambiente salubre (Art. 9 Cost.) ed allo sfruttamento razionale dei suoli (Art. 44) e mai è possibile anteporre qualsiasi interesse economico, quando vi sia un danno arrecato all’interesse sociale (Art. 41, 42, 44 Cost.).

E dal momento che i più deboli rappresentano le principali vittime di patologie cronico degenerative, i Pesticidi che si accumulano nell’ambiente e nella catena alimentare violano anche l’Art. 3 della Costituzione, sul principio di uguaglianza e pari dignità.

– Commento alle false affermazioni del Dr. Garattini alla fine della trasmissione

Purtroppo, al termine della trasmissione, senza possibilità di contraddittorio, il Dr. Silvio Garattini ha affermato, con grave danno di immagine e abuso di emittente pubblico a carattere nazionale, con conseguenze negative per i consumatori e per tutto il settore dell’Agricoltura Biologica, che i prodotti biologici …”costano solo di più e non hanno nessun sistema di controllo e certificazione e che il sistema sarebbe per lo più “autoreferenziale, senza alcun beneficio per i consumatori”…

Ma ciò è gravemente falso in quanto dal 1991 l’agricoltura biologica è normata a livello europeo e nazionale e prevede una serie di controlli e certificazioni da parte di Enti di Certificazione accreditati dal Ministero per l’Agricoltura e supervisionati dall’ICQ del Ministero stesso e dalle Regioni.

Tale affermazione crea confusione tra i consumatori i quali, sempre più sensibili al pericolo Pesticidi, richiedono prodotti biologici certificati.

Inoltre, il Dr. Garattini afferma che “rispettando i tempi di carenza, dall’ultimo trattamento con Pesticidi chimici alla raccolta, i residui dei Pesticidi stessi non rappresenterebbero più un problema”, mentre invece i residui di tali sostanze non biodegradabili persistono negli alimenti che mangiamo, come dimostrano le analisi pubblicate dalla Legambiente, che evidenziano circa il 40% dei prodotti agricoli con multi-residui di più sostanze chimiche di sintesi impiegate durante la coltivazione.

Purtroppo, nonostante un referendum tenutosi nel 1992 sui residui di pesticidi, le norme di legge non prevedono il limite massimo ammesso della sommatoria dei diversi residui chimici di sintesi che si possono trovare negli alimenti, ma solo un limite per ogni singolo prodotto chimico.

Ciò espone i cittadini ad assorbire Cocktayls di residui chimici, la cui somma spesso supera di gran lunga quella dei limiti ammessi per ogni singola sostanza chimica pericolosa, i cui danni risultano molto più gravi per la “sinergia negativa di tipo moltiplicativo” scientificamente dimostrata, cui si somma l’interferenza endocrina anche a bassissime presenze.

Ciò ha indotto la comunità europea a definire, in leggi e Regolamenti i Pesticidi chimici impiegati in agricoltura “pericolosi per la salute”, chiedendone la sostituzione attraverso la coltivazione biologica a pagamento pubblico… per non continuare ad essere “avvelenati a norma di Legge”.

E’ quantomeno azzardata poi l’affermazione del Dr. Garattini secondo cui basterebbe “variare la dieta per non aver problemi di pesticidi”, laddove in un pasto misto, non biologico, sicuramente sarà maggiore il rischio di aumentare il numero dei residui chimici ingeriti con l’aumento degli “ingredienti del pasto”.
Dal momento che i diversi alimenti hanno avversità diverse (patologie, insetti, ecc), contro cui oggi si usano circa 300 pesticidi chimici sintetici, autorizzati al commercio in Europa.

I dati statistici ARPA confermano che in un piatto misto mediamente ingeriamo da 8 a 13 residui chimici, ma talvolta si è arrivati a rilevarne oltre 30 …fino a 91!! (Lorenzin et al.)
Buon appetito…

Infine è assolutamente antiscientifica l’affermazione che le piante producono Pesticidi pericolosi come quelli chimici sintetici, a meno che non si tratti di OGM, organismi transgenici in cui sono stati inseriti pezzi del dna di batteri produttori di tossine, per fortuna in Italia vietati dalla coltivazione.

In realtà, la co-evoluzione di miliardi di anni dei vegetali con gli animali che se ne nutrono e con l’Uomo, molto ben selezionato ed adattato, ha fatto si che proprio le sostanze che le piante producono per difendersi dai parassiti siano preziosi antiossidanti e complessi enzimatici molto utili per la salute umana ed animale.

Possiamo commentare semplicemente che il tentativo di smentire le affermazioni scientifiche e statistiche del Prof. Giuseppe Altieri, intervistato nella trasmissione stessa, è talmente palese nella sua falsità che non può far altro che confermarle, raggiungendo proprio lo scopo contrario.

Anche se rimane il danno nei confronti del consumatore e utente televisivo non informato, il quale potrebbe essere indotto da tali affermazioni ingannevoli a un comportamento dannoso per la propria salute e di quella dei propri figli.

Consumatori che invece devono orientarsi sempre più, responsabilmente, verso un’alimentazione Biologica e a prevalenza Vegetariana, per motivi sia sanitari che ambientali.

Tale irresponsabilità dovrebbe essere rimarcata e quantomeno soggetta a un contraddittorio, che si richiede esplicitamente da parte del sottoscritto, quale diritto di replica televisiva alle false affermazioni del Dr. Garattini.

Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo

* il 12 aprile sul canale televisivo La 7 – nell’ambito del programma “Dimartedi”, condotto da Floris – “Cibo avvelenato” – LINK: da 1 h e 48 min
http://www.la7.it/dimartedi/rivedila7/dimarted%C3%AC-puntata-12042016-13-04-2016-180585

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