Dopo l’attentato di Bruxelles. Asterischi amari
I tagliagole dinamitardi sono “europei” di nazionalità, ma arabi di seconda o terza generazione. Fallimento conclamato dell’idiozia dell’accoglimento, dell’integrazione.
La forma morente della democrazia calabrache ha elevato un ultimo o penultimo ululato di morte: sta afflosciandosi su se stessa per inedia umana, morale, spirituale. Naturale fine di una forma contro natura, inutile, incapace e falsa come un politico italiano.
Ricordo soavemente che esiste la “bomba a neutroni”. Distrugge ogni essere vivente, lasciando intatti edifici, costruzioni, fabbriche e manufatti. Usarla contro i tagliagole.
Se in Europa ci fossero governi veri e non servi, sarebbero resi noti gli intrecci petroliferi delle sette sorelle, dei petrolieri francesi, della City di Londra. Non avete idea cosa salterebbe fuori. Un verminaio impensabile.
Chi si ricorda dei Bogomili? Andate a cercare, gente. Vi dico solo che furono slavi convertiti all’islam, così feroci da incutere terrore. Ma furono spazzati via da altri slavi, che ne avevano piene le scatole. Imparare dalla storia.
Ugualmente agli intrecci petroliferi bisogna che vengano resi pubblici i flussi di denaro fra Arabia Saudita, Kuwait, Oman, Emirati del Golfo, Turchia, Svizzera, Londra, Cayman, Honk Kong, Isis, Libia, USA…. e ne dimentico qualcuno di sicuro.
Vi siete mai chiesti perché i multimiliardari sceicchi non investano in infrastrutture, nella creazione di un ceto medio, in piccole e medie imprese, in cultura diffusa nei loro paesi medievali? Risposta: conoscono la natura dei loro sudditi.
Non lo avessi detto….
Non è per auto incensamento, ma se un cretino qualsiasi come sono io lo aveva capito da tempo, a maggior ragione avrebbero dovuto non solo saperlo, ma anche porvi rimedio da parte di quei “soloni” che si credono politici professionisti, statisti con una pelosa verità da distribuire come immaginette all’uscita della chiesa.
Vado ululando da decenni che con l’islam siamo in guerra. Da 1400 anni.
Vediamo di elencare alcune delle idee che si affardellano nella zucca, dopo l’ultima mattanza belga.
Prima considerazione, che nessun media sottolinea. Da un anno circa gli strateghi militari dell’Europa occidentale, riuniti a Londra, hanno deciso di cambiare, per renderlo più adeguato, “il sistema di armamento” in dotazione alle Forze Armate. Cioè renderlo più efficace nella guerra contro l’invasione negra ed araba. Nel momento di trapasso da un sistema ad un altro, i tagliagole si scatenano. Buuuummm!
Seconda considerazione. Dall’Europa sono andati circa tremila “Foreign fighters” a fare addestramento in Siria e nel nord dell’Iraq. Le legnate che Putin (unico europeo che ha gli attributi) ha pitturato sulle facce dei tagliagole ne ha convinti non meno di trecento a tornare a casa. Pronti per altre mattanze. Se pensate che sia a Parigi che in Belgio le squadracce erano di non più di dieci /dodici individui, capirete il potenziale terrorista che abbiamo in casa.
Gli USA e l’Inghilterra premono come forsennati perché l’Italia mandi militari in Libia. Ora, dopo gli yankee, da buona obbediente colonia, l’Italia è lo stato con il maggior numero di militari in……. “missione di pace” all’estero.
Ipocrita dizione per non dire la verità: mercenari agli ordini delle sette sorelle, della City, delle lobby sioniste. In Libia o ci si va a prendere tutto il territorio, petrolio annesso, ed allora non bastano 50.000 soldati, ma ne occorrono dieci volte tanto. Oltretutto il nostro armamento è leggero, ed invece occorrono mezzi pesanti, carri, logistica, aviazione e marina potente. Oppure teniamo i nostri ragazzi a casa. Magari dovremmo impiegarli a bonificare manu militari certi quartieri delle città ove vige di fatto la shrjia, la legge islamica. Ma per farlo ci vuole un governo con gli attributi di un toro da monta. E Renzi…
Terzo motivo di voltastomaco. In televisione ciascun esponente della inutile, vile, svenduta casta cerca di utilizzare pro domo sua la strage. Le elezioni sono vicine e non hanno paura di trasformarsi in sciacalli, in iene per qualche voto in più. Invece dei minuti di silenzio, invece delle contrite (?) facce sgranate davanti alle telecamere, forse sarebbe meglio che provvedessero, i servi politici stupratori del potere, a fornire le Forze dell’Ordine di giubbotti anti proiettile non scaduti ed aggiornati, di far sì che i serbatoi delle volanti siano pieni a dovere; di sostituire elmetti obsoleti con qualcosa che fermi le pallottole. Siamo nelle mani di ragazzi, sempre meno giovani che rischiano la vita per 1500 euro al mese, quando va bene. Dobbiamo confidare solo nel loro spirito di corpo, di servizio e –concedetemelo- nel loro eroismo. Mettiamoli in condizioni di sentirsi spalleggiati, capiti, ringraziati.
Piuttosto buttiamo “giù dalla finestra” certi giudici che, in nome di una discrezionalità democratica a senso unico, vanificano scientemente il lavoro della Forze dell’Ordine.
Ora il disegno strategico degli USA, far scontrare l’islam contro la pericolosa (per gli yankee) Europa, si sta avverando. Putin non le ha mandate a dire: ha parlato di ”male assoluto”, riferendosi alle “bestie immonde” islamiche. Non ci ha messo molto, lui: ha mandato i bombardieri ed i missili ed ha fatto arretrare i tagliagole, (coi quali molti paesi fornicano petrolio, Turchia in testa) di oltre 50 km, cacciandoli dalle strade strategiche e ridando fiato ad Assad.
“E’ ora di finirla con i giochetti delle sanzioni e stupidate simili – ha tuonato il Vladimiro – e di unire tutti i paesi civili contro il male assoluto”. C’è qualche radical chic che osi dire il contrario?
In Italia non cambierà nulla, per ora. Sentiremo mille parole vuote e sterili, come sempre.
Ma di andare a fare il lavoro sporco in Libia per gli americani, quello proprio no, non mi va. E cacciamo tutti i clandestini-invasori islamici che arrivano. La prudenza non è mai troppa.
Fabrizio Belloni
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Commento di Simon Smeraldo:
A proposito di Bruxelles (e Parigi), mi sovviene un aneddoto che forse,in qualche modo,può aiutare a vedere le cose da un punto di vista meno negativo.E’ questo:
In Irlanda agli inizi del secolo vi fu un grande disastro minerario. Rimasero uccisi molti padri di famiglia. Fu invitato a tenere l’orazione funebre un prelato. Egli, tenendo in alto un segnalibro ricamato,lo girò sul dorso e lo mostrò agli astanti. Si trattava naturalmente di un incrocio di fili come sul rovescio di ogni ricamo: cioè a vederlo, uno schema senza senso.
“Questo” disse lui è il modo in cui noi vediamo le cose, quando si verificano tragedie di questo genere. Non ci vediamo un senso, è tutto caotico, assurdo. Ma” e qui girò il segnalibro sul verso giusto, che rivelava un ricamo di ottima fattura di una rosa, “E’ così che Dio
vede le cose”.
Non c’è bisogno di “credere” in un “Dio” piuttosto che un altro per capire che qui non è in ballo il Dio della cultura giudeo-cristiana ma in realtà un principio universale, quello che gli alchimisti chiamavano”anima mundi”,l’anima del mondo, cioè l’energia sottostante al mondo manifesto, un’intelligenza che opera nel mondo visibile trasferendovi ciò che ne è alla sorgente nel mondo invisibile.
In qualche modo, in qualche insondabile maniera, tutto ha un senso, che noi però non cogliamo, abituati come siamo a prendere atto solo della punta dell’iceberg senza renderci conto che la sua massa sommersa è centinaia di volte più grande.
Forse- anzi certamente – anche il dolore può avere un senso. Il difficile è riconoscerlo. Tutto ciò nel rispetto di quel dolore di chi ha perso una persona cara in questi attentati.