Cambiamenti climatici – Brutte notizie per il permafrost…

Ho ascoltato la registrazione di una trasmissione sul clima “Scala Mercalli” . Brutte notizie, bruttissime. Ma anche buone notizie. Ne ho riassunte alcune. In un ghiacciaio dove sono andati a fare misure, nel 2015, anno più caldo della storia nota cioè da quando abbiamo rilevazioni ufficiali. in tutto il pianeta, lo spessore è diminuito in media di due metri, il suo fronte è arretrato di 33 m.

In Alaska, alcune città sono sommerse dall’alta marea, violente tempeste mettono in pericolo villaggi, e villaggi sprofondano per lo scioglimento del permafrost. Il permafrost, sciogliendosi, libererebbe immense quantità di gas imprigionati al suo interno, gas serra, che andrebbero a sommarsi quelli prodotti dalle attività umane.
Nella Jacuzia, vicino alla Siberia; mostrano voragini che si sono formate negli ultimi 40 anni (un abitante di un villaggio si ricorda come erano negli anni ‘80), proprio per lo scioglimento del permafrost (o per il trivellamento dei terreni e l’esplosione di bolle di gas?.). Nella capitale della Jacuzia cominciano ad apparire crepe negli edifici dovute anche lì allo scioglimento del permafrost. Molti abitanti hanno abbandonato le loro case e vivono in tende ai bordi delle strade (ma come faranno quando ci saranno meno 50 gradi?). In alcune isole del Pacifico le acque stanno alzandosi e le acque rientrano nelle foci dei fiumi.

Del 1896 è la scoperta la correlazione fra aumento di Co2 e aumento della temperatura terrestre. Nel 1958 si misurò il livello di CO2 nell’ atmosfera (300ppm). Nel 1985 viene chiesto un impegno ai governi per il contenimento del riscaldamento globale. Nel 1997 col Protocollo di Kyoto i governi firmatari si impegnano alla riduzione delle emissioni del 5,2% entro il 2012 rispetto al 1990. I paesi in via di sviluppo (Cina, India, Brasile, altri) sono esonerati perché non considerati responsabili. Gli Stati Uniti non firmano. Nel 2005 vi entra anche la Russia, e i protocollo diventa operativo, con 180 paesi aderenti, ma le misure adottate si sono dimostrate insufficienti ……. Nel 2009 riunione a Copenaghen. Un fallimento: il senato americano blocca la legislazione sul clima ed i paesi emergenti (Cina, India, Brasile) sono riluttanti ad aderire: il loro fine principale è la eliminazione della povertà. Ma la CO2 daille 300 ppm del 1958 è passata a più di 400 ppm.

Dicembre 2015: conferenza di Parigi COP21. L’accordo è stato firmato da tutti i paesi (193) che controllano il 93% delle emissioni. Mette fine alla crescita della CO2: nel 2030 la CO2 dovrà essere uguale a quella del 2015. L’obiettivo è rimanere sotto i 2 gradi di aumento di Temperatura da qui al 2100. Altrimenti, senza provvedimenti, si arriverebbe a 5 gradi in più. Ogni paese ha preso impegni per ridurre le emissioni, di meno i paesi in via di sviluppo, di più quelli sviluppati.

Il cambiamento climatico è un problema ambientale per tutti i paesi, sviluppati e non.
In Italia pare ci sia una sensibilità del governo che dovrebbe portare ad una nuova politica energetica: gas invece che carbone intanto che si sviluppano le energie rinnovabili. I trasporti dovrebbero permettere di utilizzare le auto elettriche, eliminare a togliere la CO2 dall’atmosfera (tecnologia che al momento non c’è).
La prevenzione dei danni di origine climatica porteranno opportunità, dovremo essere pronti. Si potranno utilizzare i fondi che dovrebbero essere spesi per riparare i danni per la prevenzione. Carlo Carraro ha scritto un libro: ” Il clima che cambia, non solo un problema ambientale”, ed. Il Mulino.

Gli idrocarburi costano meno ma le scorie causano malattia e morte. Lo stile di vita deve essere più pulito, migliore, più efficiente, più ricco di creatività, cambiando il modo in cui facciamo le cose nella nostra quotidianità. il percorso umano dovrebbe portare a nuovi territori di azione da esplorare Creatività, attenzione, sensibilità, tutte doti importanti e utili nella elaborazione di un nuovo sistema di vita.

Come disse Alex Langer, che si tolse la vita ormai 30 anni fa, la transizione ecologica avverrà solo se sarà socialmente desiderabile.

Caterina Regazzi

Trasmissione di riferimento: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-8cce8541-8748-43eb-9755-343b4cf28e82.html

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