Sun Tzu e l’arte della guerra (applicata dai russi in Siria)
SUN TZU ci fornisce un elenco di come comportarsi con i nemici:
Se sono furiosi, irritateli ancora di più, assicurandovi di alimentare la loro arroganza.
Se sono riposati, fate in modo di stancarli.
Se l’obiettivo è vicino, fate credere che si trovi lontano.
Se è distante, create l’illusione che si trovi nei paraggi.
Se manifesta una debolezza è necessario sfruttarla.
Per evitare che si faccia avanti, fate capire qual è il danno.
Se sono uniti, costringeteli a separarsi.
Io sono uno dei pochi in Occidente a sostenere sfacciatamente che il Presidente russo Vladimir Putin segue i punti cardine della filosofia di Sun Tzu. Non chiedetemi quanto egli lo faccia consapevolmente, certo è che l’arte della guerra è un’opera millenaria che tutti gli strateghi conoscono, anche da noi. Pochi però hanno la lucidità e la serenità per mettere in pratica quando vi è scritto adattandolo alle circostanze sempre cangianti.
In queste ore, il Cremlino ha schierato la sua flotta di elicotteri d’attacco di ultima generazione in Siria, a supporto dell’offensiva di terra contro i militanti dello Stato islamico. Le ultime foto satellitari della Airbus Defence & Space, confermano i movimenti avanzati. Quatto elicotteri Ka-52 Alligator e Mi-28N Night Hunter sono stati rischierati nella base di Al-Shayrat, 30 km a sud-est di Homs.
Come rivelano gli amici di Sakeritalia:
Gli elicotteri d’attacco russi sono arrivati con le contromisure create per disturbare i MANPADS, sistema che manca ai Su-25 (gli aerei che hanno ritirato, ndr).
I russi han sviluppato un “sistema di difesa aerea” chiamato President-S che nei loro test si è dimostrato capace di ingannare Strela-2, Strela-3 e lanciamissili da spalla Igla con facilità. Qualsiasi mezzo equipaggiato con questo sistema lo rende completamente immune a queste armi … Ecco ciò che spaventa: i russi hanno sviluppato un sistema di difesa contro i MANPADS che secondo loro è così efficace da rendere più sicuro un Ka-52 (i nuovi arrivi, ndr) di un carro armato volante come il Su-25 (gli aerei ritirati nell’annuncio).
Ora, si può azzardare che dopo aver liberato Palmira i russi si apprestano a liberare anche Aleppo. E poi, a dio piacendo, toccherà a Raqqa e tutta questa storia sarà finita per i russi. Quale principio di Sun Tzu è stato applicato dalla Russia in questa occasione?
«Se l’obiettivo è vicino, fate credere che si trovi lontano»
Annunciando ai 4 venti che i russi si ritiravano, Putin ha consentito agli american, ehm, all’Isis di illudersi, di pensare che ora potevano riorganizzarsi con calma. E invece si è scatenato l’inferno, come direbbero nel Gladiatore.
L’Admiral Kuznetsov, l’unico vettore della Russia, è attualmente la sola portaerei al mondo a poter operare a latitudini polari e dal prossimo settembre sarà in pattugliamento nel Mar Mediterraneo. E’ quanto comunica l’Ammiragliato russo in data 6 aprile.
Anche questa notizia, dopo la liberazione di Palmira e lo schieramento degli elicotteri d‘attacco di cui vi abbiamo appena parlato, è l’ennesimo segnale che i russi stanno intensificando l’attività in medioriente e non che si stanno ritirando. La Nato ha pensato che l’obiettivo per i russi fosse molto distante e che la Siria sarebbe forse diventata un altro Afganistan, e invece l’obiettivo è più vicino di quanto si sia voluto far credere.
L’Occidente come ha risposto a tutto ciò? Con la questione dei soldi a Panama (i papers vattelapesca), cosuccia leguleia che può essere utile ad abbattere i nostri Craxini e miniForlani locali, ma che a Putin non fa nemmeno il solletico.
Quale sarà il prossimo stratagemma di Sun Tzu che la Russia di Putin utilizzerà contro gli americani?
Facciamo una previsione di quelle micidial:
«se sono uniti, costringeteli a separarsi»
buon divertimento e che la Forza sia con noi …
Massimo Bordin – http://micidial.it/