Compassione umana ed alimentazione vegetariana
Il genere umano dovrebbe evolvere con coscienza e diventare migliore.
Esseri migliori, come scelta.
La compassione, la pietà e la carità come sentimenti che dovrebbero guidare le persone.
Partendo da questo presupposto, basta osservare il caleidoscopico comportarsi umano per rimanere esterrefatti, in senso purtroppo negativo.
La battaglia tra bene e male é sempre molto evidente.
Da un lato un esercito di “pacifisti” e sempre numericamente in crescita i vegetariani (4 milioni in Italia); dall’altro, un esercito altrettantanto numeroso di persone crudeli e insensibili al sentimento di pietà, che si riempiono la bocca dell’ormai stantia parola “tradizione”.
Poi c’è il popolo “di mezzo”: sempre più numeroso, fatto di qualunquisti, nelle quali ci sono persone che “non hanno tempo”, neanche di farsi delle domande…, e quindi mangiano carne e pesce; un gruppo sempre più numeroso di persone che hanno paura di ingrassare e quindi rinunciare ai pasti proteici è impossibile!; poi ci sono quelli che vorrebbero, ma da un lato c’è la fatica di cambiare abitudine, e dall’altra non sanno come e cosa preparare ai pasti; infine ci sono i golosi, dove il piacere del palato supera la coscienza della sofferenza che ciò impone ad essere viventi.
Sono assolutamente certa che se il popolo di mezzo, dovesse personalmente uccidere l’animale per il proprio pasto (non solo l’agnello, ma anche il pollo), molti di loro diventerebbero vegetariani.
Complice in tutto questo la facilità di comprare carne, che sistemata in vassoi, già tagliata e fatta a fettine, viene privata dell’immagine dell’animale ucciso.
Poveri animali, vittime dell’industria, che addirittura li maltratta e sevizia ancora prima di essere finalmente uccisi.
Una filiera crudele, che li fa concepire, nascere, li priva del contatto con la fattrice – perché il latte serve sempre per il piacere del palato umano! -, dove i maschi vengono mandati al macello al 90%, e le femmine cresciute e usate per essere sfruttate nell’eterna catena della produzione e sfruttamento.
Che mattanza !!! Senza fine.
O almeno fintantoché le coscienze inizieranno ad illuminarsi di sentimenti di compassione, carità e pietà.
Federica Castelli [mailto:casadeglianimali@gmail.com]